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Media Activism

31/03/2005 5755 lettori
5 minuti

Recensione tratta da www.connecting-managers.com

 

Media Activism è un volume scritto a più mani e a cura di Matteo Pasquinelli uscito nel 2003 per i tipi di DeriveApprodi di Roma.

 

Il sottotitolo “Strategie e pratiche della comunicazione indipendente” permette di capire facilmente che il tema è quello dell’utilizzo della comunicazione per fornire un’alternativa a quella dei media ufficiali.

 

E’ bene quindi specificare subito che il libro ha sicuramente un taglio di parte dal punto di vista politico ed è in molti punti fortemente critico e antagonista rispetto a molti dei media oggi comunemente accreditati a livello internazionale.

 

Al di là di questo però il volume offre uno spaccato interessantissimo su di un mondo in pieno fermento e ricco di spunti interessanti anche per chi non condivida le idee di chi scrive.

Inoltre molti dei testi, a volte firmati solo con un nickname, hanno un’impostazione sufficientemente descrittiva per non risultare troppo pesanti o politicamente schierati e permettono di capire le diverse realtà in modo chiaro.

 

I diversi capitoli dunque sono una sorta di opera corale, in quanto sotto un titolo tematico comune ci sono di volta in volta numerosi interventi più o meno brevi, molti dei quali più che teorie raccontano di esperienze reali e di vita vissuta.

 

Il capitolo 1 (Una cassetta degli attrezzi per i media attivisti) è dedicato ad una serie di argomenti introduttivi al tema e in certe parti si perde un po’ in dissertazioni non sempre convincenti.

 

Molto interessante invece è il capitolo 2, “Il big bang di Indymedia”, in cui si raccontano storie, pratiche, tecniche ed esperienze del sito, nato per offrire una voce alternativa ai media tradizionali durante il vertice di Seattle e divenuto poi un vero e proprio network informativo antagonista con sedi in molti paesi.

Molto interessanti sono gli accorgimenti tecnici e le metodologie che consentono a tutti il caricamento di materiali multimediali, visibili integralmente e automaticamente in una colonna apposita dell’Home Page e filtrati poi da una redazione per andare nella parte principale del sito.

 

Il capitolo 3 è ugualmente interessante e si intitola “Camcorder Kamikaze. Il videoattivismo”.

Qui si parla del video attivismo e di come questo possa essere uno strumento di lotta e denuncia in situazioni anche estreme, quali ad esempio gli scontri di Genova.

In particolare è molto interessante il racconto di un’anonima videoattivista del G8 che narra tutti gli accorgimenti tecnici prima di andare a riprendere per tutelare il girato e poi di come, duramente gli scontri, riesca a filmare diverse sequenze e sia poi in grado di montarle velocemente in un centro attrezzato dal global forum per rilanciarle, in capo a pochi minuti, in rete in tutto il mondo.

Al di là delle opinioni sui fatti di Genova è veramente notevole il modo in cui le nuove tecnologie possano far concorrenza, con mezzi ridotti, ai migliori media internazionali sul piano della velocità di trasmissione e di diffusione.

 

I capitoli 4 (Radio-attività. Un medium in continua evoluzione) e 5 (Condominio Tv. Le televisioni urbane all’assalto del cielo) sono anch’essi di un certo interesse dato che spiegano come radio e tv alternative possano infastidire i media ufficiali grazie alle nuove tecnologie.

 

Infine i capitoli 6 (Per un dominio pubblico dei media), 7 (Verso un media forum mondiale. Da Porto Alegre a Ginevra 2003) e 8 (Media Watch. I cani da guardia dell’informazione) permettono di saperne di più su idee e progetti mediatici dei movimenti, anche se rispetto ai capitoli precedenti hanno un taglio più teorico.

 

In sostanza questo libro, tralasciando certi eccessi di parte, contiene un quadro difficile da trovare altrove sul mondo dei media alternativi.

Colpisce in particolare la competenza e l’ingegno tecnologico delle persone che operano in queste realtà e le enormi potenzialità offerte loro dalle nuove tecnologie.

In effetti il loro essere “antagonisti” e liberi da logiche puramente economiche permette a queste persone di sperimentare davvero fino in fondo il potenziale delle nuove tecnologie.

Per questo penso che la lettura di alcune pagine del libro possa essere di spunto anche a chi si occupa di media da un punto di vista più business oriented.

 

SCHEDA DEL LIBRO

Autore: Matteo Pasquinelli

Editore: DeriveApprodi
Isbn: 88-87423-87-3
Pagine: 240
Anno: 2003
Prezzo: € 14,00

GIANLUIGI ZARANTONELLO

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.