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Nicolò Ammaniti - Premio Strega 2007

07/07/2007 12654 lettori
5 minuti

Nicolò Ammaniti.

Quarant’anni.

Premio Strega 2007

“COME DIO COMANDA”

 

Una storia di un padre e un figlio che si aiutano e si difendono impauriti ,

in una provincia sola e malinconica

 

Dice di scrivere per gli altri perché desidera essere letto.

Frequentatore di internet ove gli amici del forum lo chiamano Nick

Accanito lettore di più in passato ora assorbito dalla scrittura che considera un lavoro dettato da un grande amore,

 

E’ stato tradotto in tante lingue.

Il protagonista di un altro libro di successo

“ Non ho paura”

è stato scelto da Salvatores il cui impegno lo ha pienamente soddisfatto.

Il linguaggio è quello semplice  della strada e i suoi personaggi sono tipi assolutamente  normali.

E’ ottimista e fatalista.

Per vincere si deve avere un obiettivo .

Importante  è vincere,ma fino ad un certo punto. 

E’ contento dello scrittore che è.

Ha amato Jack London,Stevenson, Buzzati per il profondo rapporto con la morte e con la solitudine e Tommasi di Lampedusa  per il  Gattopardo.

 

Ha confessato di essere stato bocciato tre volte in italiano e si è

quasi laureato.

E’ stato più un lettore appassionato di horror che uno scrittore.

A 24 anni ha cominciato a scrivere.

Si è nutrito di classici poi ha viaggiato molto.

Dopo il liceo è stato in India con un amico.

Ha impiegato cinque anni a scrivere questo libro.

Pensa di essere  soprattutto bravo a far vedere le cose con immediatezza e chiarezza.

Scrivere è capire.

E’ importante capire  dove si deve arrivare.

Anche questo romanzo di seicento pagine sarà un film diretto da Salvatores.

 

Dice di essere pigro e che scrivere è un duro lavoro come un altro che richiede molta fatica.

Anche il teatro lo interessa tantissimo.

 

I libri vanno pensati.

E’ un lavoro faticoso.

Un lavoro ben fatto deve partire da una passione E’ un’esigenza.

Impegnativo dal punto di vista emotivo.

 

 

Le sue passioni  sono il teatro, il cinema, i viaggi e gli animali-

Gli amici  hanno le stesse cose in comune.

Ama Roma, ma forse qualunque posto potrebbe diventare teatro delle sue storie.

E’ il tipico frutto dell’epoca in cui è nato. La tv gli serve per prendere sonno. Non molto lusinghiero per la tv.

Ritiene la parola “cultura” un termine molto abusato. Forse un termine troppo generico non facilmente definibile.

Il suo libro parla del rapporto padre-figlio che si aiutano e cercano di difendersi dalla piccola società di provincia in cui vivono.

In fondo è una storia d’amore nelle estreme difficoltà di una vita difficile come tante altre.

Il padre fa lo psichiatra. Lui lo scrittore.

Quando si scrive per cinque anni un libro su un rapporto così importante come quello tra genitori e figli azzardo l’ipotesi che avesse bisogno

di farlo.

Un rapporto per lui importante e probabilmente ancora irrisolto, come spesso accade per un’ inspiegabile pudore e timore di affrontare il problema-

 

 

L’ho visto intervistato da Marzullo sempre di notte, "sottovoce" e l’ho sentito un po’ riluttante,ma consapevole che un Premio Strega non può esimersi dal rispondere alle domande, in questo caso discrete, dell’informazione.

Maresa Baur
Maresa Baur

Sono una scrittrice conosciuta nel web per aver pubblicato sette libri con case editrici online. Il mio sito è http;//digilander.libero.it/biribanti.maresa Credo che cliccando sul link possiate apprendere molto di me,quasi tutto. Amo leggere, informarmi ed informare e scrivo come una forsennata come se non avessi il tempo sufficiente per farlo. Ho scritto libri di poesie, racconti, storie fantasy e "thriller". Anche il giornalismo mi affascina. Mi sono diplomata a Cambridge e adoro l'inglese che è sempre stato la colonna sonora della mia vita. Ho insegnato inglese e fatto traduzioni tecniche. La poesia è tuttavia il mio grande amore e ho invaso tutti i siti letterari possibili.La mia passione è scrivere e se non lo facessi più morirei. Mi definisco una folle-saggia con un pizzico di ironia e con questo mi presento. Maresa Baur