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Una trasformazione radicale (anche) per le aziende italiane

28/02/2003 27123 lettori
5 minuti

Un Web Content & Communication Manager spiega una trasformazione radicale (anche) per le aziende italiane di Gabriele Rossi*

“Il Content Management è una combinazione di ruoli ben definiti, processi formali e architettura di sistemi di supporto che aiuta le aziende a gestire documenti digitali garantendone autenticazione, aggiornamento, accuratezza e facilità d'archiviazione e reperimento. Un documento digitale è costituito da un brano di contenuto informativo, immagazzinato in un formato complesso e ben definito. La definizione di "contenuto digitale" include tutti i tradizionali documenti stampabili, quali testo e grafica, ma anche elementi multimediali e applet”.
Il significato è l’uso, dice Wittgenstein.
Il significato dei dati posseduti da un’azienda è dato dall’uso che quest’azienda fa dei contenuti.
Partiamo dal punto d’arrivo: l’integrazione di tutte le tecnologie usate in azienda e tra queste e il web
Scriviamo il punto di partenza: le aziende hanno di solito sistemi informativi chiusi all’esterno.
I sistemi di Web Content Management (WCM) rispondono all’esigenza di rendere “riutilizzabili” i contenuti aziendali tramite internet. Tutte le analisi indicano che in Italia il settore del WCM diventa sempre più maturo. Evidenziamo il trend con una sequenza di cifre: 101 nel 2003, 128 nel 2005, 157 nel 2006.
La sempre maggiore diffusione di Knowledge Management con la conseguente necessità di gestire le informazioni, spinge fortemente la domanda di contenuti che confluiscono verso i cosiddetti Enterprise Information Portal, che sono tra le aree di maggiore diffusione dei contenuti.
I Laboratori di ricerca stanno lavorando all’ideazione di interfacce naturali che permetteranno un accesso indifferenziato al web.

Ma vediamo, nel dettaglio, i processi operativi che subiscono i contenuti.
1. Creazione (Redazione)
2. Organizzazione (Aggregazione, Classificazione, Profilazione)
3. Archiviazione
4. Gestione
5. Resi accessibili (facilità d’uso)
6. Distribuzione (di documenti in forma di: archivi, posta, rich content, etc.)

Distribuzione dei contenuti su diversi device

  • Archivi digitali
  • Portali aziendali
  • Gestione documentale integrata
  • E-learning
  • E-business

La tecnologia è fortemente concentrata ad accelerare i tempi di deployment.

Un’azienda che ha customizzato i contenuti da siti padre (Enterprise Information Portal) a siti figli, attraverso strutture in template, con i WCM Systems ha la capacità di effettuare una delivery su diversi strumenti che permette analisi ad alto valore aggiunto dei visitatori sulla base dei moltissimi dati e di informazioni di feedback.

Poca conoscenza vuol dire poco valore per il business, quindi sarà poi l’azienda a dover essere in grado di saper utilizzare le informazioni per legarle a progetti di business interrogando i dati (query) per avere le informazioni che interessano. La consultazione/condivisione delle informazioni agevolerà la loro trasformazione in conoscenza.

E’ importante rilevare che una stessa informazione ha significati diversi a seconda di chi ascolta: ad esempio, direttore commerciale, direttore acquisti, etc.

L’obiettivo di un WCM System si può così riassumere: portare le informazioni giuste alle persone giuste nel momento giusto.

In questa nuova prospettiva, il modello di business consisterà nel perseguire la digital democracy, ossia, anticipare i bisogni e ridurre lo sforzo interpretativo del management aziendale presentando le informazioni in modo coerente con quello che si ritiene sia il loro utilizzo.

L’azienda dovrà garantire la freschezza delle informazioni, un costante e continuo controllo, una vista che nasconda la complessità della loro rappresentazione e che esalti il significato e la rapidità di comprensione.

