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Dopo una lunga corsa abbiamo acciuffato Nike.

01/12/2004 35496 lettori
5 minuti
Spotbuster è tornato. Dopo un lungo pedinamento televisivo alla ricerca dei sospettati da voi segnalati. Li abbiamo cercati, seguiti e alla fine ne abbiamo catturato uno. Si tratta del nuovo spot Nike per il lancio della scarpa da runing, Nike Shox 2:45, dove 2:45 sta per 2 ore e 45 minuti: il tempo in cui un maratoneta non professionista aspira a concludere una gara. Protagonista dello spot è infatti un tipo molto “amatoriale”, lontano anni luce dai classici testimonial Nike. Lo spot si apre sul tozzo protagonista in tenuta ginnica. Alla faccia della forma fisica, il personaggio ordina un hot dog ad un venditore ambulante.  Mentre aspetta che il panino venga preparato, urta inavvertitamente il carrello che scivola via senza controllo a tutta velocità. Il venditore consegna in tutta fretta l’hot dog senza averlo farcito e si lancia all’inseguimento del carrello. Il personaggio tozzo si lancia a sua volta all’inseguimento e supera l’ambulante. La corsa nei vicoli di Lisbona è frenetica. Ci sono ostacoli imprevisti da superare. Il buffo corridore schiva anziane signore, cani, automobili e tram fino a quando non raggiunge il carrello degli hot dog, un attimo prima che questo finisca in mare. Il personaggio è soddisfatto, ha messo il ketchup sul suo panino. Lo spot, girato da Ringan Ledwidge è stato ideato dall’agenzia Wieden & Kennedy di Amsterdam. Lo spot continua sul web all’indirizzo: www.nikeshox.com. Sul sito potrete ammirare il sequel dello spot Tv: la vendetta del carrello.

L’ACCUSA: La rottura nel tono di comunicazione Nike disorienta il pubblico. La scarpa non è più promossa dai grandi campioni dello sport. Il prodotto risulta penalizzato.

LA DIFESA: Cambia il mondo, cambia il modo di comunicare. Chi compra le scarpe dei campioni? Quelli che fanno footing e dopo pranzo si mangiano il gelato. Il tono di voce è sempre deciso e incisivo, la scena è molto più coinvolgente e vicina alla gente.

 

LA SENTENZA: Coinvolgente, simpatico e memorizzabile. La creatività non scivola dal prodotto e lo rende protagonista in tutta la sequenza girata. Meritevole di uscire altre 1000 volte. Continuate a segnalare prede da catturare e buona vita a tutti.

Gianfranco Virardi
Gianfranco Virardi

Gianfranco Virardi è un Copywriter al lavoro dal 1992.

Laureato in Economia e Commercio, specializzato in marketing strategico e vincitore di una borsa di studi in Tecnica Pubblicitaria presso lo IED. Ha lavorato per molto tempo come freelance e come consulente di comunicazione per agenzie e aziende leader a livello internazionale.
E’ docente di "Scrittura Creativa" e "Tecnica Pubblicitaria" all’Accademia Nazionale di Comunicazione e Immagine di Roma, con l’alto patrocinio della TP, Associazione dei Tecnici Pubblicitari.


Da luglio 2003 ha creato la sua bottega creativa, lo studio GIANFRANCO VIRARDI, che collabora con agenzie e aziende internazionali.
Insieme ad altri autori, ha scritto il libro "SruMenti per Comunicare 1" edito da Comunicazione Italiana. Nel 2002 ha scritto il romanzo dedicato alla pubblicità "Coperte di parole", con lo stesso editore. Nel 2004 ha curato il volume “Fare Promozioni” edito da Buffetti. Nel 2006 ha curato il manuale della vendita "Siamo tutti venditori", divenuto in breve un autentico successo editoriale, edito da Lupetti.


Vive e lavora a Roma, dove almeno una volta la settimana prende la metropolitana per guardare e ascoltare le persone.