cristina skarabot
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Sfida calcistica o economica
Dopo Grecia-Germania della settimana scorsa, che ha portato in campo l’economia tedesca contro quella appesa a un filo della piccola Grecia, ecco che in semifinale sfideranno la squadra tedesca ben tre paesi oggetto di forti speculazioni e vessazioni da parte di questo Paese e della comunità finanziaria internazionale: il Portogallo, la Spagna e l’Italia, il cui spread con i Bund tedeschi oggi è ritornato preoccupantemente sopra quota 450. Gli Europei 2012 ci propongono quindi numerose analogie tra mondo dello sport ed economia.
La sfida Germania – Grecia sembrava ricalcare le gesta dei 300 di Leonida alle Termopili: l’esercito e l’economia ordinata e forte dei tedeschi, con bassi tassi di interesse e un debito pubblico sotto controllo, contro un piccolo paese sull’orlo del default e con una spesa pubblica folle, con diversi parametri da rispettare per rimanere nell’Euro.Sappiamo come è finita la partita di calcio, staremo a vedere come finirà quella economica.
Analogamente si ripropone questa volta l’ennesima sfida Italia – Germania, una battaglia infinita dove le vicende calcistiche ricalcano la tensione economica fra questi due stati e che vede l’Italia come nazione in maggiore difficoltà dal punto di vista economico. I parametri dettati dalla Merkel sono pressoché impossibili da rispettare in assenza di una politica fiscale comunitaria e in assenza di un trasferimento dei poteri legislativi da Berlino o di progetti di condivisione del debito dei Paesi dell’ Eurozona. Ma da questo punto di vista Frau Merkel sembra non sentirci.
A livello di Coaching emerge in modo palese quanto lontani siamo dal “fare squadra” a livello europeo. C’è sempre il più forte, l’individualista, quello “più bravo” che non si vuole sacrificare per la squadra, per il team. C’è sempre chi vuole comandare in senso autoritario e basandosi sulla legge del più forte invece che su quella del leader. Per troppo tempo abbiamo vissuto (parlo di noi Europei in erba) facendoci guerra e cercando di prevaricare gli uni sugli altri.
Oggi che le armi non si usano più (almeno in Europa) dovremmo fare emergere uno spirito di team in grado di valorizzare le caratteristiche di ciascun Paese valorizzate per favorire una crescita comune e una maggiore competitività internazionale. Il vero leader lavora a vantaggio del team, dove vantaggi e sacrifici sono condivisi. Ma chi oggi può rappresentare il Leader dell’Europa? Nessuno oggi è abbastanza forte da prendere le redini, nemmeno la Germania.
Cosa ci aspettiamo dalla sfida calcistica di giovedì 28 in campo? Di sicuro troveremo le rivalità di sempre, ma questa volta accresciute dalla crisi profonda che la moneta unica sta attraversando. Cogliamo questo spunto di vero Coaching “politico” e “sportivo” per abbandonare definitivamente i fantasmi del passato e per abbracciare tutti insieme uno spirito nuovo di cui si parla da 60 anni ma che non può e non deve rimanere appeso soltanto a una moneta senza padrone, ma deve dar vita ad uno Stato vero in grado di prosperare. Se ciò sembra ancora prematuro, beh, cominciamo a lavorare in questa direzione. Il ritorno ai singoli stati e alle singole monete sarebbe la vittoria dei nostri avversari e una sconfitta senza eguali per tutti noi futuri cittadini d’Europa.
Naturalmente che vinca il migliore in campo e da italiano non posso che concludere con: Forza Italia!
VIA: TheNextStep
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cristina skarabot
- pubblicato il 27/06/2012 - permalink
calcio economia crisi Germania Italia coaching Milano business team leadership Merkel collaborazione euro
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Sergio Zicari
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L'altra crisi che rischia di compromettere ancora più gravemente l'economia, la società e la politica
Crisi dell'Euro, crisi dei mercati, incontri bilaterali, summit e chi più ne ha più ne metta. La missione: salvare l'euro, la moneta unica, il futuro dell'Europa. Ma stiamo parlando davvero dell'unica crisi che rischia di mettere in ginocchio i popoli e le nazioni europee?
Mentre governi e banche si preparano a scenari apocalittici dovuti ad una potenziale uscita della Grecia dall'Euro, in questi giorni centinaia di organizzazioni, accademici ed esperti stanno discutendo a Madrid di come affrontare un'altra crisi, tanto pericolosa per le future generazioni, quanto passata inosservata. Mi riferisco alla crisi della famiglia, del matrimonio tradizionale e del conseguente crollo delle nascite che, oramai, ha superato la soglia di guardia. E che avrà inevitabili conseguenze sugli equilibri politici, economici e sociali di molti paesi nel mondo.
