Catturato lo spot Breil gioielli.
Il sospettato indossa uno scialle giallo. Catturato lo spot Breil gioielli.
Passava e ripassava davanti ai nostri occhi con fare sospetto. Ora l’abbiamo catturato. E’ lo spot di Breil gioielli. Il film da 15” e 30” è ambientato in un imprecisato quartiere latino. Una donna si avventura in un garage dove si svolge un combattimento clandestino. La protagonista si muove con fare deciso e indossa uno scialle giallo, di piume. Intorno al ring una piccola folla di scommettitori, sul tappeto due uomini pronti a darsi battaglia. La donna lancia uno sguardo di seduzione ad uno dei due e poi, si scopre il collo per mostrare il gioiello che indossa. L’uomo rapito dai suoi gesti, si distrae dal combattimento. L’avversario ne approfitta colpendolo al volto e mandandolo KO. La donna misteriosa si allontana dal ring e, nel buio della clandestinità, va a ritirare la sua vincita. Una volta fuori il colpo di scena: lascia la mazzetta di banconote appena vinte in elemosina ad un barbone. Poi si allontana soddisfatta nella notte.
L’ACCUSA: Lo spot poteva chiudersi dopo il ritiro della vincita, perché continuare col gesto di generosità, in cui la donna offre la somma al barbone? Questo eccesso di altruismo rende il personaggio poco credibile, una sorta di Robin Hood femminile. E poi le atmosfere sono viste e riviste.
LA DIFESA: L’idea è coinvolgente, la figura della donna viene fuori esprimendo chiaramente la personalità della marca.
Chi indossa questi gioielli è determinato, audace, seducente e dalla parte dei più deboli.
LA SENTENZA: Accusa e difesa danno la risposta a questa sentenza. Prendiamo proprio la chiusura della difesa: chi indossa questi gioielli è determinato, audace, seducente e dalla parte dei più deboli. Questo essere dalla parte dei più deboli contrasta con la personalità del personaggio che prima si introduce in un combattimento illegale, poi inganna un concorrente per vincere una scommessa clandestina e alla fine dona tutto in beneficenza. Strano.