Le Imprese Padovane e l'Attivita' di Media Relation
LE IMPRESE PADOVANE
E L’ATTIVITA’ DI MEDIA RELATION
ABSTRACT
Committente:
P.R. Consulting srl
Relazioni Pubbliche, Padova
Responsabile della ricerca:
Giampietro Vecchiato
Docente a contratto di Relazioni Pubbliche
Università di Padova e Udine
Coordinatore della Ricerca:
Tiziana Quintario
I giornali, la radio e la televisione ricoprono un ruolo sempre più importante nel costruire la notorietà di una organizzazione e la sua reputazione. Quindi chi – siano essi persone, enti, aziende, organizzazioni - ha la necessità di costruire, rafforzare, migliorare la propria visibilità e la propria reputazione deve sempre più sapersi rapportare con i giornalisti e con i media, affinché le informazioni diffuse siano trasparenti e coerenti con i propri obiettivi.
Stampa ed Azienda hanno infatti interessi diversi.
Il Giornalista, quando cerca informazioni sull'attività dell'Azienda, è alla ricerca di notizie e vuole mettere in rilievo le questioni rilevanti, i problemi non risolti, i cambiamenti di strategia.
L'Azienda/organizzazione, invece, nel rapporto con la stampa, vorrebbe dare informazioni positive sui prodotti, sull'operato dei manager, celando le eventuali difficoltà e mettendo in luce i successi e gli obiettivi perseguiti.
Se la stampa e l'azienda hanno interessi a volte completamente differenti, è anche vero che un punto d'incontro ci deve essere ed è l'azienda e/o l’organizzazione che lo deve trovare, per il suo bene.
Solamente instaurando relazioni positive e continuative, improntate sulla trasparenza, sulla notiziabilità delle informazioni, sulla credibilità e sulla reciproca fiducia con la stampa ed i giornalisti, anche attraverso strutture e/o persone dedicate, è possibile trovare equilibrio e collaborazione nella gestione dell’ufficio stampa.
Dalla ricerca condotta presso le prime 150 aziende padovane con più di 100 dipendenti, emerge chiaramente che la gestione del rapporto con gli organi di informazione è diventata una leva fondamentale del management, in grado di orientare il risultato dell’attività di un’impresa. Se è quindi evidente la presa di coscienza che i media possono influenzare gli atteggiamenti dei pubblici con il contenuto dei propri messaggi, questa consapevolezza non è ancora affiancata e supportata da reali strutture operative, ossia da professionisti in grado di gestire la presenza sui media attraverso una strategia trasparente, consapevole ed organizzata, che possa favorire il raggiungimento degli obiettivi e contribuire al consolidamento della reputazione positiva dell’impresa stessa.
L’attività di media relation non è quindi – ancora - considerata strategica.
La confusione esistente nel panorama della comunicazione, in particolare tra comunicazione istituzionale e di marketing, e la conseguente scarsa coerenza nell’uso degli strumenti, denotano l’assenza di una reale e profonda cultura della comunicazione e la marginalità di questo settore nelle scelte strategiche e organizzativo/gestionali dell’impresa.
Mancano, quindi, all’interno delle aziende padovane, figure professionali espressamente dedicate all’attività di media relation, dotate di competenze specifiche sia sul piano della comunicazione che delle abilità relazionali.
In Veneto gli imprenditori hanno sempre concentrato (con ottimi risultati, fino ad oggi) la loro attenzione sul prodotto, sul prezzo, sulla vendita. Hanno invece quasi sempre trascurato il quarto elemento fondamentale per ogni strategia di successo duraturo: la comunicazione. Le abilità e le relazioni del titolare sono ritenute tradizionalmente sufficienti a trasferire all’esterno l’identità, i valori ed i risultati dell’impresa.
Oggi che le parole d’ordine sono economia della conoscenza, sistema delle informazioni, complessità, e competizione a livello globale, la comunicazione assume una funzione strategica in quanto contribuisce da una parte ad affermare e sostenere il progetto imprenditoriale nel territorio in cui l’impresa opera, dall’altra concorre a sviluppare lo stesso progetto imprenditoriale.
La comunicazione e in primis l’attività di media relation,
non può quindi essere una funzione da attivare sporadicamente, ma deve
essere inserita in un modello culturale, strategico e operativo che deve sempre
più far parte del sistema organizzativo/gestionale dell’impresa.