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L’emozione e la regola

23/03/2006 12560 lettori
5 minuti

L’emozione e la regola. La grande avventura dei gruppi creativi europei è un libro a cura di Domenico De Masi uscito presso Rizzoli nel 2005.

Il libro, riedizione di una precedente ricerca, ha come grandi protagonisti una serie di gruppi, tutti europei, che tra la seconda metà dell’ottocento e l’inizio del novecento avevano dato luogo a strategie organizzative straordinariamente moderne e precorritrici dei tempi.

Infatti mentre Ford e Taylor teorizzavano l’organizzazione scientifica della produzione industriale e della divisione del lavoro questi gruppi e queste persone già si muovevano in una dimensione prettamente post industriale.

Un aspetto cruciale del libro dunque è la creatività, un tratto comune a tutti i gruppi e le esperienze descritte, in opposizione al rigore organizzativo che si andava delineando aldilà dell’oceano.

Creatività che come detto si andava a contrapporre all’organizzazione scientifica e meccanicistica nord americana attraverso strutture flessibili, collaborative, fondate sul lavoro di squadra, con grande attenzione all’informalità ed all’estetica.

Un modello che all’epoca ha dato risultati interessanti ed unici ma che ha dovuto piegarsi alla potenza del modello tayloristico, per tornare oggi assolutamente attuale con l’avvento dell’economia post-industriale.

Il libro, scritto a più mani, presenta tredici casi molto diversi per settore ed esiti ma con molti elementi in comune, dalla Casa Thonet al Bauhaus, dagli intellettuali di Bloomsbury al circolo filosofico di Vienna, dall’Istituto Pasteur al gruppo di via Panisperna passando per altre esperienze più o meno famose ma ugualmente ricche di fascino.

Tutti esaltano il fatto che il gruppo riesce ad esprimere, attraverso un’organizzazione flessibile, risultati superiori alla somma delle singole parti componenti, come oggi è rilevato ampiamente dalla teoria della complessità, dai network, dal knowledge management.

Le conoscenze in questi gruppi si trasmettevano fluidamente completandosi a vicenda e nella maggior parte dei casi i membri erano inseriti organicamente in circuiti internazionali di colleghi ed interlocutori che ne accrescevano la possibilità di confronto e di crescita.

Ancora, valori cruciali sono in tutti i casi la leadership, basata sul carisma e non sulla gerarchia, e la dedizione assoluta di alcuni membri verso lo scopo finale del gruppo.

Molto interessante è poi, all’interno dell’ipotesi scientifica centrale, il fatto che l’autore ed i suoi collaboratori vedano tali esperienze organizzative nel solco della continuità storica con gli stessi uomini che costruendo cattedrali e palazzi, avevano posto le basi di sistemi postindustriali, funzionali alla creatività.

Nel complesso dunque il libro è assolutamente interessante e racconta una storia affascinante e poco conosciuta, di sicuro esempio e spunto anche per le moderne aziende postindustriali.

GIANLUIGI ZARANTONELLO

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.