Usavano software pirata, assolti in Appello: "Sono liberi professionisti"
I giudici ribaltano la sentenza di primo grado che condannava
due architetti adottando una nuova interpretazione della legge
La Corte di Appello di Trento ha assolto due architetti della Valsugana che utilizzavano nei loro uffici programmi informatici privi di licenza. Per i giudici non è reato perché si trattava di liberi professionisti e non di imprenditori.
La sentenza di assoluzione, che ribalta la condanna di primo grado a quattro mesi del dicembre 2009, fa riferimento ad un recente pronunciamento della Cassazione che aveva osservato come la legge sulla tutela del diritto d'autore persegue la semplice detenzione di programmi privi di licenza solo a scopo commerciale o imprenditoriale.
Gli architetti però non rientrano in questa categoria essendo liberi professionisti.
Per i giudici di Trento quindi, non essendoci duplicazione dei programmi ai fini di lucro, non si prefigura alcun reato.
Il ciclo di Visual Design unisce la transitorietà del contemporaneo alle suggestioni della cultura pop, in cui l’arte e la comunicazione si fondono a re-inventare l’immaginario collettivo in un continuo gioco di forme, storie, eventi. Tre appuntamenti in cui, a partire dalla ricerca e ideazione di nuovi linguaggi, si giunge ad uno stretto indissolubile dialogo tra il momento produttivo del “mestiere” e la creazione “artistica”.
Tre incontri, tre realtà, un unico percorso di senso.
Si parte con Valentina Tanni in “Curating New Media Art” – un viaggio denso e affascinante attraverso il mondo delle arti elettroniche (video arte, net art, software art, hacktivism), la sperimentazione artistica, le nuove metodologie curatoriali, l’archiviazione, la tutela, i criteri espositivi.
Il secondo incontro è con N!03, studio di produzione video e multimediale che ci accompagnerà all’interno di ambienti multimediali immersivi.
Glasspiel, studio di produzione video e interaction design, concluderà questo ciclo di workshop mostrando la sua abilità tecnica nel reinterpretare la realtà attraverso forme, immagini, light e video design e video mapping.
INSEGNAMENTI
Il piano del corso in sintesi
"Curating New Media Art" - Valentina Tanni -
quando: 11 e 12 giugno 2010, dalle 14.30 alle 18.30
MODULO I - Come nasce la New Media Art
La New Media Art ieri e oggi
Strategie curatoriali
Il progetto: contenuti artistici, modalità organizzative, strategie di comunicazione
La scelta degli artisti e delle opere
MODULO II - Gli aspetti tecnici della curatela
L'allestimento e la manutenzione
Problematiche conservative
Multimedialità e convergenza: dall'evento al web
" La Multimedia Art" - N!03 -
quando: il 18 e 19 giugno 2010, dalle 14.30 alle 18.30
MODULO I - La ricerca artistica
Le diverse tipologie di lavoro: dalla progettazione alla produzione
L'elaborazione dell'immagine
La progettazione archittetonico- spaziale
Lo sviluppo dei contenuti multimediali
Presentazione case-history
MODULO II - L'installazione
Le fasi realizzative del progetto
Il montaggio di un ambiente immersivo
Le tecniche di linguaggio
Lo studio di un percorso:dagli aspetti tecnici della regia all'interazione del pubblico
"L'interaction Design" - Glasspiel -
quando: il 25 e 26 giugno 2010, dalle 14.30 alle 18.30
MODULO I - Il mondo dell'interaction design
Le differenti tipologie di lavoro: la computer-grafica, i cortometraggi, il videomapping
L'interazione uomo-macchina
Forme, colori, volumi con l' interaction desig
La nascita di un progetto
Le applicazioni per realizzare i contenuti: prossimità, rotazione, pressione, riconoscimento
Case History
MODULO II - La realizzazione del progetto
L'allestimento
Gli strumenti di interazione visiva
Nuove applicazioni: fiducial markers, augmented reality, laser tag, mapping
Gli aspetti tecnici e realizzativi: dalla mostra ad altre tipologie di evento
AMMISSIONE
Per partecipare al corso è necessario inviare il proprio curriculum vitae all'attenzione di Elisa Masiero - elisamasiero@eventlab.eu - ed eventualmente fissare un colloquio informativo/conoscitivo.
