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Como il lungo Lago, le paratie

14/10/2016 19286 lettori
5 minuti

«È davvero uno scandalo, una vergogna. Se fossi una comasca mi sarei già attaccata alla rete da tempo per protestare». Così parlò l’architetta Paola Ghiringhelli, membro della segreteria del governatore Roberto Maroni e delegata ai rapporti con il territorio comasco, sconcertata di fronte alla situazione del lungolago. Subito una soluzione provvisoria: l’ipotesi passerella per la riapertura.

Finalmente voglio sperare che si possa partire da un concetto di pianificazione strategica. Quando parliamo di pianificazione strategica parliamo di una serie di obiettivi e di una serie di aspettative che l'azienda deve organizzare e deve aver chiara per poter proseguire una linea di sviluppo coerente con le scelte fatte.

Partiamo sempre da un presupposto semplicistico, vogliamo dare un'idea di fondo senza essere troppo tecnici con discussioni mirate ma piuttosto dare un'infarinatura che permetta di capire a grandi linee di cosa stiamo parlando. Più un'azienda è complessa e strutturata a livello manageriale più è importante dare ruoli e compiti chiari alla gestione della struttura stessa.

Di fondo possiamo avere chiaro «costi e sviluppi, obiettivi e traguardi, dobbiamo definire chi fa cosa nel singolo dettaglio e aver chiara che ogni sottocategoria dell'azienda abbia il giusto supporto di risorse umane o economiche che sia». Ovviamente si parla di una gestione di risorse e di una suddivisione economica che «l'azienda mette a disposizione della struttura per raggiungere finalità precise del reparto in questione».

Ora il contesto è da vedere più in situazioni strutturate «dove ci sono direttori di compartimento, responsabili di zona ecc.» ma il concetto che ci interessa sottolineare in questo ambito è che partendo dal piccolo, è importante avere sempre una visione d'insieme chiara e attenta perché ogni gestione, specialmente negli ultimi anni, impone molta accortezza e oculatezza. Non sembri invasione di campo aver voluto dare «voce» ad un argomento da sempre seguito dall’esterno e per sommi capi: età ed esperienza mi fanno constatare l’approssimazione riscontrata.

Quando si parla di piccole imprese, sono sfumature che spesso decide un'unica persona, in modo automatico e logico, ma senza le «opportune considerazioni anche queste scelte rischiano di stravolgere dei settori non correttamente presi in considerazione». Di solito è il titolare stesso che decide, spesso e volentieri senza cognizione di causa dell'insieme e senza riuscire a fare una pianificazione logica e razionale.

 

Fonti: goo.gl/q5D    goo.gl/LCpNH5

 

Salvatore Pipero
Salvatore Pipero

Un processo formativo non casuale, veniva accompagnato dalla strada, quasi unico indirizzo per quei tempi dell’immediato dopo guerra; era la strada adibita ai giochi, che diventava con il formarsi, anche contributo e stimolo alla crescita: “Farai strada nella vita”, era solito sentir dire ad ogni buona azione completata.  Era l’inizio degli anni cinquanta del ‘900, finita la terza media a tredici anni lasciavo la Sicilia per il “continente”: lascio la strada per l’”autostrada” percorrendola a tappe fino ai ventitre anni. Alterne venture mi portano al primo impiego in una Compagnie Italiane di Montaggi Industriali.



Autodidatta, in mancanza di studi regolari cerco di ampliare la cultura necessaria: “Farai strada nella vita” mi riecheggia alle orecchie, mentre alle buone azioni si aggiungono le “buone pratiche”.  Nello svolgimento della gestione di cantieri, prevalentemente con una delle più importanti Compagnie Italiane di Montaggi Industriali, ho potuto valutare accuratamente l’importanza di valorizzare ed organizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze, cioè il valore del capitale intellettuale dell’azienda.



Una conduzione con cura di tutte le fasi di pianificazione, controllo ed esecuzione in cantiere, richiede particolare importanza al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla corretta esecuzione delle opere seguendo le normative del caso. L’opportunità di aver potuto operare per committenti prestigiosi a livello mondiale nel campo della siderurgia dell’energia e della petrolchimica ha consentito la sintesi del miglior sviluppo tecnico/operativo. Il sapere di “milioni di intelligenze umane” è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le fibre.



Trovo tutto sommato interessante ed in un certo qual modo distensivo adoprarmi e, per quanto possibile, essere tra coloro i quali mostrano ottimismo nel sostenere che impareremo a costruire una conoscenza nuova, non totalitaria, dove la libertà di navigazione, di scrittura, di lettura e di selezione dell’individuo o del piccolo gruppo sarà fondamenta della conoscenza, dove per creare un nostro punto di vista, un nostro sapere, avremo bisogno inevitabilmente della conoscenza dell’altro, dove il singolo sarà liberamente e consapevolmente parte di un tutto.