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Intervista a Bruno Brindisi

07/04/2003 33277 lettori
4 minuti

Dylan "Prendi il numero di targa"
Groucho "E se poi lo rivogliono indietro?"

 



Bruno Brindisi è un nome che non ha bisogno di presentazioni; una mano stregata, la sua, capace di realizzare dal nulla nuovi miti o mantenere sempre vive vecchie leggende: Dylan Dog, in primo luogo – perché Brindisi si occupa soprattutto di lui – l’esploratore del mistero e dell’horror che, passeggiando accanto a uno spiritello dispettoso (Groucho, il folle assistente con una battuta sempre pronta in punta di lingua) percorre continuamente una dimensione spazio-temporale alterata, di junghiana percezione, in cui la realtà oggettiva e gli stati di coscienza soggettivi si confondono inverosimilmente; e poi ancora Tex, l’amico degli indiani Navajo, che ha fatto la storia del west, a fumetti, italiana e che Brindisi ha contribuito a conservare nel suo stato di grazia; Martin Mystère, Nick Raider…

Le belle tavole disegnate con raffinata maestria da Bruno Brindisi sono il miglior biglietto di presentazione che il fumettista possa presentare di sé. Ma chiedergli di parlare delle sue "fatiche" è stata una grande tentazione cui non ho saputo resistere. Volevo però farlo in modo inconsueto, domandandogli anche dettagli che di norma incuriosiscono solo gli addetti ai lavori.

È una conversazione illuminante quella che ne è venuta fuori, tutt’altro che noiosa, e dunque un modo diverso per analizzare il fumetto, da un punto di vista tecnico ed emotivo.

La mia curiosità mi ha spinto a voler sapere quali sono gli attrezzi del mestiere – grammatura della carta, inchiostri adoperati, fasi di ricerca – oltre che a conoscere i tic e le manie che sono dietro a piccoli e grandi gesti: <<…Mi descriveresti le fasi del tuo lavoro? Tra una fase e un’altra passa molto tempo? Cosa fai per rilassarti durante il lavoro?

Prima leggo la tavola. Faccio un abbozzo su un foglio leggero A3 che poi ripasso a matita su cartoncino con il tavolo luminoso. Poi inchiostro. A volte tutto questo senza pause, tranne quelle dovute alla ricerca di documentazione. Altre volte… >>

Bruno mi ha illustrato con pazienza, e in modo divertito, alcuni aspetti della sua professione, regalandomi finanche un disegno, fatto apposta per me: un paio di tazzine schizzate velocemente per assecondare la mia voglia di dare all’intervista un incipit brillante.

L’intervista compare integralmente nel mio sito personale, che è strettamente correlato al sito di Comunitazione poiché legato ad esso da un sodalizio basato su idee condivise. Puoi leggerla clikkando qui.

L’immagine è ©Bruno Brindisi.

Loredana Signorelli
Loredana Signorelli

Si laurea in Scienze della Comunicazione nel 2000, con una tesi sul Concetto di tempo in pubblicità. Ha un’esperienza decennale come giornalista, addetto stampa e copywriter (presso agenzie di comunicazione e come freelance).
Ha frequentato agli inizi del 2005 il corso di scrittura creativa comica e umoristica presso il laboratorio “Achille Campanile” di Napoli.
Attualmente collabora con la rivista “Girlfriend” edita dalla H3E-Playpress Publishing, il quotidiano economico “Il Denaro”.