Addio a Luigi Comencini
Questo vuole essere un saluto ad un Grande del cinema italiano: Luigi Comencini, raffinato intellettuale lombardo che ci lascia all’età di novant’anni.
Fu lui uno dei padri fondatori della Commedia all’Italiana, assieme a Risi, Monicelli e Scola.
Il cinema italiano degli anni ’50 ha elaborato trame comiche e personaggi della commedia quotidiana della vita che hanno ben presto conquistato il grosso pubblico per la capacità che avevano di presentare l’epopea della realtà minuta e le sindromi caratteristiche della società e della cultura nazionale e regionale del dopoguerra.
Il Grande Comencini noto anche come il “regista dei bambini” dichiarò:
_”Non è che i bambini mi piacciano in modo speciale, è che sono una specie a parte, generalmente indifesa e oppressa dagli adulti. Attraverso i loro occhi il mondo si vede meglio e nelle loro rabbie, gioie, anche egoismi, trovo spesso molta più schiettezza che negli adulti”.
Parole che sono un intento di poetica per la sua opera tutta dedicata agli indifesi, agli sconfitti, alle donne e ai bambini appunto, questo a dimostrazione di quanto credesse e amasse la chiarezza intellettuale a cui faceva capo ogni sua creazione.
Tra gli attori che hanno lavorato per lui ricordiamo Vittorio de Sica e Gina Lollobrigida in “Pane, amore e fantasia”, ma ancora Alberto Sordi, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni e Ugo Tognazzi.
Il suo primo film risale al 1946 “Bambini in città”. La sua carriera si è poi conclusa con il remake di “Marcellino pane e vino” (1991).
Sarà impossibile dimenticarlo!
Anna Torcoletti