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Le Idee? Spesso Idiote, a volte Cretine, Stupide e Imbecilli: ma, se realizzate, sempre di Valore.

08/03/2016 18883 lettori
5 minuti

Come da tradizione, la Quasar Design University ha programmato anche questo febbraio le due settimane di fermo didattico per sfidare i suoi migliori studenti nel suo conosciuto e temuto workshop. Il laboratorio, ideato dal Professor Todaro, già Rettore della Facoltà di Architettura di Roma, è una sfida progettuale che alterna il lavoro di ideazione a lecture tematiche: in poche parole speculazione intellettuale unita a proficuo lavoro creativo. E quest’anno il tema della sfida era particolarmente impegnativo: si doveva lavorare attorno al nuovo pay off posizionante dell’ateneo, protagonista della campagna pubblicitaria: The House of Ideas.

 

Per due settimane i ragazzi hanno elaborato un “manifesto intellettuale” delle loro discipline, che spaziano dalla grafica e comunicazione visiva fino allo yacht desing, passando per web design, , animazione 3D e tutte le attività digitali legate ai Maker, sotto il controllo della direttrice didattica, Professoressa Anselmi, e degli altri insegnanti, tra cui il professor Tarducci. Dal manifesto si doveva poi passare ad una rappresentazione pratica di quel pensiero, attraverso strumenti tecnologici, performance o installazioni spaziali. I risultati vedranno la pubblicazione a breve. Ma qualcosa di concreto sarà sotto gli occhi di tutti già da lunedì prossimo.

Infatti la sfida era ancora più stimolante, perché riguardava anche interventi sulla campagna pubblicitaria che l’università ha sviluppato attraverso una serie di affissioni su Roma. Manifesti provocatori, senza immagini, ma solo parole forti che servono a ricordare che niente “è più triste del Talento Sprecato”. Ancora più grave in un paese come l’Italia, in cui la creatività è nel nostro DNA per cultura e storia.

La provocazione ha come scopo coinvolgere e stimolare tutti gli italiani, per sensibilizzarli sulla valorizzazione del proprio talento.

“Prima di cambiare idea, assicurati di averne una.” è un altro titolo che ha provocato discussioni tra chi lo ha letto, in metropolitana o per strada. Le stesse di  “Essere stupidi non è come fumare. Si può smettere.” O la citazione di Jim Morrison: “Se per vivere devi strisciare, Alzati e Muori.”.

“Volevamo riportare le idee al centro delle discussioni: sono queste il più grande patrimonio economico del nostro paese. La risorsa creativa, soprattutto dei giovani, deve essere allenata e sostenuta, come facciamo in Quasar da 30 anni.”  dichiara Luna Todaro, direttore generale della Design University di Via Nizza.

“Non si tratta di marketing, ma di una precisa vocazione,” ribadisce Pasquale Diaferia, direttore creativo del progetto con la sua Special Team, “La leadership culturale di Quasar si esplica nel collocamento post diploma: gli studenti all’82% trovano lavoro in tempi rapidi e nel settore in cui sono stati formati. La campagna, in questo momento storico di elevata disoccupazione, si propone di far ritornare centrale il talento dei ragazzi italiani nella discussione anche politica e sociale. Anche questo è Advertising Civile.”

Così, nel corso del workshop, attraverso uno strumento digitale privato e condiviso, un generatore di titoli nel formato bianco e azzurro della pubblicità Quasar, gli studenti hanno potuto proporre tutoli alternativi per le prossime uscite. In particolare ha ottenuto successo quello di Riccardo Montemaggiore, che segue il corso di arredo d’interni,

“Tra il dire ed il fare ci sei in mezzo solo tu.”

Sarà uno dei sei titoli che andranno on air dal 7 marzo sulla metropolitana di Roma per promuovere il prossimo open day (maggiori informazioni e tutti gli annunci della campagna sul nuovo sito web www.quasar.university).

Una bella soddisfazione per uno studente che vedrà il suo lavoro premiato con la pubblicazione sui media tradizionali e sui social network, e l’attribuzione della firma, ancora prima di aver concluso il ciclo di studi. L’ulteriore dimostrazione che Quasar Design University si propone come il leader culturale italiano nella formazione e valorizzazione del pensiero innovativo: è davvero “La Casa delle Idee.”

Idee a volte stupide, cretine, ignoranti, imbecilli, idiote, come recitano i titoli. Ma come tutte le idee, una volta realizzate, queste corrono, assieme ai propri creatori, con le proprie gambe. E spesso cambiano il mondo

 

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