Media Activism
Recensione tratta da www.connecting-managers.com
Media Activism è un volume scritto a più mani e a cura di Matteo Pasquinelli uscito nel 2003 per i tipi di DeriveApprodi di Roma.
Il sottotitolo “Strategie e pratiche della comunicazione indipendente” permette di capire facilmente che il tema è quello dell’utilizzo della comunicazione per fornire un’alternativa a quella dei media ufficiali.
E’ bene quindi specificare subito che il libro ha sicuramente un taglio di parte dal punto di vista politico ed è in molti punti fortemente critico e antagonista rispetto a molti dei media oggi comunemente accreditati a livello internazionale.
Al di là di questo però il volume offre uno spaccato interessantissimo su di un mondo in pieno fermento e ricco di spunti interessanti anche per chi non condivida le idee di chi scrive.
Inoltre molti dei testi, a volte firmati solo con un nickname, hanno un’impostazione sufficientemente descrittiva per non risultare troppo pesanti o politicamente schierati e permettono di capire le diverse realtà in modo chiaro.
I diversi capitoli dunque sono una sorta di opera corale, in quanto sotto un titolo tematico comune ci sono di volta in volta numerosi interventi più o meno brevi, molti dei quali più che teorie raccontano di esperienze reali e di vita vissuta.
Il capitolo 1 (Una cassetta degli attrezzi per i media attivisti) è dedicato ad una serie di argomenti introduttivi al tema e in certe parti si perde un po’ in dissertazioni non sempre convincenti.
Molto interessante invece è il capitolo 2, “Il big bang di Indymedia”, in cui si raccontano storie, pratiche, tecniche ed esperienze del sito, nato per offrire una voce alternativa ai media tradizionali durante il vertice di Seattle e divenuto poi un vero e proprio network informativo antagonista con sedi in molti paesi.
Molto interessanti sono gli accorgimenti tecnici e le metodologie che consentono a tutti il caricamento di materiali multimediali, visibili integralmente e automaticamente in una colonna apposita dell’Home Page e filtrati poi da una redazione per andare nella parte principale del sito.
Il capitolo 3 è ugualmente interessante e si intitola “Camcorder Kamikaze. Il videoattivismo”.
Qui si parla del video attivismo e di come questo possa essere uno strumento di lotta e denuncia in situazioni anche estreme, quali ad esempio gli scontri di Genova.
In particolare è molto interessante il racconto di un’anonima videoattivista del G8 che narra tutti gli accorgimenti tecnici prima di andare a riprendere per tutelare il girato e poi di come, duramente gli scontri, riesca a filmare diverse sequenze e sia poi in grado di montarle velocemente in un centro attrezzato dal global forum per rilanciarle, in capo a pochi minuti, in rete in tutto il mondo.
Al di là delle opinioni sui fatti di Genova è veramente notevole il modo in cui le nuove tecnologie possano far concorrenza, con mezzi ridotti, ai migliori media internazionali sul piano della velocità di trasmissione e di diffusione.
I capitoli 4 (Radio-attività. Un medium in continua evoluzione) e 5 (Condominio Tv. Le televisioni urbane all’assalto del cielo) sono anch’essi di un certo interesse dato che spiegano come radio e tv alternative possano infastidire i media ufficiali grazie alle nuove tecnologie.
Infine i capitoli 6 (Per un dominio pubblico dei media), 7 (Verso un media forum mondiale. Da Porto Alegre a Ginevra 2003) e 8 (Media Watch. I cani da guardia dell’informazione) permettono di saperne di più su idee e progetti mediatici dei movimenti, anche se rispetto ai capitoli precedenti hanno un taglio più teorico.
In sostanza questo libro, tralasciando certi eccessi di parte, contiene un quadro difficile da trovare altrove sul mondo dei media alternativi.
Colpisce in particolare la competenza e l’ingegno tecnologico delle persone che operano in queste realtà e le enormi potenzialità offerte loro dalle nuove tecnologie.
In effetti il loro essere “antagonisti” e liberi da logiche puramente economiche permette a queste persone di sperimentare davvero fino in fondo il potenziale delle nuove tecnologie.
Per questo penso che la lettura di alcune pagine del libro possa essere di spunto anche a chi si occupa di media da un punto di vista più business oriented.
SCHEDA DEL LIBRO
Autore: Matteo Pasquinelli
Editore: DeriveApprodi
Isbn: 88-87423-87-3
Pagine: 240
Anno: 2003
Prezzo: € 14,00