E’ necessaria una “visione enterprise” dell’asset informativo che non faccia ricadere nelle secche di un’obsoleta cultura manageriale:“Non c’è budget, non vedo ritorno degli investimenti”: gestire le informazioni e portarle all’esterno permette all’azienda di “conversare con i clienti” che non la vedranno più come un arcipelago schizofrenico fatto di isole di contenuti non strutturati. Una logica, questa, che non vale solo per le multinazionali che hanno necessità di mantenere un’immagine anche in Paesi dove ci sono siti diversi: i Sistemi WCM sono in grado di garantire uno standard di riferimento a livello worldwide.

Le applicazioni di Enterprise Content Management permettono economie di scala grazie alla convergenza di più elementi. Ad esempio, Nestlè ha scelto una piattaforma che gli ha permesso un risparmio del 40% nell’hardware e del 60% nel carico di manutenzione dei siti, razionalizzando elementi di contenuto che venivano da 8 sistemi diversi. Si è passati da 5 persone per sito a 10 persone per 51 siti in 26 lingue diverse, con una conseguente riduzione del ciclo di vendita e dei costi.

Altro esempio. Un Retailer della grande distribuzione fatto di 116 supermercati e 13.000 dipendenti.

Gli obiettivi erano:

  • informatizzare i processi
  • uniformare i sistemi informativi
  • incrementare la presenza sul web
  • togliere il dato al singolo per farlo diventare tesoro di tutta l’azienda

Fasi del progetto:

  • analisi del target
  • valutazione impatto sull’azienda
  • misurazione valore del primo posizionamento

I punti chiave del progetto:

  • scelte tecnologiche
  • investimento tecnologico
  • budget complessivo
  • tempistiche
  • necessità di preparazione in azienda
  • raccolta input dall’azienda
  • interviste utenti
  • contenuti da inserire
  • definizione dei processi
  • architettura modulare
  • proprietà della soluzione

La piattaforma di Content Management, perfettamente a regime, coinvolge tutti i dipendenti e rende il Portale espressione del “volere” dei vertici aziendali.

I dispositivi per la fruizione dei contenuti
EXTRANET: fornitori
INTRANET: dipendenti
INTERNET: clienti
-Web
-Wap
-Sms
-Palm
-Narrowcasting
-Umts

Processi della gestione degli utenti dei contenuti e della sicurezza

  • autenticazione
  • autorizzazione
  • profilazione
  • groupware

Sequenza logico-relazionale di approccio azienda-cliente tramite la Rete
1.“Sono qua”
2.“Eccomi”
3.“Voglio parlare con te”
4.“Poi, se è possibile, voglio venderti qualcosa”

Che tipo di contenuti un’azienda deve assolutamente evitare
Contenuti errati
Contenuti non aggiornati
Contenuti non flessibili/pagine statiche

Un Enterprise Portal non deve dare l'impressione di bassa produttività causata da meccanismi laboriosi di creazione dei contenuti e non deve procurare frustrazione con processi di pubblicazione lunghi e laboriosi.

I contenuti devono essere fruibili:

  • ovunque
  • in qualsiasi momento
  • con qualsiasi device

Ed, inoltre, devono essere:

  • veloci da prendere
  • veloci da condividere
  • I WCM Systems ingegnerizzano la gestione dei siti senza complicare l’architettura aziendale e rispondono alle seguenti domande:
    Come lavorano le persone dell’azienda?
    Non sono esperti di informatica?
    Non gli si può imporre uno strumento nuovo?
    Devono poter pubblicare direttamente il contenuto dal proprio Office?
    Chi deve creare contenuti non deve ogni volta chiamare i signori della tecnologia, i webmaster che, trovandosi in mondi più complessi, fatti di siti aziendali di dimensioni sempre più grandi, stanno sempre più andando sotto stress.
    Lo stesso AD se, ad esempio, sta già lavorando su una tabella Excel e vuole pubblicare questi dati, non ha tempo e attenzione da riservare ad acquisire competenze informatiche.
    L’analisi di scenario prevede un crollo dei costi hardware che nel 2005 saranno bassissimi ed una maggiore tendenza verso l’on line dei dati a contenuto fisso.
    I dati aziendali, in base alle caratteristiche che di seguito indichiamo, si distinguono in variabili e fissi.

