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Michelangelo Antonioni è morto a Roma oggi 30 luglio 2007-a 95 anni-

06/08/2007 17233 lettori
5 minuti

nasce il 29 settembre 1912 a Ferrara
E’ morto oggi 30 luglio 2007 a Roma - a 95 ANNI -

Nel 1955 presentò alla Mostra di Venezia

LE AMICHE
- tratta, dal racconto Tra donne sole compreso nel volume La bella estate di Cesare Pavese -

Due anni dopo, IL GRIDO:

suo protagonista è un uomo che vive con una donna da cui ha avuto una figlia. Non si possono sposare perché la donna ha un marito andato via molti anni prima. Un giorno, però, arriva la notizia che questo marito è morto,ma la donna ha un altro amante, non ama più il primo e, pur avendo mentito fino a quel momento, non ha coraggio, adesso, di mentire di fronte al matrimonio; così dice tutto.
L'uomo ne è sconvolto e scappa via con la figlia per paesini e città, lungo il fiume Po, in una di quelle regioni affogate di nebbia in inverno e sotto l'incubo delle alluvioni in autunno. Nel suo girovagare incontra altre donne: in ognuna cerca “lei”, e ognuna lo delude. Eccolo di nuovo al paese, sorretto da un’ assurda speranza. Ma è l'ultima: l'amante si è sposata e ha anche un altro figlio. E lui allora si uccide.



Una moderna tragedia della solitudine
Le pagine più vive sono quelle in cui il "taedium vitae" del protagonista scaturisce da quei panorami fluviali, da quella neve, da quel fango, da quelle desolate campagne; oppure quando si ritrova in uomini e donne dilaniati dalla solitudine: la prostituta nella baracca sul fiume, la vita metà agiata e metà insoddisfatta nella casa dove c'è il distributore di benzina (la figlia insaziata, il vecchio padre bistrattato), la bambinetta che il padre si trascina con sè, i suoi occhi che vedono più di quanto non dicano...

Ed ecco L'AVVENTURA
La vicenda, comincia con una gita su uno yacht, tra la mondanità di un mondo occupato a divertirsi. Tra i gitanti, due ragazze: una delle due è lì con l'amante, un uomo ancora giovane con cui non sembra andare d'accordo.
Questa ragazza scompare: morta in mare, rapita, fuggita, non si sa.

L'amico e tutti gli altri la cercano , ma non riescono a saperne più nulla. L'amico e l'altra ragazza, uniti nella stessa ansia, finiscono per provare dell'amore reciproco,ma, nonostante un primo tentativo di resistenza, non tardano a cedere.

La ricerca continua e lui, che pure ama lei, trova il tempo di lasciarsi andare anche ad una squallida avventura di viaggio; lei se ne accorge, e anzichè fuggire, rimane perché sa cosa siano oggi i sentimenti, perché, prima ancora della gelosia, prima dell'amore .
Poi la ragazza scompare in uno scenario spettrale di isole siciliane folgorate dal sole.
Il clima ricorda Kafka e scuote per il mistero allusivo. E’ il dramma dei due cuori che si cercano,si tradiscono, si riprendono, oppressi dal ricordo di colei che è scomparsa
Intorno una Sicilia preziosa.

Splendida la musica e la fotografia.

Con “LA NOTTE"
siamo nello stesso clima dell'AVVENTURA

Anche qui la crisi riguarda i sentimenti, nonostante si allarghi a tutta una società.

Chi ne soffre è una donna sposata da anni a un uomo che non ama più.

Lo ha visto crollare dal piedistallo su cui lo aveva posto; un uomo incapace di suscitare veri sentimenti e di nutrirne.

Quando la donna si rende conto di quello che le accade,comincia a vagare senza meta per un giorno e una lunga notte nella speranza di ritrovare qualche punto fermo. In questo vagabondare (che, fra le varie tappe, ne ha una ad una festa di gente ricca,un po' superficiale) la donna ha compagno anche il marito cui, finalmente, rivela la propria scoperta per averne una risposta solo superficialmente consolante, ma che in realtà, ancora una volta testimonia della impotenza dell'uomo di fronte alla crisi che lo ha distrutto.
La protagonista dosa le reazioni in rapporto all'ambiente o agli altri personaggi, lasciando intuire gli stati d'animo…

La protagonista ricerca i luoghi dove nacque, l'amore per il marito
Com'è livida quella festa notturna in cui, attorno ai due protagonisti, c’è il coro degli altri disperato affondato nell'apatia e nel dubbio.

