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Browser digital divide, Firefox e liberta' internet violata

05/05/2006 22352 lettori
4 minuti

La guerra dei motori Google-Microsoft-Yahoo! si estende ai browser. Google da tempo supporta apertamente il browser Firefox per minare uno dei prodotti storici di casa Gates, Internet Explorer. La campagna anti IE dilaga sulla Rete e trova terreno fertile in movimenti volontari e autonomi attivi, ostili a Microsoft. Nasce il movimento anti-IE e di fatto si innalza un muro contro la libera scelta dell'utente internet.

Personalmente non amo Internet Explorer e ancor meno Firefox. Ad essere sinceri non ritengo che ci sia un browser sul mercato che raggiunga prestazioni minimamente soddisfacenti. Un conto però è non stimare un servizio/prodotto, altra cosa è tentare di obbiligare un tuo potenziale visitatore a cambiare le proprie preferenze per i tuoi interessi (morali o materiali).

Oggi, per la prima volta, mi sono imbattuto in un sito web che mi invitava forzatamente a scaricare Firefox se volevo continuare la navigazione. Dopo un assaggio di 1-2 secondi della home page, probabilmente non voluto e dovuto soltanto ai tempi di caricamento della "pagina di transizione", il sito www.gratisinlinea.it fa apparire il seguente contenuto:

in evidenza
Internet Explorer non è compatibile con questo sito, ti raccomandiamo l'uso del 'navigatore' gratuito Firefox:

· Firefox é più sicuro contro virus e spyware.
· Firefox blocca le fastidiose finestre pubblicitarie pop-up.
· Utilizza le funzioni della Google Toolbar Integrata.
· E' raccomandato da Google.
· E' un software a Codice Aperto e rispetta gli standard del web.

Clicca sul bottone sulla destra per scaricare Firefox. E' Gratuito.
Con Internet Explorer puoi navigare solo nel menú Archivio
clicca qui' per il mese di Aprile.


Firefox e Internet Explorer a confronto:

Voglio analizzare, punto per punto, le motivazioni elencate per convincermi del cambio di browser necessario per continuare la navigazione. Motivazioni in linea con il progetto anti-IE Explorer Destroyer di cui si scrive anche in Italia.
  • Firefox è più sicuro contro virus e spyware? Quanto può esserlo Internet Explorer, Opera o Netscape senza l'ausilio di un decente anti-virus, di un firewall di spessore, di software specializzati nella caccia agli spyware più insidiosi. E anche così passano il 20-30% dei malware in generale. L'affermazione che "nessun virus può penetrare il sistema semplicemente visitando una pagina web" purtroppo, per esperienza personale, non regge. Dalla sua, Firefox ha che non è un browser integrato in Windows come Internet Explorer, per cui se eventuali virus passano i firewall (estensione del termine) non si rischia che si estendano al sistema. Se però un virus arriva via Firefox e riesce a superare le barriere di sicurezza, si va incontro alle medesime grane. Firefox permette all'utente di avere il controllo completo dei cookie. Finora non ho trovato contro-indicazioni a riguardo e lo ritengo un punto a favore del browser Mozilla. D'altra parte Firefox non è esente, come ogni altro browser, da falle che coinvolgono la privacy e sicurezza dei propri utenti.
  • Firefox blocca le fastidiose finestre pubblicitarie pop-up? Lo fa anche Internet Expolorer e, secondo me, fin troppo bene al punto che trovo il servizio fastidioso.
    Utilizza le funzioni della Google Toolbar integrata? E allora? E' da circa un anno che si vendono computer in cui tra i software inseriti c'è la possibilità di attivare la Google Toolbar. D'altra parte io, e con me molti altri, riteniamo di voler decidere quando, come e perché integrare questo tool piuttosto che un altro. Già è difficile imporre il proprio diritto di consumatore nel richiedere un sistema Linux al posto di quello Microsoft su un computer che stiamo acquistando, ed ora mi si deve imporre anche un tool per default? Non basta Microsoft con la sua serie interminabile di tool presenti in Windows?
  • E' raccomandato da Google? Perché doveva essere raccomandato da Microsoft? Google e Microsoft sono in aperta concorrenza su più fronti. Alcuni dei teatri di scontro sono creati appositamente per deviare risorse e piani dell'avversario. Una strategia già utilizzata da Microsoft in passato e non certo disdegnata da Google o da Yahoo!. Per cui il marchio "raccomandato da" è alla stregua, ed ha lo stesso valore, della sigla "powered by". Tendente a zero per chi non ha interessi in Google o intenzione d'investire nell'azienda di Mountain View.
  • E' un software a codice aperto e rispetta gli standard del web? Arriviamo al punto. open source: possibilità d'interagire e scambiare codice sorgente costruendo sulle esperienze di altri per migliorare il prodotto e servizio finale, senza vincoli di copyright o diritti d'autore... e conseguenti penali, una tantum, pagamento dei diritti etc. Lo stesso spirito che anima chi diffonde e promuove news, articoli e informazioni in generale sotto licenze Creative Commons o Copyleft. Circolazione libera del sapere. Circolazione libera! Sul fatto che rispetta gli standard web... anche IE, Opera e Netscape lo fanno e, come loro, anche Firefox ha le sue ombre. Dalla sua Firefox ha un margine di miglioramento superiore a quello dei concorrenti, proprio grazie alle sue caratteristiche open source. L'open source ha il pregio di permettere una velocissima copertura di bug e falle, come anche il difetto di rendere disponibile il codice sorgente permettendo di trovare in "presa diretta" nuove vulnerabilità sfruttabili. Se però mi si chiedesse quale politica appoggiare, sceglierei ad occhi chiusi quella Firefox.