    Caratteristiche Dati variabili

    • record (aggregazioni di dati)
    • alta attività
    • alta variabilità
    • durata limitata

    La sfida tecnologica si caratterizza per prestazione e gestione.

    Dati fissi

    • oggetti
    • bassa attività
    • nessuna variabilità
    • “durata” lunghissima
    • La sfida tecnologica si caratterizza per scalabilità, gestione e longevità.

      Riassumiamo le caratteristiche di sistema per la Gestione dei Documenti aziendali.

      • Coerenza
      • Correttezza
      • Continuo aggiornamento
      • Layout
      • Look&Feel
      • Libreria di template standard
      • Il sistema dovrà, quindi, permettere di aggiungere, cancellare e modificare i contenuti ed, inoltre di monitorare lo stato operativo dell’apparato.

        Conclusione

        Gerry McGovern, guru del Content Management, in una citazione ripresa da Giancarlo Livraghi sull’ottimo libro “L’umanità dell’internet”, così scrive: “La web è diventata una discarica per informazioni scadenti e male aggiornate. Un’erbaccia che soffoca i contenuti di qualità. La sfida della qualità dei contenuti non sarà mai risolta dalle tecnologie. Il problema continuerà a crescere fino a quando addestreremo le persone a produrre contenuti migliori, a pubblicarli tempestivamente e a organizzarli in modo che chi li cerca possa trovarli. La tecnologia può favorire questi processi, ma è la qualità delle persone che fa funzionare il sistema”.

