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DiCinema: la nuova Hollywood

20/11/2017 48465 lettori
5 minuti

Ogni generazione ricerca quelle effimere caratteristiche che modellano l'attore, dall'età adolescenziale fino alla maturità artistica. Ebbene, Andrew Garfield ha saputo rinvigorire la schiera dei nomi che hanno celebrato il grande cinema da protagonisti, senza risparmiare talento e qualità. Nato a Los Angeles e cresciuto in Inghilterra, il giovane Andrew si diploma alla Royal Central School of Speech and Drama di Londra, vincendo, lo stesso anno, il prestigioso Men Theater Award per la commedia teatrale Kes. Seguono una serie di lavori meritevoli, quali Romeo & Giulietta, per la regia di Jacob Murray e Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller, con la regia di Mike Nichols, al fianco di Philip Seymour Hoffman. Il debutto cinematografico arriva nel 2007, per mano di Robert Redford che lo dirige in Leoni per Agnelli, al fianco di Tom Cruise e Derek Luke. Il primo riconoscimento importante arriva con il premio Bafta per Boy A diretto da John Crowley. Terry Gilliam lo reclama per il suo multicentrico valzer di attori in Parnassus-L'uomo che voleva ingannare il diavolo, recitando al fianco di Heath Ledger e Johnny Depp. Seguono riusciti film di grosso richiamo, quali Non lasciarmi (sentimentale rivisitazione pragmatico-sociale) di Mark Romanek e il primo grosso richiamo di critica e pubblico nel biopic dedicato al creatore di Facebook, The Social Network diretto da David Fincher, che gli vale la nomination al Golden Globe per miglior attore. La grande notorietà di pubblico arriva con l'interpretazione del super eroe più celebrato della Marvel, nel passaggio di testimone ceduto da Tobey MaGuire, per il celebre Peter Parker di The Amazing Spider-Man, nei due episodi diretti da Marc Webb, con al fianco Emma Stone. La carriera di Andrew Garfield comincia la sua prestigiosa ascesa, conoscendo una prima maturità artistica nei ruoli più ambiziosi voluti da Martin Scorsese e Mel Gibson, il primo con Silence e il secondo con La battaglia di Hacksaw Ridge, che gli vale la prima candidatura al premio Oscar per miglior attore protagonista, ripercorrendo la vita di Desmod Doss, primo obiettore di coscienza della storia militare americana decorato con la medaglia al valore. Una celebrazione di attore che lo rimanda all'interpretazione di Robin Cavendish, biopic diretto come opera prima da Andy Serkis, dedicato alla forza morale e al coraggio di un uomo che ha superato le barriere dell'infermità, in Ogni tuo respiro. Decisamente una carriera ancora da impreziosire di celebrazioni al talento, per un giovane attore che ha saputo maturare nelle scelte di un cammino tutto da scoprire.

 

 

Paolo Arfelli
Paolo Arfelli

Nato a Ravenna; ho avuto il piacere di aver frequentato un corso di grafica pubblicitaria tenuto da Umberto Giovannini, presso la T. Minardi di Faenza, dopo il quale intendo affrontare un discorso editoriale che possa completare il cammino professionale che voglio realizzare.

E' da qualche anno che ho il piacere di legare la mia capacità a Comunitàzione, in una collaborazione di testi e argomenti che valorizzano la serietà riposta da Luca Oliverio e il contesto in cui questo portale opera, tra pubblicità, marketing, informazione e tanto altro.

Ho in preparazione alcuni cortometraggi e la realizzazione di un magazine (DC DIRECTOR'S CUT) all'interno di Alphabet&Type®.