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Analisi delle testate: Il Foglio

10/01/2007 26210 lettori
5 minuti

Il Foglio

Genere: quotidiano nazionale di tendenza
Tiratura:
Data di fondazione:
Sede: largo Corsia dei Servi 3 (Milano)
Proprietà: ed. il foglio quotidiano società cooperativa
Fondatore e direttore: Giuliano Ferrara

Nome testata: esprime il motivo per il quale è stato creato, ovvero non sovraccaricare il lettore di pagine inutili, poche notizie e molti commenti tutti in un foglio di giornale.

Orientamento politico: centro-destra.

Analisi del contenuto

Tra il Foglio e il Riformista il discorso cambia poco, i contenuti sono diversi a causa dell’impostazione filosofica della testata ma le tecniche sono più o meno le stesse. I titoli si collocano a metà strada tra l’informazione e l’emozione, sono titoli che si scostano sia dallo stile moderato del Corriere che da quello urlato di Libero. Esempi:

Titolo: Due uomini e una banca

Sottotitolo 1: I pm sentono e risentono Consorte, le coop si preparano a sacrificarlo, Unipol offre un po’ di più per Bnl

Sottotitolo 2: Tutto ciò che tocca si trasforma in Opa. Così Gnutti ha creato una truppa di outsider bresciani

Il titolo ha una tipica accezione popolare ripresa dal proverbio “due cuori e una capanna” e per questo suona in modo ironico. Ad ogni sottotitolo corrisponde un editoriale sui due uomini del momento, Gnutti e Consorte. Questi editoriali sono più che altro brevi racconti delle vicende dei due finanzieri prima del disastro, vicende raccontate un po’ in chiave ironica (“il dottore in lettere, figlio di un sarto emigrato in America, senza però far fortuna”) ma sempre mantenendo le distanze emotive da ciò che si dice: non a caso scrive in terza persona e mette tra virgolette ogni singola citazione passata e presente dei due soggetti, esplicitando in questo modo la distanza che prende dalle opinioni espresse. Le notizie “in pillole” su quello che succede in Italia e nel mondo sono riportate in una colonna al centro (più o meno) della prima pagina: brevemente si dà un’idea dei fatti più importanti; il primo della lista riguarda l’amnistia. L’articolo, corredato da una vignetta umoristica di un parlamentare che sta sciando, racconta in uno stile comprensibile per tutti la vicenda, parlando delle critiche che si sono lanciati i deputati e i vari punti di vista. In ogni caso, sulla probabile colpa di Casini nello scegliere la data e l’ora ne fa un minimo accenno tra parentesi insieme ad altre cause, sottolineando che è un elenco prodotto da Grillino. I commenti dai toni più accesi e che puntano molto sul sarcasmo sono a pagina 2, nella rubrica “il deficiente”, nella quale si parla di tutto, dalla pubblicità della Barilla a Kate Moss al festival di Sanremo, ma in prima persona e con uno stile molto vicino a Libero, che non propone idee, le impone. In generale la seconda pagina del Foglio è tutta scritta in chiave ironica ed emotiva, critica in maniera molto evidente fatti accaduti utilizzando forme deittiche per guidare il lettore verso percorso deciso da loro. I fatti qui presentati non hanno un grande valore di notiziabilità per le altre testate, che magari le riportano nelle pagine più remote o non le riportano proprio, ad esempio la vicenda di un editore turco sotto processo per la pubblicazione di un libro offensivo o le dimissioni di un giudice spagnolo che si è opposto alla celebrazione di nozze gay. L’uso di figure retoriche come e metonimie (laurea fresca di inchiostro) e metafore (Annkara accende il rogo per bruciare “le streghe di Smirne”) rendono la lettura più coinvolgente e sfiziosa.