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Everywhere Shopper, ossia perché la multicanalità è un (pragmatico) dato di fatto

11/08/2015 36801 lettori
5 minuti

Qualche settimana fa, dopo essere stato al SAP Executive Summit, avevo scritto che ormai il cliente è digitale anche se non lo sa, in quanto a seconda dei suoi momenti di vita ricorrere con naturalezza alla tecnologia, in modo più o meno spinto, senza per questo percepire di essere in una dimensione diversa dal quotidiano.

In questi giorni una serie di dati confermano questa impressione: nella classificazione degliOsservatorio Multicanalità del Politecnico di Milano quest’anno gli Everywhere Shopper si aggiungono ai 4,6 milioni di Newby (over 55 e abitudinari), ai 5,3 milioni di Old Style Surfer (45-62 anni, razionali e pragmatici anche negli acquisti), agli 8,7 milioni di Social Shopper (over 45, molto informati e attenti), ai 12,5 milioni di Hyper Reloaded ( 20-44 anni amanti delle tecnologie ma anche dei servizi di contorno all’acquisto).

Everywher shopper

 

Citando la ricerca, questi 1,7 milioni di individui (dal fattore anagrafico relativamente poco influente) sono “aperti all’innovazione senza lasciarsi trasportare dal fattore moda, amano prendersi cura di sé e sono guidati dal desiderio di realizzare le proprie aspirazioni individuali; utilizzano la tecnologia in maniera pragmatica e intelligente, in cerca di un alto livello di servizio“. Detto in altri termini usano la tecnologia in modo naturale, pratico, quando serve e senza sentirsi per forza “digitali”.

 

Altri dati interessanti poi ci parlano di un uso pratico e diffuso della tecnologia: ad esempio in Italia il 26% delle transazioni di eCommerce (e oltre un terzo a livello globale) avviene oggi tramite dispositivi mobili. E’ uno dei responsi principali della nuova edizione del report “State of Mobile Commerce” di Criteo, società multinazionale specializzata in performance advertising.

 

Un altro dato che testimonia una sorta di “new normal” (per citare uno IAB forum di qualche anno fa), oggi dunque la naturalezza e la facilità di passaggio tra fisico e digitale fanno parte del vissuto e anche delle aspettative, magari parzialmente inconsapevoli, del consumatore.

Quando si parla di usare il digitale in modo innovativo quindi non dobbiamo per forza e sempre cercare nuovi strumenti o invenzioni quanto piuttosto saper cogliere le opportunità che nascono dall’interazione fra tecnologia, bisogni e canali (anche non nuovi, come lo store fisico).

Le aziende per cogliere questa sfida devono superare al piu presto la divisione concettuale (e operativa) fra digitale e non, il cliente lo ha già fatto e chiede la stessa continuità di esperienza e di contenuti anche ai brand cui si rivolge, che a loro volta devono farsi guidare dai dati e automatizzare sempre di piu i processi operativi di marketing per poter dedicare maggiore attenzione alla strategia.

Gianluigi Zarantonello via Internetmanagerblog.com

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.