Nero bifamiliare: le due facce di Federico Zampaglione
Non è certamente il primo, Federico Zampaglione, a passare dalla musica alla macchina da presa: tanto per citare l'ultimo esempio illustre (e di successo) prima di lui, possiamo richiamare alla mente Luciano Ligabue.
Tuttavia, nel caso del leader dei Tiromancino, l'esperimento cinematografico è un po' più coraggioso e 'sperimentale': Nero bifamiliare, infatti, prodotto da Moviemax ed uscito nelle sale ad aprile, è un noir innovativo che ha ben poco a che vedere con il realismo crudo in chiave seventies di Radiofreccia o con i ricordi romagnoli di Da zero a dieci.
I riconoscimenti non hanno tardato ad arrivare: per il suo esordio alla regia, Zampaglione ha ricevuto il premio 'Linea D'Ombra' proprio per il linguaggio innovativo del film, ed è in lizza anche per altri prestigiosi premi cinematografici.
Federico Zampaglione si è cimentato anche nella regia di un video, tanto che le immagini di accompagnamento de 'L'alba di domani' sono state dirette da lui medesimo: il clip vede la partecipazione degli attori di 'Nero bifamiliare', tra cui Claudia Gerini, Luca Lionello, Max Giusti, Cinzia Leone ed Ernesto Mahieux, ed è stato un successo, visto che è andato al n. 1 del videocontrol, confermandosi il più trasmesso e richiesto (tra tutti i video italiani e stranieri) da tutte le emittenti televisive musicali del nostro Paese.
'L'alba di domani' ha anticipato l'uscita dell'omonimo ultimo album dei Tiromancino, il quale contiene anche le musiche del film. Qual è la valenza comunicativa di questo doppio gesto? Molto più semplice di quanto si potrebbe immaginare: un artista, come è già accaduto ad altri in passato, sente la necessità di esprimere il suo estro anche in forme e situazioni diverse da quelle per lui usuali. E, senza porsi troppi problemi, agisce secondo il proprio istinto e le proprie esigenze espressive. In un nero bifamiliare.