Il Boom della pubblicità 'buona'
Il Boom della pubblicità 'buona'
tratto da www.connecting-managers.com
Cresce l’attenzione sui grandi temi sociali. Nel settore sanitario incremento del 365%
In Italia la pubblicità “buona” è in aumento, laddove per “buona” si intende mirata ai grandi temi sociali, primo tra tutti quello sanitario, uno dei settori a più grande concentranzione di attenzione nel nostro Paese.
Basti considerare che dal '95 l'incremento di investimenti in pubblicità legata alla sanità è stato del 365%.
Questo è uno dei dati emersi dalle relazioni contenute nel Primo Rapporto sulla Comunicazione Sociale che sarà illustrato presso l'Aula Magna dell'Università di Torino.
Il Rapporto rappresenta la prima fotografia nazionale completa di un fenomeno che coinvolge soggetti fra loro diversi e che si dimostra sempre piùrilevante sul piano economico e su quello sociale.
Ma ecco alcuni dati che serono a dare un’idea del fenomeno.
In crescita soprattutto gli spot televisivi: nel 2003 il 38,14%, seguono il 29,83% sui quotidiani, il 16,52% sui periodici, il 13,68% via radio e appena l' 1,47% su manifesti da affiggere e lo 0,36% al cinema.
Nella classifica dei soggetti no profit che comunque investono in pubblicità, troviamo tra i primi l'Airc contro i tumori, l'Unicef, l'Ail contro le leucemie, Pubblicità
Progresso, Action Aid, Lega Antivivisezione, Telefono Azzurro, Lega Italiana lotta ai tumori, Medici senza Frontiere, Cesvi.
Una tendenza in crescita, come dimostra un altro dato.
I passaggi televisivi di spot sociali, infatti, sono passati da 11.015 a 23.272 dal '99 al 2003, pari a un aumento del 11,3%.
Ad affermarlo è una ricerca svolta partendo dai dati AGB (agenzia di consulenza dell' Auditel) relativi alle emittenti nazionali Rai, Mediaset, La7.
Il trend di crescita è costante sulle reti Rai, ad eccezione di Ra2 dove c’è stato un decremento del 13,46% mentre l'impennata maggiore si è avuta sulle emittenti Mediaset e La7.
Tra il 1/o gennaio 1999 e il 31 marzo 2004 sono passati sulle televisioni 81.452 spot sociali.
Una fetta del 45% proviene da istituzioni pubbliche, tra cui Governo e Ministeri (87%), organizzazioni internazionali (12%) e istituzioni locali (12%).
I temi piu' trattati sono quelli sanitari (37,44%).