        *L’autore è Web Content Manager di Edindustria SpA

Gabriele Rossi
Gabriele Rossi
















































































































































E' un professionista delle relazioni pubbliche
che effettua script analizing, corporate & web writing,
rassegne stampa mirate, analisi quantitativa e qualitativa
dei media, profili di opinion leader e informative riservate.
Analizza i processi decisionali che si riflettono sulle
aziende seguendone gli sviluppi nelle sedi politiche
e istituzionali. Ovviamente per lui Internet non è
una moda: cerca di aiutare le aziende a creare l'architettura
di comunicazione e informazione: la Rete non è
solo la tecnologia che nei prossimi anni sarà
alla base di tutte queste trasformazioni. Diventerà
l'ambiente di lavoro.
"I valori fondanti della Rete sono
l'intelligenza e la preparazione professionale di ognuno.
Non il denaro. L'organizzazione che ne dispone vince:
e fa profitto"
(Gianroberto Casaleggio
- AD Webegg SpA)
"Allo stato attuale le tecnologie
hanno raggiunto uno stato di sviluppo tecnico sufficiente,
ora è necessario riempirle di contenuti e in
questo senso diventa fondamentale il contributo di persone
creative".
(Nicholas Negroponte)
>L'idea<
La comunicazione aziendale non è
più semplicemente una questione d'immagine. La
comunicazione incide direttamente sugli asset intangibili
dell'azienda e contribuisce a creare valore. La comunicazione
valorizza la realtà aziendale facendo diventare
l'azienda ciò che desidera essere attraverso
informazione, persuasione, suggestione, emozione e interazione..
Il profilo professionale
Socio del Club
del Marketing e della Comunicazione
,
Iscritto all'Albo dei Consulenti del Formez,
Iscritto all'Albo
dei Giornalisti
,
Socio di poolweb.it
Collabora con:
telconews.it
infocity.it
webusabile.it
E' nato nel 1967 a Giulianova
(Teramo), dove ha frequentato il Liceo Scientifico "M.
Curie"Risiede a Roma.
Coniugato con Tiziana Di Felice,
restauratrice di opere d'arte.
Con una tesi su Italo Calvino, si laurea
con lode in lettere presso l'Università di Roma
"La Sapienza"Nel 1995, con l'Università
"La Sapienza", organizza il I° convegno
nazionale su Stefano D'Arrigo
Nel 1998 presenta alla Regione
Abruzzo il "Rapporto 2000 sullo sviluppo dell'ITC
in Abruzzo"
>Gli
incarichi<
Dal 1990 al 1998, European
editor di "Video
Age International
"
Nel 1997, segretario generale
di un comitato della Presidenza della Provincia di Teramo
per iniziative nel settore della comunicazione,
Dal 1996 al 1997, direttore
di "Baseball Magazine", la rivista ufficiale
italiana della Major League Baseball International,
Nel 1997, responsabile comunicazione
e p.r. del Centro Studi Veliero onlus del quale è
stato uno dei soci fondatori.
Con il Sindaco di Capri Costantino
Federico e con l'Università "Federico II"
di Napoli, ha ideato il gemellaggio culturale Giulianova-Capri
in onore della figura del paletnologo Ignazio Cerio
(nato a Giulianova il 28 febbraio 1840, caprense di
adozione). Gli atti sono stati pubblicati dalla Regione
Abruzzo
Dal 1999 al 2000, consulente
dell'Ufficio Comunicazione dell'Università degli
Studi di Teramo, www.unite.it e dell'Ufficio Comunicazione
e p.r. del Master Europeo per Dirigenti SportiviDal
giugno 2000, consulente del "Laboratorio
delle Idee
" di Fabriano,
Dal gennaio 2001, consulente
web content e sviluppo Internet di Edindustria S.p.A,
Gruppo IRI in liq.
>Ha
partecipato<
- alla quinta edizione dell'Ibi
(Internet benchmarking Italia), che definisce un "Rapporto
annuale su numeri, fatti e tendenze delle attività
produttive presenti su Internet", presso il Distretto
Ict ed Audiovisivo dell'Unione degli Industriali di
Roma.
- al Meeting di UPA Italy,
il chapter italiano della Usability Professionals' Association,
nato ufficialmente nel dicembre 2001 con l'intento di
promuovere attivamente, anche in Italia, i concetti
e le tecniche della usabilità svoltosi presso
il Dipartimento di Scienze dell'Informazione dell'Università
"La Sapienza" di Roma.
- al workshop " Protagonisti
dell'opinione pubblica" organizzato dalla Pontificia
Università della Santa Croce in Roma al quale
sono intervenuti Ettore Bernabei, Katrina George, María
José Lecaros e Leonardo Mondadori
- al "IV°
Convegno Internazionale di Comunicazione Istituzionale
"
organizzato dalla Facoltà di Comunicazione Istituzionale
della Pontificia Università della Santa Croce
in Roma, al quale sono intervenuti, tra gli altri, Joaquin
Navarro-Valls e Stefano Lucchini;
- al seminario "La serie
all'italiana-sceneggiatura e produzione" organizzato
dalla Scuola di Analisi e Gestione della Comunicazione
dell'Università Cattolica del Sacro Cuore in
collaborazione con la Lux vide di Ettore Bernabei
- a Cannes al Milia, l'International
Publishing and New Media Market
- a Cannes al Mipcom e al Miptv,
i mercati internazionali del prodotto audiovisivo- a
Monte Carlo a Sportel
- International Sport and Television
Convention, il cui comitato d'onore è presieduto
da S.A.S. le Prince Héréditaire Albert
de Monaco e da S.E.M. Juan Antonio Samaranch, Presidente
del Comitato Internazionale Olimpico (CIO)
- al Salone del libro di Torino,
come relatore, assieme, tra gli altri, ad Oliver Novick,
Didier Espel, Mauro Miccio e Stefano Rolando, al convegno
"Incroci. Torino, Piemonte, Europa. Come partecipare
agli sviluppi della società della comunicazione"
- a Napoli al Summit della
Comunicazione di Telecom Italia "Cinque anni dal
Duemila"
>Libri
pubblicati<
- "L'era della cometa
spenta", con una presentazione di Giuliano Manacorda,
Pescara, 1990
- Con G. Aloe, M. Mercuri e
C. Spila, "Libromastro della Società dei
Barbitonsòri", Pescara, 1994Autorizzo al
trattamento dei dati secondo la normativa vigente L.
675/96
"Esperienza
è il nome che tutti danno ai propri errori"

Leonardo da Vinci


e-mail:gabrielerossi@virgilio.it
- cell.3470350817