Analisi delle testate: Corriere della sera
ANALISI DELLE TESTATE
del 28 dicembre 2005
Testate esaminate: Corriere della Sera, Repubblica, il Manifesto, il Riformista, Libero, il Foglio, l’Unità, il Giornale, il Sole 24 ore, Avvenire,
I fatti salienti di questo periodo sono sostanzialmente due: il caso Unipol con la sua Opa su Bnl e tutte le vicende che hanno portato in carcere alcuni dirigenti e il voto del Parlamento italiano sull’amnistia.
Corriere della Sera
Genere: quotidiano nazionale indipendente
Tiratura: 700.000 copie giornaliere
Data di fondazione: 5 marzo 1876
Sede: via Solferino 28 (Milano)
Fondatore: Eugenio Torelli Viollier
Proprietà: RCS (tra gli azionisti di Rcs Media Group compaiono, infatti, i più importanti gruppi industriali italiani:
Direttore: Paolo Mieli
Nome testata: quando è stato fondato la parola “corriere” rappresentava l’apice dei mezzi comunicativi moderni.
Orientamento politico: ha una tradizione moderata e di stampo liberale. Il 29 maggio del 1973 i princìpi base sono stati addirittura fissati sulla prima pagina del Corriere.
Il “Corriere della Sera”, un giornale tradizionalmente moderato e conservatore, è comunque un pezzo di storia d'Italia. E nella storia del Novecento è stato spesso lo specchio delle grandi svolte politiche: quando il quotidiano di via Solferino perdeva totalmente la sua autonomia significava che qualcosa in Italia andava male. Non si tratta semplicemente del quotidiano più venduto in Italia o, secondo alcuni, del più autorevole ma di un simbolo del potere e al tempo stesso di uno strumento per l'esercizio del potere. Il “Corriere della Sera” rappresenta al tempo stesso un'area moderata, elettoralmente importante e, in qualche modo, una parte della borghesia industriale e finanziaria italiana.
Breve excursus storico: Il Corriere della Sera è diretto da Paolo Mieli dal dicembre 2004. Il quotidiano, il più prestigioso e diffuso d’Italia, nacque a Milano il 5 marzo
Analisi del contenuto
Sulla vicenda Unipol, il Corriere della Sera ha sempre tenuto nei giorni scorsi un atteggiamento critico dal momento che è stata tentata anche un’acquisizione della maggioranza delle azioni dell’ RCS, in ogni caso ha comunque utilizzato termini il più possibile neutrali rinunciando a un tono sensazionalistico per “fare informazione”, insomma, la tradizione moderata viene mantenuta con l’uso dei cd. titoli enunciativi. In alto nella prima pagina si parla proprio della vicenda Unipol, in particolare del fatto che per la sostituzione di Fazio il quirinale richiede al governo di accorciare i tempi, del nuovo scandalo tra gli scandali, ovvero altri maneggi di denaro da parte del manager Unipol e infine di una nuova Opa su Bnl. All’interno sono dedicate all’argomento cinque pagine (una delle quali sulle intercettazioni telefoniche e un’altra dedicata a un commento abbastanza aspro verso le “signore coinvolte in Bancopoli” ). Sotto questo titolo c’è un trafiletto con una foto da New Orleans che mostra lo scandalo descritto sotto: un uomo di colore viene ucciso dalla polizia senza motivo apparente (l’articolo a pag. 18). In basso invece si parla di politica italiana, e più precisamente del fatto che la legge sull’amnistia non è stata approvata a causa degli assenti in aula (titolo corredato da una vignetta di Giannelli). Il Corriere dedica a ciò due pagine interne e questi sono gli argomenti “clou” della prima pagina. La parte bassa della prima pagina è invece dedicata a notizie “minori” o comunque che svolgono una funzione di media notiziabilità; in questo caso si afferma nella parte sinistra che
Per quanto riguarda la vicenda Unipol si accostano molto termini come “inchiesta, interrogatorio”, si parla spesso di “illecito, aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza” e altri termini tecnici che indicano comunque reati finanziari. La successione di Fazio è un argomento che rientra nella vicenda Unipol, visto che le sue dimissioni, tanto richieste da entrambi gli schieramenti politici, sono arrivate dopo l’arresto di Fiorani. Inoltre Unipol è controllata dai DS e il Corriere punta molto l’accento sulle dichiarazioni dei deputati di questo schieramento. La testata si pone in un chiaro atteggiamento critico dovuto all’uso di parole come “schiaffo” nel titolo oppure nelle pagine interne parla di “Unipol decapitata, il fiore all’occhiello della finanza rossa…” e in questo caso il colore assume un tono negativo. Inoltre l’uso della forma passiva nel titolo e anche nella pagine interne è indice di critica, o meglio, di un atteggiamento volto a prendere le distanze.
Nel caso dell’amnistia si parla di “camera vuota, deputati assenti”, niente uso di espressioni forti, solo un tentativo di spiegare i fatti così come sono andati. Nelle pagine interne spiega prima il motivo delle assenze, cercando quindi di giustificare la manchevolezza con il titolo “Raffreddori e vacanze”, il quale suona piuttosto ironico, come una giustificazione scolastica. Il Corriere inoltre sottolinea che i favorevoli a tale provvedimento provengono in maggioranza dal centro-sinistra e nell’occhiello cita subito lo sdegno di Castelli sul fatto che i firmatari non si sono presentati. Vengono citate anche frasi di Casini e di altri esponenti del centro-destra che criticano quanto avvenuto. A queste fanno seguito alcune flebili dichiarazioni del centro-sinistra come “l’amnistia non deve favorire i colletti bianchi” che con l’oggetto del discorso (assenza) c’entra poco.
Concludendo, critica entrambe le parti per non essersi presentate in Aula ma rimarca che la richiesta è partita dalla sinistra e con un’intervista che la presenza sarebbe stata controproducente a fini elettorali.
Esempi:
Occhiello: Va avanti l’inchiesta di Milano. Bankitalia, il quirinale al governo: un solo nome, non una lista di candidati
Titolo: La procura: Consorte, 50 milioni da Gnutti
Sottotitolo: Interrogatorio di 4 ore. Il manager Unipol: compensi per le consulenze che ho fornito da privato. Schiaffo della legacoop: c’è un codice etico. La compagnia assicurativa rilancia l’Opa su Bnl
Occhiello: Il ministro della Giustizia: chi non era presente si vergogni. Corsa contro il tempo per il provvedimento
Titolo: Amnistia, scontro sugli assenti
Sottotitolo: In Aula circa 120 firmatari su 207. Casini: ora
In generale il Corriere della Sera, anche se in qualche modo cerca di veicolare il significato di ciò che scrive, è un quotidiano che lascia molto all’interpretazione del ricevente, essendo un giornale prodotto per un pubblico eterogeneo e, semplificando un po’ il concetto, abbastanza colto.