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Associazioni, serve lo stralcio

05/11/2002 23316 lettori
5 minuti
Nessuna realtà italiana, oggi, può fare a meno di riconoscere il valore e il peso della comunicazione.

Nessuna istituzione ne sottovaluta il ruolo. E i numeri ne confermano l’importanza all’interno del sistema paese: quasi il 5% del Pil. Sembra incredibile che, in questa cornice, non sia stata ancora data una disciplina normativa alla professione del comunicatore d’impresa, oramai consolidata nel mercato, ma ancora sconosciuta nella pubblica amministrazione e senza standard qualitativi accertati e certificati.

Una professione a 360 gradi, quella del comunicatore: dalle relazioni pubbliche al marketing, dalle ricerche di mercato allo sponsoring alla pubblicità.

Figure che non sono più catalogabili secondo schemi tradizionali, ma che hanno raggiunto ruolo e dignità in campo economico e sociale con contorni professionali ben definiti.

Secondo l’Ici, il comunicatore d’impresa è chi “eserciti professionalmente e stabilmente, con prevalenza dell’apporto intellettuale, servizi inerenti o connessi all’ideazione, studio, realizzazione, pianificazione, produzione e gestione di azioni nel rapporto di comunicazione tra l’impresa stessa, privata o pubblica che sia, e il contesto sociale nel quale essa opera”. Creare una figura riconosciuta è un’esigenza immediata per assicurarne l’omologabilità e la pari dignità nell’Unione europea, ma anche per garantire uno standard minimo qualitativo e una tutela adeguata agli interessi non solo dei professionisti della comunicazione, ma soprattutto dei cittadini-consumatori.

La legislazione italiana deve ancora attuare pienamente la direttiva Cee 92/51, con l’istituzione di regole di accesso in linea con gli standard minimi europei.

Non che manchino le proposte legislative. Nel solo 2001 ne sono state ripresentate quattro da parlamentari di maggioranza e opposizione che, pur con le proprie specificità, hanno un denominatore comune: t6utte prevedono la certificazione pubblica delle associazioni professionali, e quindi dei loro soci, selezionate in base a criteri di capacità formativa ed etica professionale, sotto lo stretto controllo del Cnel, che in questi anni ha maturato e consolidato conoscenza del tema e capacità di controllo affidabili.

Sintomo ulteriore della vivacità del settore e dell’urgenza dell’argomento è l’interesse delle Regioni che, dopo la riforma del Titolo quinto della Costituzione, rivendicano un ruolo decisivo per dare una dimensione federalista al riordino della materia.

Ora, però, non c’è più tempo da perdere: è necessario il varo di un provvedimento mirato esclusivamente a sanare in via definitiva le lacune normative. E’, infatti, impossibile arrivare in tempo ragionevole a una riforma complessiva del sistema, che riguardi contemporaneamente le professioni ordinistiche e quelle non regolamentate. È anzi inutile, oltre che dannoso, tentare di riaprire contrapposizioni con il solo obiettivo di lasciare tutto come era prima, come è avvenuto nella scorsa legislatura.

Solo lo stralcio delle norme che riguardano le professioni senza riconoscimento, secondo le linee più volte chiaramente indicate dalla Comunità europea, può consentire di arrivare a una rapida soluzione.

