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"Quelli che il calcio": l'evoluzione di un cult della tv

16/09/2006 12604 lettori
4 minuti

Per 8 anni Fabio Fazio ha guidato l’allegra brigata di un programma innovativo nell’ambito delle trasmissioni che trattavano di calcio: 'Quelli che il calcio'. Qualche anno fa, Fazio ha ricordato di aver voluto lasciare 'Quelli che il calcio' perché preferiva provare nuove esperienze, e non annoiare il pubblico continuando a fare sempre le stesse cose. Affermazione bella, ma poco convincente, dal momento che il conduttore ligure emigrò all’allora nascente La7, 'tentato' da un contratto miliardario che poi — per problemi di incompatibilità con la rete — si risolse in una cospicua liquidazione: praticamente, l’avventura di Fazio lontano dalla Rai era finita prima ancora di cominciare. Per qualche anno il buon Fabio, rimasto senza rete, si è dedicato alla pubblicità del Lotto (inventando il 'Quizzolotto'), fin quando è tornato in Rai, rientrando non certo dalla porta principale, con 'Che tempo che fa', rivelatosi un grande successo.

Nel frattempo, 'Quelli che il calcio' è andato avanti con Simona Ventura, Gene Gnocchi, Maurizio Crozza e molto pepe in più rispetto alle edizioni condotte da Fazio & co.: le polemiche, intestine e non, si sono sprecate (Gasparri, Bonolis e tutta Raiuno, Giorgino e Mentana, nonché le recenti interviste a De Sanctis e Moggi), di contro all'assoluta tranquillità che caratterizzava invece gli anni del 'Quelli che il calcio' faziano. Meglio l’uno o l’altro? Dipende dai gusti: c'è chi preferisce una tv più sobria e chi ama una televisione più 'urlata'. Certo è che il programma, a posteriori, aveva bisogno di un restyling: per la Ventura, poi, è stata un’autentica manna dal cielo, visto che è proprio grazie a questa trasmissione — e a 'L’isola dei famosi' — che è avvenuta la sua definitiva consacrazione. Ma che ne è stato di Takeide Sano, Carlo Sassi, Idris, Massimo Buscemi, Peter Van Wood, Tonino Carino, Paolo Brosio e Marino Bartoletti? Scomparsi, tutti. Personaggi come Teocoli, che pure era una delle colonne portanti della trasmissione, sono ancora in pista, in quanto tutto sommato indipendenti dalla struttura dello show, ma gli altri, trovatisi all’improvviso orfani di una gallina dalle uova d’oro, hanno dovuto soccombere. Fazio comunque, almeno ufficialmente, sembra non aver mai rimpianto 'Quelli che il calcio': «È un programma valido, che continua ancora con Simona Ventura, e ne sono contento».

Noi sappiamo solo una cosa: agli autori della trasmissione, nel corso del tempo, sono riusciti degli autentici miracoli. Ci riferiamo in particolare allo scorso anno, quando, con la Rai rimasta orfana dei diritti della Serie A, l'allegra brigata è riuscita ugualmente a condurre in porto il proprio show, non senza polemiche con Galliani, Costanzo e compagnia cantante. Quest'anno, se vogliamo, la sfida è ancora più grande, perché il programma vuole cambiare ulteriormente pelle e parlare sempre meno di pallone, trasformandosi in una sorta di magazine settimanale. Una strada già tentata in passato, se vogliamo, con le finestre sui naufraghi dell'Isola dei Famosi... ma sarà giusto ridurre lo spazio dedicato al calcio? Solo il tempo potrà dirlo.

Massimo Giuliano
Massimo Giuliano

Ho collaborato con varie testate cartacee, tra cui Il Tempo e Intercity. La musica è il mio interesse principale: ho recensito cd e concerti per vari siti Internet (NotizieNazionali.net, L'isola che non c'era, Musicalnews.com) mentre oggi sono redattore di IlPescara.it, gruppo editoriale Citynews-Today. Mi sono occupato per anni anche di uffici stampa e comunicazione, collaborando inoltre da esterno con agenzie ed emittenti tv per realizzare servizi ad hoc.