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L'Intelligenza artificiale e la pubblicità

28/02/2017 28450 lettori
5 minuti

Questa estate Campbell Soup Company, Unilever e GSK hanno iniziato i primi esperimenti con Watson Ads per verificare le potenzialità di questo nuovo agente artificiale in grado di creare un'interazione naturale con i consumatori e influire sulla costruzione dell'identità di marca e aumentare le vendite.

Watson Ads è un sistema intelligente di comunicazione one-to-one tra il consumatore e un artefatto digitale che distribuisce inserzioni pubblicitarie interattive e evolutive che sfruttando i principi del "machine learning" possono essere sempre nuove e diverse. L'idea infatti è quella di sfruttare le capacità di Watson e The Weather Company, sempre di IBM, per migliore l'accuratezza e il placement dell'advertising.

Nei mesi successivi anche Amazon (con Alexa), Google (con Assistant) stanno accelerando nella direzione di creare agenti intelligenti da poter utilizzare in pubblicità.

Watson analizza un grande numero di dati e informazioni comprendendo il linguaggio natuale generando ipotesi basate sull'evidenza, su ciò che ha appreso e sulla base dell'esperienza pregressa.

Dal loro sito scropriamo cosa può fare Watson per il business:

Customer Engagement through Insight: Transforming the Way We Do Business

Gli studi sui consumatori dimostrano che nei "micromomenti" della loro vita sono disponibili ad interagire con i touchpoint che riconoscono le individualità e possono essere rilevanti per la loro storia.

Ad esempio attraverso l'analisi dei dati metereologici e con l'uso di Weather Company Alert le compagnie assicurative possono creare dei messaggi che raggiungono i clienti con degli alert in tempo reale sulla base dei dati meteo per prevenire danni alle persone. Questi alert sono valutati in modo molto positivo da parte degli utenti perché sono rilevanti, sono inviati in tempo reale e sono personalizzati sulle informazioni del singolo utente.

Per il marketing quindi non è solo l'invio personalizzato di informazioni ma è il messaggio custom realizzato attraverso l'analisi dei big data in tempo reale e inviato al cliente giusto per consigliargli delle azioni concrete.
Ma Watson non è solo una piattaforma tecnologica, è un nuovo modo per umanizzare le campagne di comunicazione.

I clienti possono interagire con il proprio brand, intraprendere una conversazione costruttiva basata sull'esperienza che il sistema IBM sta autogenerando e con informazioni legate al contesto per il singolo individuo. L'utente può porre delle domande attraverso il microfono (o il testo) e ricevere informazioni accurate alle quali aggiungere magari consigli per la cena, ad esempio, legati alle previsioni meteo.

Gli esperimento con Watson vanno avanti e mi aspetto presto di vedere sue applicazioni per la TV, per le connected car e per i social media.

Domenic Venuto, General Manager Consumer Division, di The Weather Company al proposito dichiara: "è la prima soluzione industriale che impara attraverso l'interazione con i consumatori con la pubblicità". Per la prima volta i consumatori possono interagire direttamente con i brand e avere una conversazione a due-vie personalizzata [...]

Luca Oliverio
Luca Oliverio

Luca Oliverio è il founder e editor in chief di comunitazione.it, community online nata nel 2002 con l'obiettivo di condividere il sapere e la conoscenza sui temi della strategia di marketing e di comunicazione.

Partner e Head of digital della Cernuto Pizzigoni & Partner.

Studia l'evoluzione sociale dei media e l'evoluzione mediale della società.