Gabriele Rossi
Gabriele Rossi
















































































































































E' un professionista delle relazioni pubbliche
che effettua script analizing, corporate & web writing,
rassegne stampa mirate, analisi quantitativa e qualitativa
dei media, profili di opinion leader e informative riservate.
Analizza i processi decisionali che si riflettono sulle
aziende seguendone gli sviluppi nelle sedi politiche
e istituzionali. Ovviamente per lui Internet non è
una moda: cerca di aiutare le aziende a creare l'architettura
di comunicazione e informazione: la Rete non è
solo la tecnologia che nei prossimi anni sarà
alla base di tutte queste trasformazioni. Diventerà
l'ambiente di lavoro.
"I valori fondanti della Rete sono
l'intelligenza e la preparazione professionale di ognuno.
Non il denaro. L'organizzazione che ne dispone vince:
e fa profitto"
(Gianroberto Casaleggio
- AD Webegg SpA)
"Allo stato attuale le tecnologie
hanno raggiunto uno stato di sviluppo tecnico sufficiente,
ora è necessario riempirle di contenuti e in
questo senso diventa fondamentale il contributo di persone
creative".
(Nicholas Negroponte)
>L'idea<
La comunicazione aziendale non è
più semplicemente una questione d'immagine. La
comunicazione incide direttamente sugli asset intangibili
dell'azienda e contribuisce a creare valore. La comunicazione
valorizza la realtà aziendale facendo diventare
l'azienda ciò che desidera essere attraverso
informazione, persuasione, suggestione, emozione e interazione..
Il profilo professionale
Socio del Club
del Marketing e della Comunicazione
,
Iscritto all'Albo dei Consulenti del Formez,
Iscritto all'Albo
dei Giornalisti
,
Socio di poolweb.it
Collabora con:
telconews.it
infocity.it
webusabile.it
E' nato nel 1967 a Giulianova
(Teramo), dove ha frequentato il Liceo Scientifico "M.
Curie"Risiede a Roma.
Coniugato con Tiziana Di Felice,
restauratrice di opere d'arte.
Con una tesi su Italo Calvino, si laurea
con lode in lettere presso l'Università di Roma
"La Sapienza"Nel 1995, con l'Università
"La Sapienza", organizza il I° convegno
nazionale su Stefano D'Arrigo
Nel 1998 presenta alla Regione
Abruzzo il "Rapporto 2000 sullo sviluppo dell'ITC
in Abruzzo"
>Gli
incarichi<
Dal 1990 al 1998, European
editor di "Video
Age International
"
Nel 1997, segretario generale
di un comitato della Presidenza della Provincia di Teramo
per iniziative nel settore della comunicazione,
Dal 1996 al 1997, direttore
di "Baseball Magazine", la rivista ufficiale
italiana della Major League Baseball International,
Nel 1997, responsabile comunicazione
e p.r. del Centro Studi Veliero onlus del quale è
stato uno dei soci fondatori.
Con il Sindaco di Capri Costantino
Federico e con l'Università "Federico II"
di Napoli, ha ideato il gemellaggio culturale Giulianova-Capri
in onore della figura del paletnologo Ignazio Cerio
(nato a Giulianova il 28 febbraio 1840, caprense di
adozione). Gli atti sono stati pubblicati dalla Regione
Abruzzo
Dal 1999 al 2000, consulente
dell'Ufficio Comunicazione dell'Università degli
Studi di Teramo, www.unite.it e dell'Ufficio Comunicazione
e p.r. del Master Europeo per Dirigenti SportiviDal
giugno 2000, consulente del "Laboratorio
delle Idee
" di Fabriano,
Dal gennaio 2001, consulente
web content e sviluppo Internet di Edindustria S.p.A,
Gruppo IRI in liq.
>Ha
partecipato<
- alla quinta edizione dell'Ibi
(Internet benchmarking Italia), che definisce un "Rapporto
annuale su numeri, fatti e tendenze delle attività
produttive presenti su Internet", presso il Distretto
Ict ed Audiovisivo dell'Unione degli Industriali di
Roma.
- al Meeting di UPA Italy,
il chapter italiano della Usability Professionals' Association,
nato ufficialmente nel dicembre 2001 con l'intento di
promuovere attivamente, anche in Italia, i concetti
e le tecniche della usabilità svoltosi presso
il Dipartimento di Scienze dell'Informazione dell'Università
"La Sapienza" di Roma.
- al workshop " Protagonisti
dell'opinione pubblica" organizzato dalla Pontificia
Università della Santa Croce in Roma al quale
sono intervenuti Ettore Bernabei, Katrina George, María
José Lecaros e Leonardo Mondadori
- al "IV°
Convegno Internazionale di Comunicazione Istituzionale
"
organizzato dalla Facoltà di Comunicazione Istituzionale
della Pontificia Università della Santa Croce
in Roma, al quale sono intervenuti, tra gli altri, Joaquin
Navarro-Valls e Stefano Lucchini;
- al seminario "La serie
all'italiana-sceneggiatura e produzione" organizzato
dalla Scuola di Analisi e Gestione della Comunicazione
dell'Università Cattolica del Sacro Cuore in
collaborazione con la Lux vide di Ettore Bernabei
- a Cannes al Milia, l'International
Publishing and New Media Market
- a Cannes al Mipcom e al Miptv,
i mercati internazionali del prodotto audiovisivo- a
Monte Carlo a Sportel
- International Sport and Television
Convention, il cui comitato d'onore è presieduto
da S.A.S. le Prince Héréditaire Albert
de Monaco e da S.E.M. Juan Antonio Samaranch, Presidente
del Comitato Internazionale Olimpico (CIO)
- al Salone del libro di Torino,
come relatore, assieme, tra gli altri, ad Oliver Novick,
Didier Espel, Mauro Miccio e Stefano Rolando, al convegno
"Incroci. Torino, Piemonte, Europa. Come partecipare
agli sviluppi della società della comunicazione"
- a Napoli al Summit della
Comunicazione di Telecom Italia "Cinque anni dal
Duemila"
>Libri
pubblicati<
- "L'era della cometa
spenta", con una presentazione di Giuliano Manacorda,
Pescara, 1990
- Con G. Aloe, M. Mercuri e
C. Spila, "Libromastro della Società dei
Barbitonsòri", Pescara, 1994Autorizzo al
trattamento dei dati secondo la normativa vigente L.
675/96
"Esperienza
è il nome che tutti danno ai propri errori"

Leonardo da Vinci


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