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Impossibile Team. Adidas

19/04/2006 20573 lettori
4 minuti


Questa preda è stata immediatamente fiutata da Spotbuster, che negli ultimi tempi ha trascorso molto tempo a osservare annoiato il territorio di caccia.
Impossibile non notare questa campagna. Impossibile. “Impossible Team” il titolo della nuova campagna pubblicitaria istituzionale di Adidas. La scena si apre su due ragazzini all’interno di uno squallido e assolato cortile spagnolo. Uno dei due siede annoiato su una vecchia poltrona, mentre l’altro tira calci ad un pallone, contro il muro. Ecco allora l’idea per superare la
noia: proporsi di giocare una partita impossibile. I due si confrontano per fare le squadre, nella classica scelta a botta e risposta. Ognuno di loro sceglie i più grandi campioni del presente e del passato: Alessandro Nesta, Kakà, David Trezeguet, Patrick Vieira, Zinédine Zidane, David Beckham, Michael Ballack, Franz Beckenbauer. Quando i due bambini li vedono spuntare da dietro l’angolo, si convincono che il sogno è diventato realtà. I giocatori sono davanti a loro in carne ed ossa e si stanno già riscaldando.
Addirittura, Zidane da suggerimenti al suo piccolo capitano, su chi chiamare in squadra: Michel Platini.
Dopo aver dettato gli schemi, i due piccoli capitani iniziano a far giocare le squadre.
Niente è impossibile… chiude così lo spot, seguendo il payoff consolidato del marchio Adidas.
L’idea deriva da una campagna globale integrata. L’adattamento per l’Italia è stato curato dall’agenzia TBWA, con spot tv da 30” e 60”.

L’ACCUSA
Sempre il calcio in primo piano e sempre con la solita icona: giocatore uguale modello di riferimento e di realizzazione per i ragazzini. Si ha la sensazione di vedere sempre gli stessi spot, con questi super campioni che mostrano muscoli e prodezza inverosimili. Il prodotto e la marca sono messi in ombra.

LA DIFESA
Alla vigilia dei prossimi Mondiali di calcio, di cui l’azienda è sponsor, mi sembra doveroso marcare l’accento su questo sport con una campagna istituzionale. L’idea è brillante e i campioni non sono “potenziati artificialmente” ma recitano il loro ruolo più umano… di atleti molto capaci. Sono accanto ai ragazzini, in un cortile simile a quello in cui molti di loro sono cresciuti, prendendo a calci un pallone logoro. Negli spot si vedono gli scarpini in primissimo piano e la marca è protagonista in tutta la sequenza: personificata nei testimonial.

LA SENTENZA
Una campagna potente, emozionale e molto strategica, che rigenera una posizione di brand leadership che è stata in qualche occasione messa in ombra dalla concorrenza. La direzione esecutiva creativa è di Andy Fackrell e Richard Bullock. La serie di spot è stata realizzata dalla casa di produzione Stink Productions di Londra. Le scene sono state girate in un campetto sterrato della periferia di Barcellona.
Assolto con formula piena… inutile a dirlo. In attesa della prossima preda, voglio salutare tutti quelli che ruotano intorno a Comunitàzione. 4 anni di interazione sono un bel risultato… auguri a voi che animate questo progetto.

Gianfranco Virardi
Gianfranco Virardi

Gianfranco Virardi è un Copywriter al lavoro dal 1992.

Laureato in Economia e Commercio, specializzato in marketing strategico e vincitore di una borsa di studi in Tecnica Pubblicitaria presso lo IED. Ha lavorato per molto tempo come freelance e come consulente di comunicazione per agenzie e aziende leader a livello internazionale.
E’ docente di "Scrittura Creativa" e "Tecnica Pubblicitaria" all’Accademia Nazionale di Comunicazione e Immagine di Roma, con l’alto patrocinio della TP, Associazione dei Tecnici Pubblicitari.


Da luglio 2003 ha creato la sua bottega creativa, lo studio GIANFRANCO VIRARDI, che collabora con agenzie e aziende internazionali.
Insieme ad altri autori, ha scritto il libro "SruMenti per Comunicare 1" edito da Comunicazione Italiana. Nel 2002 ha scritto il romanzo dedicato alla pubblicità "Coperte di parole", con lo stesso editore. Nel 2004 ha curato il volume “Fare Promozioni” edito da Buffetti. Nel 2006 ha curato il manuale della vendita "Siamo tutti venditori", divenuto in breve un autentico successo editoriale, edito da Lupetti.


Vive e lavora a Roma, dove almeno una volta la settimana prende la metropolitana per guardare e ascoltare le persone.