Limitazione della libertà di scelta individuale:

Quanto scritto e linkato potrebbe suscitare pronta replica tra i fan di Firefox o di Internet Explorer. Ma la polemica non mi interessa. Non mi interessa polemizzare su se sia meglio Firefox di Internet Explorer. Mi interessa sottolineare le sensazioni che mi sono montate dentro trovandomi di fronte ad un messaggio che mi impediva, ingiustificatamente, la naturale navigazione on-line. Ho voluto evidenziare i perché di questa "rabbia". La mia libertà di scelta è stata limitata. Non mi piace. Non lo reputo corretto nei miei confronti e nei confronti di tutti coloro che, accedendo ad una risorsa web, si trovano costretti a fare una inutile e ingiustificata scelta salomonica per raggiungere il proprio obiettivo di navigazione. Fino ad oggi, l'unico problema che si poteva incontrare era l'incompatibilità di una pagina web rispetto ad un browser. Internet Explorer, Firefox, Opera, Netscape visualizzano una pagina web in modo differente. Le stesse impostazioni standard dei valori assegnati ai tag "p", "td", "form" differiscono da un browser all'altro. Si possono incontrare pagine web in cui si riporta il browser consigliato per la navigazione, ma non si devono incontrare pagine che ti impediscono di fatto la navigazione perché al webmaster, o all'azienda di turno, gli fa schifo il browser che utilizza il suo potenziale visitatore. Quale che sia la motivazione del webmaster/azienda: perché crede effettivamente che Firefox sia meglio di Internet Explorer, perché vuole contrastare attivamente il monopolio Microsoft, perché vuole guadagnare qualche centesimo di euro invitando l'utente a cliccare sull'Ad Firefox. E a proposito di Ad Firefox...

Quando un Ad Firefox non è in linea con il regolamento Google:

La pagina di transizione, causa scatenante di questo post, sembrerebbe in contrasto con il regolamento degli Ad promossi e gestiti da Google. A destra del contenuto testuale esposto sopra, c'è l'Ad di Firefox. Il Team Google è molto esplicito riguardo alla gestione degli Ad sulle pagine web dei suoi publisher:

Referral: "[...] Ad eccezione della visualizzazione di un Pulsante Referral nel Sito, vi impegnate a non promuovere o agevolare in alcun modo un Evento Referral, se non espressamente autorizzati per iscritto da Google (anche a mezzo posta elettronica)[...]".

n.b.: E' a causa del passaggio "espressamente autorizzati per iscritto da Google" che ho scritto "sembrerebbe in contrasto" invece di "è in contrasto".

L'abstract dedicato al Referral è comunque in linea con il Regolamento del programma AdSense di Google:

Incentivi: "le pagine Web non possono in alcun modo incentivare attivamente gli utenti a fare clic sugli annunci, ad esempio chiedendo esplicitamente di fare clic sugli annunci o di visitare i siti degli inserzionisti o anche attirare eccessivamente l’attenzione sugli annunci [...]".

In sintesi:

Webmaster. Nessuna motivazione inerente l'evento di cartello "Google vs. Microsoft" ti dà il diritto di limitare la mia libertà di scelta. Decido io che tipo di browser utilizzare per la navigazione. Per lavoro ho installato sia IE, che Firefox, che Opera e Netscape. Firefox e Netscape li ho cancellati. Per navigare utilizzo Internet Explorer. Questa è la mia scelta. Che sia giusta o sbagliata, la mia libertà non deve essere limitata da simili, insulse, pagine.

Buona navigazione.