COSTI E AGEVOLAZIONI
Educational Completo (3 moduli): 600,00 € + Iva
2 moduli a scelta: 500,00 € + iva
1 modulo a scelta: 300,00 € + iva
FREQUENZA
Formula week end, venerdì e sabato dalle 14.30 alle 18.30 per tre week-end consecutivi.
L’agricoltura è una vera "fabbrica a cielo aperto" che opera anche in condizioni svantaggiate: perciò ha bisogno di una attenzione particolare e di supporti come, per esempio, incentivi per rinnovare e mettere in sicurezza attrezzature e macchine non al passo con i tempi. Lo afferma Confagricoltura ribadendo l’importanza del valore delle risorse umane nelle aziende agricole e la costante attenzione alla prevenzione degli incidenti come ribaltamento dei trattori e via dicendo.
“Accanto a questa nostra attenzione – ha detto il direttore generale, Vito Bianco intervenendo a un convegno dell’associazione - c’è però una visione ancora troppo astratta da parte della legislazione attuale di quella che è l’attività agricola. Non si tiene conto – ha precisato - che la realtà agricola è fatta da un milione e settecento mila aziende, delle quali solo 200 mila assumono manodopera, con un milione e centomila dipendenti, per la gran parte stagionali e 90 mila extracomunitari. Un’agricoltura – ha aggiunto - che soffre dell’invecchiamento degli addetti e che svolge una attività importante volta anche al presidio del territorio. Dove la dispersione delle aziende amplifica il problema della sicurezza”. Infatti, a detta del direttore generale di Confagricoltura, il coinvolgimento della rappresentanza agricola nella definizione delle scelte legislative ed ancor più delle sue norme applicative è “episodico e scoordinato”.
“Occorre una maggiore semplificazione – ha continuato Bianco – dando più importanza alla prevenzione e alla formazione, considerando anche che le aziende agricole si evolvono verso nuove attività, come la produzione di energia e la multifunzionalità, che presentano peculiarità per quanto riguarda i sistemi di lavoro”.
Intesa come reale intreccio di equilibri indissolubili che coniugano la sostenibilità ambientale, l’integrazione tra natura e ambiente costruito, il benessere umano a livello fisico - psichico, con la “socialità domestica”: l’uomo è a casa propria nel mondo e il mondo si fa casa negli uomini.
Il Concorso di Ideecostruttive che richiama energie mentali, suggestioni dell’anima, competenze specifiche per la realizzazione di opere e progetti che promuovano l’Ecosistema nel suo equilibrio Uomo - Casa - Ambiente. L’obiettivo principale del Concorso è quello di coinvolgere artisti o aspiranti tali, e futuri o attuali professionisti in Architettura - Ingegneria e Design perché investano creatività e talento. Oggi questi nuovi protagonisti possono rompere un comportamento distruttivo e irrompere nella realtà per ricreare l’equilibrio naturale dell’Ecosistema.
House Company, con “ECOHOUSING ART - PROGETTI PER ABITARE GLI SPAZI”
1a EDIZIONE CONCORSO NAZIONALE “PREMIO IMMOBILIARE 2010”, si è prefissata l’obiettivo di far “mettere in gioco” e rendere accessibile agli utenti il processo creativo dei protagonisti partecipanti al Concorso di Ideecostruttive allo scopo di far condividere e valutare in itinere il prodotto della creatività Uomo-Casa-Ambiente attraverso 3 fasi: work in progress, award in progress, art show in progress.
Sicurezza sul lavoro: tema scottante, che negli ultimi tempi ha trovato molta enfasi sui media.
Moda dell’informazione urlata? Sicuramente è un argomento che tocca tutti i lavoratori sia che essi siano manager (vedi gestione del personale, responsabilità, etc) o che siano dipendenti aziendali. Uno dei fattori che incide maggiormente sulla sicurezza è lo stress, causa di danni diretti (es. fenomenologia legata ad eccessivo carico di lavoro) o danni indiretti (es. in attività manuali lo stress può condurre a disattenzioni fatali sui luoghi di lavoro).
