La cosa sensazionale di questo libro?
Il tema trattato, in primis: risulta essere infatti il primo libro in Italia che si occupa della neurolinguistica e dell'applicazione della stessa nella comunicazione scritta.

Uscito a maggio di quest'anno, il libro è scritto da più autori, che hanno fornito il loro personale oltre che prezioso contributo all'opera; curatore del lavoro, Alessandro Lucchini, studioso e docente di scrittura professionale.

Come rendere efficace la nostra scrittura? Con le tecniche e gli schemi della neurolinguistica. Senza rendercene conto riusciremo a toccare il lettore, creando qualcosa di inspiegabilmente magico: da qui il titolo "magia della scrittura".. Afferma lo stesso Lucchini che, terminata la lettura del libro, la cosa più importante sarà quella di scrivere, senza pensare troppo agli schemi neurolinguistici proposti e allora sarà magia.

Ma procediamo per ordine, cercando di fornire un'adeguata definizione della parola Neurolinguistica.

Con questo termine si indicano quegli schemi creati dall'interazione tra cervello (neuro), linguaggio (linguistica) e corpo.

Atta agli studi di questi schemi è la Pnl (programmazione neurolinguistica) creata da due studiosi Richard Bandler e John Grinder.

Ed è allo stesso Grinder che Lucchini, in prefazione, rivolge alcune domande. Secondo Grinder, la conoscenza crea dei cosiddetti filtri. Nel momento in cui conosciamo una persona, quando studiamo un'impresa, dovremmo, secondo Grinder sospendere i nostri filtri cognitivi per dimenticarci delle nostre precedenti esperienze. E come fare? Ponendoci di fronte ad un bambino di un anno che è ancora immune alle esperienze e quindi, ricalcando ciò che fa, riusciremmo a sospendere i nostri filtri.

Con l'immagine di Lucchini che si pone di fronte ad un bambino di un anno, inizia questo libro dedicato ai professionisti della comunicazione che usano la lingua scritta nel lavoro, come i giornalisti, i professionisti di marketing, i dirigenti e i funzionari pubblici e privati ma è anche dedicato agli studenti o ai semplici appassionati.

Il suddetto libro si accingerà quindi allo studio della neurolinguistica nel campo della scrittura, dove a regnare è la parola.

Questo è un libro di esperienze, dove c'è scambio di conoscenze e opinioni e dove la lettura, oltre che l'approfondimento, possono seguire sul web, grazie ad appositi indirizzi citati all'interno del testo stesso.

Il libro è strutturato nel seguente modo:

- Prefazione (con intervista a John Grinder e Introduzione del libro ad opera del curatore, Lucchini)

- Parte Prima I modelli (presentati 80 modelli neuroilinguistici usati nella comunicazione interpersonale che possono trovare un impiego nella comunicazione scritta).

- Parte Seconda Le Applicazioni (elencazioni in ordine alfabetico delle applicazioni di quei modelli neurolinguistici in diversi settori della comunicazione scritta).

Le applicazioni sono organizzate in ordine alfabetico, dove ad ogni lettera corrisponde un argomento. (A-Advertising, B-Burocrazia, C-Customer Care, D-Divulgazione Scientifica, E-Email, F-Formazione, G-Giornalismo, H-Human Resources, I-Internet, J-Je T'Aime, K-Kinema, L-Letteratura, M-Marketing, N-Newsgroup & Co, O-Organizzazione, P-Politica, Q-Quotidie, R-Radio e Tv, S-Speech Writing, T-Technical Writing, U-Università, V-Vendere, W-World Wide Writing, X-X Generation, Y-You, Z-Zitti Tutti!).

- Appendici

In appendice troviamo degli scritti riguardanti il mestiere del comico (Stefania Zenato) che ha potuto studiare sul campo il rapport tra comico e autore e quello tra pubblico e comici, seguendo dietro le quinte l'ultima puntata del Zelig Circus del 2004.

Quindi ad opera di Pacifico Cristofanelli un'analisi sulla grafologia, in quanto studio dell'aspetto non verbale, ponendo sotto esame la forma, il disegno e il movimento lasciato dalla mano. Compito del grafologo è quello di decodificare tale movimento e di risalire dalla periferia al centro, dalla mano al cervello.

"La parte dell'occhio" è il titolo della terza appendice presente firmata da Mara Lombardi, dove viene evidenziato quanto sia indispensabile la parte visiva. Osservando "Festa della Sera" di Fortunato Depero, la stessa autrice ci evidenzia il trinomio che scaturisce da tale osservazione: Vedo la composizione, Sento il ritmo dell'immagine, Percepisco i personaggi squadrati. Con il futurismo, ad esempio, la parola è visiva e viene colta in continuo movimento, in pieno dinamismo.

Infine in "Mnemotecnica - Ginnastica per ricordare", Sergio Borra afferma che se la memoria è muscolo, ci sono le adeguate tecniche per allenarla. Per fare ciò si deve individuare che tipo di memoria possediamo, partendo dalle modalità sensoriali:

a - Memoria Visiva, legata alle immagini

b - Memoria Auditiva, legata all'udito

c - Memoria Cenestesica, legata alle sensazioni.

Qualsiasi memoria noi possediamo, possiamo allenarla con accurate tecniche e con l'attivazione dei cinque sensi.