Dal monologo al dialogo. Non c’è Europa se non si comunica ai cittadini europei.
E’ iniziato il conto alla rovescia. Mancano solo due mesi alla conclusione della consultazione dedicata al libro bianco su una politica europea di comunicazione sul sito della Commissione europea. http://ec.europa.eu/communication_white_paper/index_it.htm
Il libro bianco, è stato pubblicato lo scorso 1° febbraio, e fa seguito al Piano d’azione per la comunicazione e al piano D per la democrazia, il dialogo e il dibattito, entrambi realizzati nel 2005. Si tratta di step successivi, tutti volti a dare voce ai cittadini europei e, allo stesso tempo, rendere più vicina e nota la realtà dell’Istituzione Europa.
I cittadini non si sentono coinvolti nei processi decisionali che riguardano l’Europa, è questo un dato che si evince anche dai risultati ottenuti ai referendum che si sono svolti in Francia ed Olanda sulla Carta Costituzionale Europea. Timorosi che da Bruxelles possano arrivare solo oneri maggiori, i cittadini devono essere coinvolti nei processi decisionali e partecipare alle scelte di governo europeo.
“La comunicazione è anzitutto e soprattutto una questione di democrazia: i cittadini hanno il diritto di sapere quello che fa l’Unione e perché”, a sostenerlo è Margot Wallström, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia della comunicazione. La Wallström continua, “i cittadini hanno il diritto di partecipare pienamente al progetto europeo. La comunicazione sull’Europa non è solo una “cosa di Bruxelles”. Le Istituzioni dell’Unione e gli stati membri ora devono unire le loro forze”.
A questo dunque è servito il progetto di consultazione “Dite la vostra”, e a questo serve il libro bianco, che invita a formulare proposte per ridurre le distanze tra l’Unione europea ed i suoi cittadini.
Molte le iniziative, gli incontri, le tavole rotonde che si sono susseguite in questi sei mesi di consultazione.
Alcuni Stati membri hanno incoraggiato attivamente il dibattito pubblico, e anche in Italia non sono mancate le iniziative; per citarne alcune ricordiamo il convegno svoltosi a Giarre (CT) ed organizzato dalla delegazione siciliana di Comunicazione Pubblica e il road show “Ascoltare, Comunicare, Agire - dal Libro Bianco della Comunicazione alla ricerca del "modello europeo" organizzato dalla FERPI, Federazione Italiana delle Relazioni Pubbliche.
Al termine dei sei mesi di consultazione, la Commissione europea elaborerà una sintesi delle proposte e predisporrà una Carta europea della comunicazione oppure un Codice di condotta della Comunicazione, la scelta emergerà anche dagli interventi ricevuti dalla Commissione.
Cinque sono i campi di azione sui quali la Commissione invita ad esprimere una propria opinione affinché si possano intraprendere azioni comuni:
1. definire principi comuni per la comunicazione nelle questioni europee;
2. coinvolgere nel potere decisionale ai cittadini;
3. collaborare con i mass media e sfruttare l’ITC, le nuove tecnologie;
4. Dare voce ed ascoltare l’opinione pubblica;
5. Cooperare, portare avanti il lavoro in comune tra realtà soprannazionali, nazionali e locali.
Intanto i capi delle diplomazie dei venticinque si danno un altro anno di tempo per riflettere: i Ministri degli Esteri europei, tra cui il nostro neo Ministro Massimo D’Alema, incontratisi a Vienna, hanno deciso di riflettere ancora sulla Costituzione Ue, sino alla fine della presidenza di turno tedesca, nel giugno del prossimo anno. Si attende che Berlino proponga una via di uscita dall’impasse. Di certo, al momento, si sa solo che nel 2009 verrà rinnovato il Parlamento europeo e sarà nominata la nuova Commissione Ue.
Per rendere dunque più agevole la comprensione della realtà europea occorre continuare a lavorare sulla comunicazione, che può senz’altro giocare un ruolo forte nel garantire democrazia, trasparenza ed informazione.
Per garantire il diritto all’informazione e la libertà di espressione, che costituiscono nucleo vitale della democrazia, non solo in Europa, occorre condividere alcuni principi comuni, espressi nel libro bianco. Primo tra tutti il diritto all’inclusione; si deve poter accedere alle informazione nella propria lingua, in modo rapido, attraverso diversi canali, coinvolgendo i mass media che poco accento hanno posto sinora alle questioni europee, si devono poter usare al meglio le nuove tecnologie, sostenendo le categorie di cittadini che maggiormente necessitano di aiuto: le minoranze e i disabili; è necessario coinvolgere i cittadini che devono poter esprimere le proprie opinioni e suggerimenti.
Per far ciò occorre migliorare l’educazione civica intesa come mezzo per esercitare i diritti politici ed essere attivi nella sfera pubblica, dunque non solo teoria sulle Istituzioni europee ma creazione di collegamenti tra cittadini e autorità pubbliche locali, nazionali ed Ue.
In questo contesto i media devono svolgere un ruolo di primo piano evidenziando le politiche europee di comunicazione. Sino ad oggi la copertura dei temi europei da parte dei media è stata limitata e frammentaria, la stampa ha raccontato l’Europa con occhi nazionali, occorre invece allargare gli orizzonti e raccontare l’Europa quotidianamente sui nostri giornali in modo che venga percepita empaticamente come parte di noi ed assuma una chiara identità pubblica, perché non c’è Europa senza cittadini.
Marina Mancini
Scheda di approfondimento
Dopo il Piano d’azione per la comunicazione che risale al luglio del 2005 e il Piano D per la democrazia, il dialogo e il dibattito dell’ottobre dello stesso anno, il libro bianco è un terzo step per la promozione di una comunicazione più vicina ai cittadini, per questo motivo la Commissione invita associazioni, stakeholder, portatori di interesse e tutti i cittadini ad esprimere la propria opinione attraverso il forum appositamente creato sul sito dell’Unione Europea http://europa.eu.int o inviando le proprie proposte a mezzo postale all’ indirizzo: Consultazione sul libro bianco su una politica europea di comunicazione
Commissione europea
Direzione generale Comunicazione
B-1049 Bruxelles
Il periodo di consultazione durerà sino al 30 settembre 2006
dopodichè la Commissione fornirà i feedback ed elaborerà insieme agli operatori del settore i Piani di azione.
URL
http://europa.eu.int sito europeo
http://europa.eu.int/comm/communication_white_paper/index_it.htm sito sul libro bianco
http://europa.eu.int/comm/communication_white_paper/feedback/index_it.htm per dire la Vostra
http://europa.eu.int/comm/communication_white_paper/doc/white_paper_it.pdf libro bianco
http://europa.eu.int/eur-lex/lex/LexUriServ/site/it/com/2005/com2005_0494it01.pdf
Piano D