La crescente enfasi al tema non è un fenomeno nazionale bensì argomento caldo in tutta Europa. Tant’è che l’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (OSHA) ha condotto uno studio nel quale si precisa che il 20% dei lavoratori europei teme per la propria incolumità fisica per lo stress legato al lavoro. Se poi si va a scandagliare la ricerca si scopre che lo studio più recente riporta in 20 miliardi di euro il costo generato dallo stress sul lavoro in Europa, dato che - rapportato alla stima dei Pil degli Stati nel mondo - risulta essere l’1,5% del Pil dell’Italia, ma soprattutto nella classifica dei Pil lo “Stato dello stress” (con il cambio attuale euro-dollaro) si collocherebbe al 79° posto nella classifica 2007 della Banca Mondiale, appena prima del Kenya.
The Ruyi, il turismo al confine tra prodotto e servizio. Un esempio che mescola le leve del marketing tradizionale al Web e alla tecnologia.
The Ruyi, creato e realizzato da Log607 (H-play in rebranding), azienda di Treviso specializzata in giochi interattivi, è il primo prodotto/ servizio di turismo avanzato che sperimenta contemporaneamente, nelle diverse fasi di vita, tre generazioni di marketing.
Prima di passare ad un’analisi approfondita degli strumenti utilizzati, è interessante sottolineare due aspetti:
Questo, evidenza come la sperimentazione e le novità non siano peculiarità di strutture necessariamente medio-grandi ma, come siano il frutto di coraggio e competenze.
2) The Ruyi non è solo un prodotto, ma neanche completamente un servizio.
Questo secondo aspetto pone l’accento sulla maggior difficoltà di stabilire target, obiettivi di vendita e la necessità di competenze trasversali di marketing ma, nello stesso momento, specifiche del settore turistico in un background interattivo.
Queste due premesse sono molto utili per capire che, anche in Italia, una piccola azienda può imporsi in un nuovo mercato con un prodotto/servizio originale sperimentando un mix di marketing inedito.
Ora, passando all’analisi vera e propria degli strumenti sfruttati per la strategia di comunicazione di The Ruyi, si possono notare come questi cambino e si intersechino con facilità dal lancio fino alla gestione della rete vendita vera e propria.
I. LE 4 P DEL MARKETING TRADIZIONALE
Place: Venezia per giocare, ma tutta Italia per acquistare il format in librerie e locali.
Product: Un quaderno di gioco da acquistare e con cui sperimentare un’esperienza ludica interattiva con il proprio telefono cellulare che permette di scoprire Venezia attraverso una valida alternativa alle classiche guide turistiche.
Promotion: Venduto offline in librerie e locali aderenti al network di vendita dedicato (le librerie possono trattenere il 30% del costo di ogni singolo quaderno mentre i locali il 20%) e online nell’apposita area e-commerce in cui sono disponibili anche una serie di oggetti legati al mondo di The Ruyi. In più, Log607 ha siglato accordi con alcuni siti nella città di destinazione per la vendita del quaderno e dei gadget (anche i rivenditori online hanno l’opportunità di trattenere il 30% del costo del venduto).
Price: 22 euro per acquistare il quaderno di gioco e la possibilità di scoprire tre itinerari differenti.
A queste, Log607 ha aggiunto...
Time: la lunghezza degli itinerari e la durata del percorso sono decisi direttamente dal giocatore (da due a nove ore).
II. BRANDING
Grazie al prologo che vede il fittizio professore universitario veneziano Carlo Dolfin protagonista del ritrovamento del diario che dà inizio alla ricerca dello scettro imperiale, Log607 è riuscita ad imporre sul Web il brand del proprio prodotto/servizio che, in realtà, è proprio l’oggetto della vicenda.
III. AMBIENT e EXPERENTIAL MARKETING
Con La notte del Ruyi e le fasi di testing in cui sono state coinvolte centinaia di persone contemporaneamente, il prodotto/servizio viene sperimentato e diffuso proprio in patria, a Venezia, sotto gli occhi incuriositi e stupiti di turisti e abitanti.
IV. VIRAL MARKETING e BLOGGING
Per continuare a presidiare il Web dopo la fase di lancio, sono stati scelti gli strumenti più utilizzati dagli utenti:You Tube e post su blog tematici.
A prescindere dai risultati di vendita, The Ruyi è l'esperimento perfettamente riuscito di un’azienda coraggiosa che ha saputo creare su misura una strategia di comunicazione che attraversa tre generazioni di marketing differente: tradizionale, guerilla e Internet.
