Il giornalismo sociale e di denuncia in Rete
Fondamentalmente con giornalismo sociale o di servizio s’intende tutto quel settore dell’informazione che si occupa delle problematiche sociali denunciando al contempo disservizi e abusi, un campo che spazia dalle dipendenze da droghe alla disabilità, dall’emarginazione ai grandi problemi socioeconomici dei paesi in via di sviluppo passando per tutte le iniziative di volontariato e del mondo del “no-profit” e delle ONG.
Il raggio d’azione, qui delineato in modo assolutamente incompleto, è dunque vasto e diversificato ma incontra problemi e opportunità comuni.
Questo tipo di giornalismo vive sulla rete una particolare vivacità, sia grazie a operatori professionisti sia tramite una molteplicità di altri soggetti di varia estrazione e collocazione.
Infatti il giornalismo on line in genere, a differenza di quello della carta stampata o di quello radiotelevisivo, presenta un numero di attori molto più vasto e variegato, e per di più in continua evoluzione. Alla figura tradizionale del giornalista professionista, infatti, si affiancano quella del bloggers, quella del volontario di vario orientamento e formazione, quella dell’utente che si attiva dando luogo ad un’interazione dialogica con il media e tante altre ancora.
Sicuramente nel momento in cui si viene a parlare dei professionisti del giornalismo sociale in rete non si può prescindere da quella che è la principale e più innovativa realtà italiana: l’agenzia Redattore Sociale.
Si tratta di un’agenzia di stampa quotidiana nata tre anni fa e dedicata al disagio e all’impegno sociale in Italia e nel mondo.
Il progetto è nato a partire dalle sollecitazioni delle centinaia di giornalisti che dal 1994 partecipano a Capodarco al seminario di formazione "a partire dai temi del disagio e delle marginalità".
L’agenzia dunque integra attualità e documentazione, notizie e banche dati, dando la possibilità di seguire gli avvenimenti del giorno e nel contempo di svolgere ricerche.
È consultabile in abbonamento all’indirizzo internet http://www.redattoresociale.it, la scelta di essere solo sul web deriva da motivi di costo ma anche da alcuni vantaggi del mezzo, come l’ipertestualità che consente di collegare alle notizie diversi tipi d’approfondimenti o anche solo altre news presenti sul tema, favorendo quel lavoro d’indagine giornalistica che troppo spesso è omesso per scarsità di tempo.
Esistono poi molte altre realtà di livello professionale che si dedicano ai temi del sociale, di diversa ispirazione ma gestite e redatte da personale esperto e formato, tra queste possono citare:
• Aggiornamenti sociali - Mensile di ricerca sociale, d’ispirazione cristiana.
www.gesuiti.it/ag_sociali
• Carta - Settimanale dei cantieri sociali
www.carta.org
• Città Nuova - Quindicinale del Movimento dei Focolari
www.cittanuova.it
• Fuoriluogo, mensile di Forum Droghe (esce come supplemento del Manifesto)
www.fuoriluogo.it
• Il Giornale di San Patrignano - Mensile della Comunità di recupero per tossicodipendenti di San Patrignano (Rimini)
www.sanpatrignano.org
• Italia Caritas - Mensile della Caritas Italiana
www.caritasitaliana.it
• Narcomafie - (Legalità, diritti, cittadinanza) Mensile del "Gruppo Abele"
www.narcomafie.it
• Rivista del volontariato - Mensile della Fondazione Italiana per il Volontariato
www.fivol.it
• Vita - Non profit magazine settimanale
www.vita.it
• Social News - Giornale d'informazione sociale dell'Associazione @auxilia
www.socialnews.it
• Piazza Grande - Giornale di Strada di Bologna
www.piazzagrande.it
• Terre di Mezzo - Giornale di Strada di Milano
www.terre.it
• Socialinfo.it – Orientarsi nel mondo del sociale
Nel panorama giornalistico sociale on line s’inseriscono poi a pieno titolo anche bollettini di enti pubblici e organi ufficiali d’informazione di movimenti ed associazioni.
In Rete infine trovano spazio tanti altri piccoli siti di denuncia d’abusi o disservizi, sulla scia di Striscia la notizia o di Mi manda Raitre, i Gabibbi, gestiti da giornalisti indipendenti e che diventano autentici amplificatori di problemi che poi possono essere ripresi da realtà più grandi.
Tuttavia per apprezzare a pieno le potenzialità di Internet applicate al composito mondo dell’informazione sociale e di servizio bisogna spostarsi nell’ambito degli operatori non professionisti e per capire molto della loro logica basta riferirsi a quanto sta scritto nella home page di Indymedia, network di media collegato al cosiddetto “popolo di Seattle”.
Il sito infatti consiglia ‘’Don’t hate the media – Become the media’’: non odiare i media, diventa tu stesso media.
Internet dunque permette di saltare la tradizionale mediazione degli organi di stampa (e dei relativi siti) e così piccole realtà anche locali si affacciano su scenari internazionali enormi in modo autonomo creando fittissimi network.
Oltre al superamento del problema dei costi e dell’annullamento del nodo della distribuzione un altro vantaggio delle rete si lega all’innovazione tecnologica, sempre più strumenti infatti permettono di affrontare la rete senza dover conoscere neppure un “tag” html, tutti possono aprire un blog (grazie a siti come Splinder o Wikipedia), pubblicare notizie e corsivi che saranno letti dal pubblico che sapranno conquistarsi o almeno interagire senza fatica con community di altri utenti su specifiche piattaforme dedicate.
Per tutti questi motivi dunque la grande rete ormai è sicuramente il canale numero uno per tutti coloro che si occupano di giornalismo sociale e di denuncia, siano essi professionisti, volontari, attivisti o semplici cittadini desiderosi di dire la loro.
Una voce che è sempre più difficile non ascoltare.
Per saperne di più
Penne digitali. Dalle agenzie ai weblog: fare informazione nell'era di Internet", Centro di Documentazione Giornalistica, 2005.