Comunicazione e impresa
Comunicazione organizzativa, cambiamento e innovazione.
Perché
- per il ruolo che hanno assunto i mezzi di comunicazione all’interno dell’arena pubblica. L’azienda deve imparare a dialogare con i consumatori, sia volontariamente attraverso la “solita” pubblicità, sia attraverso la stampa, o gli altri media che possono occuparsi di eventi, accadimenti, manifestazioni, situazioni di crisi che la riguardano e che l’azienda non ha programmato, ma deve gestire secondo l’immagine che ha deciso di costruirsi; sia in modo innovativo cercando di “misurare” il loro grado di soddisfazione e le loro preferenze.
- per l’accresciuta consapevolezza di essere entrati nella “società della conoscenza”. La cultura si è digitalizzata, i mercati sono globali, le imprese danno le attività non “core” all’esterno in outsourcing, la produzione si dematerializza: questi mutamenti in ambito macro-economico rendono la conoscenza come il fattore produttivo più importante per la sostenibilità dei profitti aziendali in questo incedere post-industriale. L’azienda cosa deve fare??? Innanzitutto, per essere valutata correttamente deve riuscire a comunicare all’esterno non solo i fattori produttivi e le transazioni finanziarie presenti nel bilancio classico, ma anche altri fattori immateriali, intangibili, appunto la conoscenza e i suoi “prodotti”! Non basta questo: i dipendenti devono essere coscienti del loro nuovo ruolo, devono capire quanto sia importante il loro contributo e per fare questo è importante la creazione di uno spirito di squadra, di obiettivi, di una cultura e di valori condivisi. Tutto questo è attuabile attraverso la “formazione” e un piano di “comunicazione interna”.
- Per poter creare un network vincente con altre aziende, università, associazioni, sindacati, fornitori, distributori, intermediari e tutti gli altri attori sociali che nel futuro non potranno che moltiplicarsi e contribuire al successo dell’azienda.
- …e ancora: produzione e organizzazione flessibile, teamwork, innovazione, cambiamento, comunicazione pubblica, no profit, ecc.
Marco Molinari