comunicAzione (n°15)
Oggi parliamo con una studentessa di Scienze della Comunicazione che ha svolto uno stage presso un'importante agenzia pubblicitaria milanese.Come sei arrivata a quest'esperienza? Il tuo titolo di studio/gli studi che stai facendo hanno avuto una loro importanza nel reclutamento?
Ho trovato lo stage tramite amicizie comuni.
Indubbiamente il titolo di studi ha avuto la sua importanza, anche se chi studia Relazioni Pubbliche resta il privilegiato!
Ci puoi descrivere sinteticamente la tua esperienza? Quanto è stato utile ciò che hai studiato per il lavoro e/o quanto viceversa è stata importante l'esperienza pratica dello stage/lavoro?
Sono entrata come Junior Account Executive, mi hanno coinvolta subito in tre progetti piuttosto grossi (i clienti sono notevoli).
Gli esami che mi sono maggiormente tornati utili sono stati Marketing e Pubblicità.
Ho lavorato molto su posizionamento e riposizionamento, ricerca del target, sono stata affiancata ad un grafico (una scheggia giapponese!!!) per la creazione di loghi e marchi, ho partecipato alle riunioni con i committenti (e ovviamente mi sono scritta tutti i Meeting Report!!!).
Inoltre ho acquisito capacità tecniche, infatti ho imparato ad usare il Mac e ho migliorato Excel e Power Point.
Qual è il bilancio dell'esperienza?
L'esperienza è stata senz'altro positiva anche se all'inizio mi chiedevo cosa stessi facendo in mezzo a quei geni della pubblicità!!
Il lavoro è stato apprezzato.
Per quanto riguarda gli studi... sono importanti, ma restano comunque carenti...
Quando ti trovi di fronte a dei professionisti ti rendi conto che hai ancora tantissimo da imparare e che quello che hai fatto finora corrisponde alla "prima elementare della scuola della professione"
Che consigli ti senti di dare a chi deve intraprendere una simile esperienza?
A chi deve affrontare uno stage dico che ne vale la pena solo se ci si tiene davvero!
Ci sono tantissimi sacrifici da fare... a cominciare dagli spostamenti settimanali (come sai io ero a Milano) ogni lunedì verso Milano.. ogni venerdì verso Padova.
Poi si deve fare i conti con la cosiddetta "ansia da prestazione", mi premetto di attingere da tutt'altro campo :-), all'inizio non capisci cosa vogliono da te, devi riuscire ad arrangiarti il più possibile perché ti danno le spiegazioni con il contagocce... e ti guardano come se fossi un alieno e si chiedono "ma come fa a non capire... è così semplice" dimenticando che per noi è la prima volta... ma ti assicuro che superato questo ne vale davvero la pena!!
Dal punto di vista professionale un'esperienza così non ha eguali. A questo proposito ti racconto un aneddoto.
Ero a Riccione con il mio capo per un meeting con dei clienti.
Dopo un'estenuante brain storming di quasi cinque ore in cui si parlava di posizionamento, target, promozioni e chi più ne ha più ne metta gli ho detto: "Ho imparato di più in questa riunione che in cinque anni d'università!"
Ti lascio immaginare gli altri due mesi... un bombardamento d'informazioni e insegnamenti! Se dovessi riassumere quest'esperienza in due parole ti direi ESALTANTE MA MOLTO IMPEGNATIVO.. è qualcosa che ti prosciuga le energie!
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