Parla Carmine D'Alessio di MTN Company, l'organizzatore
Alex Badalic Intervista all’amministratore di MTN Company, l'agenzia che ha ideato la mostra della creatività rifiutata
Innanzitutto, cos'è “Creatives are Bad”?
“Creatives are bad” è un evento unico nel suo genere: una mostra delle pubblicità, o dei lavori di progettazione grafica rifiutati e/o censurati. Ma la peculiarità di questo evento è stata anche un’altra: probabilmente per la prima volta siamo riusciti a mettere in relazione tante diverse agenzie, spingendole a lavorare insieme per un unico obiettivo, senza inutili rivalità e senza secondi fini”.
Come e perché è nata una mostra come “Creatives are Bad”?
“Creatives are bad è nata semplicemente riflettendo sul nostro lavoro. Da amministratore di un'agenzia di comunicazione so bene lo stato d'animo che deriva da una bocciatura da parte di un cliente. Ci siamo interrogati, allora, sulle reali motivazioni di questi rifiuti. Errori di progettazione, scarsa cultura da parte del cliente o, semplicemente, difficoltà di dialogo? Ci siamo detti, così, esponiamo questi lavori, sia per un riconoscimento a tanta abnegazione e passione (altrimenti invisibili), sia per confrontarci, clienti ed agenzie, e capire quali strade percorrere in futuro. Abbiamo da subito coinvolto il valido Luca Oliverio di Comunitàzione che si è detto immediatamente entusiasta del progetto e... siamo partiti con l'organizzazione. Il resto è storia attuale”.
Possiamo avere un'anticipazione su quello che ci aspetta a Milano?
“Dopo una “prima” a Cava de'Tirreni, in provincia di Salerno, la mostra è diventata itinerante e, dopo la tappa Narni, a dicembre approderà nella prestigiosa sede dell'AIAP a Milano. I visitatori troveranno innanzitutto centinaia di lavori esposti ed agenzie provenienti da ogni parte d'Italia. Numeri importanti, non per motivi autocelebrativi, piuttosto utili a creare un dibattito più ricco ed interessante. E' questo lo spirito di Creatives are Bad: un sano confronto tra professionisti, neofiti, clienti di agenzie e semplici appassionati (il pubblico delle nostre pubblicità). E' per questo motivo che la mostra si apre abitualmente con un convegno. Quello tenutosi a luglio a Cava de'Tirreni ha affrontato il tema "Clienti e agenzie: due lingue diverse? I motivi celati dietro al rifiuto". Sono intervenuti importanti professionisti della comunicazione, molti dei quali per la prima volta al Sud. Ne è scaturito un dialogo estremamente costruttivo”.
Lo scorso anno Salerno, quest'anno Cava de'Tirreni: “Creatives are Bad” parte sempre dal Sud. Perché?
“Non è una scelta legata al semplice campanilismo. O meglio, non solo. Da agenzia campana è indubbio che siamo portati a valorizzare innanzitutto il nostro territorio. La decisione di ambientare la “prima” al Sud, tuttavia, ha anche una motivazione più profonda, legata alla filosofia dell'evento. Creatives are Bad, da mostra della comunicazione rifiutata, trova una location ideale proprio nel luogo dove pubblicità e cultura progettuale vivono le maggiori difficoltà, il Meridione d'Italia. Posso già preannunciare che il prossimo anno ci sarà una straordinaria eccezione. Solo per il 2008 il cammino della mostra sarà inverso. Il 5 dicembre, a Milano, sveleremo l'arcano. Colgo l'occasione, dunque, per invitare tutti a vistare la mostra che resterà aperta fino al 21 dicembre. Ci terrei che non intervenissero solo professionisti o appassionati della comunicazione. La comunicazione, che lo si voglia o no, è rivolta a tutti ed è interesse comune capirne le dinamiche e scoprire... cosa ci siamo persi”.
Le opere "censurate" della comunicazione italiana in mostra presso la sede AIAP
Creatives Are Bad, la "mostra sulla comunicazione rifiutata" ideata da MTN Company di Cava de' Tirreni e da noi di Comunitàzione.it aprirà presso la GalleriaAIAP in Via Ponchielli, 3 a Milano mercoledì 5 dicembre alle 18, e resterà aperta al ogni giorno dalle 14 alle 18 fino al 21 dicembre. L'ingrasso è gratuito.