L'ARTE DI DIPINGERE COL VINO
Dal giornale 'La Sicilia' del 6/5/2007
P I E T R O B A R B E R A
L'arte di dipingere col vino
(Estratto dall’ articolo di SALVATORE MUGNO)
Pietro Barbera (ingegnere, docente e, da alcuni anni, anche poeta e pittore )
Sulla tavola da cucina, apparecchiato un cartoncino di svariate fogge…
PIETRO BARBERA
cominciò strizzando e strofinando i resti di frutti e ortaggi, le parti da buttare e quelle in via di deperimento: patate, arance, angurie, melograni, indivia, melanzane....
I pigmenti della potenziale immondizia, nelle sue mani riprendevano energia, si trasformavano in prodotto artistico
Oggi Pietro Barbera è un alchimista della pittura, consapevole dei simbolismi insiti nel cibo e nelle bevande, nel «pane quotidiano» e nel vino in particolare.
Da vero innovatore, da qualche tempo ha, infatti, escogitato un'altra sorprendente tecnica pittorica, quella del «vinarello», così battezzata per talune analogie con l'acquerello:
Sono il tannino e gli antociani del vino rosso e i flavoni del vino bianco che, penetrando nel cartoncino, dopo l'evaporazione della frazione alcolica e acquosa, danno il colore definitivo, che asciugando si ossida e si fissa nella cellulosa.
La gamma cromatica è ovviamente dettata dal colore del vino di partenza».
COSI’ AFFERMA
Pietro Barbera che ne ricava soggetti variegati, dai paesaggi agli ambienti marini, da bizzarri astrattismi a splendidi volti e silhouette femminili, naturalmente intrisi del fascino della verve creativa.
Di queste sue opere sono divenute estimatrici anche delle case di produzione vinicola, tanto che taluni lavori di BARBERA
hanno trovato ospitalità nella home page del portale
e altri sono stati esposti e ammirati nella recente edizione del Vinitaly presso lo stand delle Cantine Birgi.
BARBERA aggiunge:
«Il colore del vino mi fa immaginare le sfumature possibili, così provo tutti i tipi di Nero d'Avola, i rosati, i bianchi, aggiungendo talvolta dei liquori, che hanno colorazioni più intense, non ottenibili con i soli vini:
il nostro Ericino per il verde,
il Marsala e il Nocino per certe tonalità del giallo...
I vitigni siciliani rossi, più carichi di colore, sono tra i miei preferiti,
ma anche il Merlot, il Barbera, il Marzemino, gli ambrati e i passiti, che sono adatti alle 'nuance' più chiare...»
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Devo personalmente aggiungere che ogni suo lavoro mi ha stregata e conscia di avere scoperto per caso, navigando in internet, il suo sito
mi sono incantata davanti ai suoi colori che sprigionavano
ardore, sensualità, silenziosa eleganza,audacia
di linee e forme e la mia poesia è come impazzita e da due anni ogni sera questo artista mi manda un acquerello o vinarello ed io gli dono una poesia.
Questo duetto non intende finire perché un filo invisibile ci lega e una magica corrente trasforma i suoi colori in parole.
Non è certo inferiore come poeta e per questo
cito alcuni versi del suo ultimo libro
“AFFARI LOSCHI”
“Nulla è più urgente della vita per svegliare gli assonnati” AFFERMA.
Certo i poeti non lo sono quando attendono
”
I poeti scopriranno verità sepolte e vivranno incastrando parole, sprigionando emozioni come pazienti pescatori nel grande mare delle sensazioni.