L'Italia non ne è esente e, purtroppo, rappresenta uno dei casi più gravi. (... segue)
Leggete l'intero articolo, a firma di Francesco Di Lillo, su http://opinione.it/politica/2012/05/29/di-lillo_politica-29-05.aspx, perchè non sono solo i grandi investitori internazionali o i gruppi di potere politici a minacciare il nostro mondo, ma lo siamo anche noi con le nostre scelte di vita e con i nostri comportamenti quotidiani. Possiamo cambiare.
VIA: L'Opinione
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Sergio Zicari
- pubblicato il 29/05/2012 - permalink
crisi nascite crisi delle nascite Europa famiglie economia
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Fabio Fiori
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Il provvedimento regola il trasporto effettuato su strada, per ferrovia o per via navigabile interna, sia in Italia che fra Stati comunitari.
E’ stato approvato in via definitiva, il 22 gennaio scorso, il decreto legislativo che recepisce le nuove norme europee in materia di trasporto interno di merci pericolose. Il provvedimento regola il trasporto effettuato su strada, per ferrovia o per via navigabile interna, sia in Italia che fra Stati comunitari. Le regole riguardano le operazioni di carico e scarico, il trasferimento da un modo di trasporto all’altro e le soste rese necessarie dalle condizioni di trasporto.
La direttiva europea stabilisce che gli Stati membri della Comunità europea si adeguino alla nuova regolamentazione ADR/RID/ADN edizione 2009, in materia di trasporto di merci pericolose all´interno dell´Unione Europea. Obiettivo del provvedimento è di instaurare un regime comune che contempli tutti gli aspetti del trasporto interno di merci pericolose e, a tale scopo, è stato ritenuto opportuno sostituire le direttive 94/55/CE e 96/49/CE con un’unica direttiva che comprenda anche le disposizioni applicabili al trasporto mediante vie navigabili interne.
La direttiva europea non si applica al trasporto di merci pericolose:
- mediante veicoli, vagoni o navi che appartengono alle forze armate o che si trovano sotto la responsabilità di queste ultime;
- mediante navi d’altura su vie navigabili marittime che fanno parte delle vie navigabili interne;
- mediante traghetti che effettuano soltanto l’attraversamento di una via navigabile interna o di un porto;
- effettuato interamente all’interno del perimetro di un’area chiusa.
Il trasporto internazionale di merci pericolose è disciplinato da accordi internazionali quali l’ADR *, il RID * e l’ADN *, le cui norme sono estese ai trasporti nazionali allo scopo di armonizzare le condizioni di trasporto delle merci pericolose in tutta la Comunità e di garantire il buon funzionamento del mercato interno dei trasporti. Gli allegati della direttiva rimandano al testo di tali accordi. L’ADR, il RID o l’ADN contengono un elenco delle sostanze pericolose, indicano se il loro trasporto è vietato o meno, e fissano le condizioni applicabili al loro trasporto, qualora esso sia autorizzato. Gli Stati membri possono richiedere deroghe temporanee a determinate condizioni.
Nella seduta del 15 ottobre 2009 il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi e del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Alero Matteoli, lo schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva 2008/68/CE sul trasporto interno di merci pericolose. Il 26 ottobre 2009 il Governo ha trasmesso lo schema di decreto legislativo al Senato.
VIA: IM-IMPRESAMIA.COM
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Fabio Fiori
- pubblicato il 27/01/2010 - permalink
direttiva europea trasporto merci pericolose
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Luca Oliverio
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un prodotto italiano che ci farà sorridere, oltre che affezionare alla non liscia e non gassata.
Euro RSCG di Milano invece lancio il nuovo commercial da 30" per Ferrarelle, con il tentativo esplicito di stabilre un rapporto immediato di prossimità e fiducia tra la marca e i suoi consumatori.
I protagonisti del film "child" sono un bimbo all'interno del grembo materno e la mamma. Ti disseti e il bimbo inizia a ballare sulle notte di You make me feel.
La Creatività tutta italiana è di Giovanni Porro, Luca Cinquepalmi, Dario Villa, Isabella Musacchia e Vincenzo Garzillo, con la regia di Peter Darley Miller, noto regista di Los Angeles. I movimenti del bimbo sono stati trattati in 3d dalla danza di una professionista, con la post produzione curata da The Mill, in sei settimane.
Released: April 2008
Brand name: FERRARELLE MINERAL WATER
Agency: Euro RSCG Milano
Country: Italy
Category: Non-alcoholic drinks
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Luca Oliverio
- pubblicato il 04/04/2008 - permalink
ferrarelle euro rscg milano pubblicità
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