La crisi dell'amore che mina gli uomini, specchio dei mali che ci distruggono, è alla base anche

dell' ECLISSE.

Lei non riesce più ad amare un uomo cui è stata legata per anni e lo lascia, avendo capito che lui non arriverà mai a comprendere quello che lei chiede all'amore e lei stessa non saprebbe mai farglielo intendere. Pochi giorni dopo, incontra un giovane che è il contrario di lui e di lei: concreto, assetato di vita.

Fa l'agente in Borsa e il denaro è il suo idolo. Si accorge di piacergli e pur sentendolo così diverso, spera in un incontro per riuscire a chiedere ed ottenere
Ma è troppo bloccata per riuscire a parlare e lui è troppo figlio del suo tempo per intuire quello che lei non riesce a scoprire nel suo animo soffocato e poiché per lui l'amore è solo sesso, suona con lei soloquella nota.
Però a lei non basta.

Così, dopo un pomeriggio di passione, si danno un appuntamento cui nessuno dei due pensa di andare perché sanno entrambi che è inutile. E tutto finisce.
La coscienza di questa inutilità è la chiave poetica del film, come lo è la trasformazione degli uomini in cose-

Personaggi in mezzo alle cose per mostrarci il peso che le cose esercitano su di loro e che, sia quando ha scritto le splendide pagine della Borsa (radiografia del mito dell'oro), sia quando ha rievocato attorno alla vicenda, la modernissima cornice romana dell'EUR, ha sempre evidenziato gli stati d'animo , la paura del vuoto, la loro ricerca, e la vanità di questa ricerca.
Nella sequenza iniziale assistiamo al muto distacco all'alba dei due amanti – e quella finale, annullati i personaggi nelle cose, chiede alle cose di « raccontare » il dramma delle crisi di oggi.
Il silenzio scende sui personaggi durante il nuovo tentativo amoroso della protagonista quando le cose si sostituiscono agli uomini

E’ un'umanità straziata e ferita.



DESERTO ROSSO,
il film che consentì ad Antonioni di ottenere il « Leone d'Oro » alla Mostra di Venezia del 1964.
Ancora l'incomunicabilità questa volta, che nasce da una nevrosi non provocata dal nostro modo di vivere o da un ambiente o da un rapporto difficile, ma da uno choc seguito ad un incidente di auto.
Abbiamo sempre creduto in Antonioni poeta dei mali psicologici del nostro tempo, ma non poeta delle malattie psichiche di questo tempo
Il COLORE qui è fondamentale
Le immagini oppresse dal tedio di un inverno quasi monocromo, dove la neve e il suo ricordo recente sembra dominare ogni dettaglio, sono il riflesso di quello che vedono e soffrono i personaggi

Sono la raffigurazione della nevrosi, il risultato del modo con cui le cose, le persone e il mondo sono visti da qualcuno che ha perso ogni comunicazione con essi. Dominano, i colori « non colori », il bianco, il grigio, il lattescente, il fumoso, secondo tutte le gradazioni brumose delle nebbie; anche là dove c'è luce e dove le cose, illuminate dovrebbero avere le loro tinte naturali - quei colori sbiaditi con cui le albe piovose o i tramonti d'inverno colorano la natura; e se su queste tinte senza luce campeggiano alcuni dettagli colorati, si tratta di colorazioni con cui gli occhi dei personaggi osservano un dettaglio, lo ingrandiscono e lo interpretano

Maresa Baur
Maresa Baur

Sono una scrittrice conosciuta nel web per aver pubblicato sette libri con case editrici online. Il mio sito è http;//digilander.libero.it/biribanti.maresa Credo che cliccando sul link possiate apprendere molto di me,quasi tutto. Amo leggere, informarmi ed informare e scrivo come una forsennata come se non avessi il tempo sufficiente per farlo. Ho scritto libri di poesie, racconti, storie fantasy e "thriller". Anche il giornalismo mi affascina. Mi sono diplomata a Cambridge e adoro l'inglese che è sempre stato la colonna sonora della mia vita. Ho insegnato inglese e fatto traduzioni tecniche. La poesia è tuttavia il mio grande amore e ho invaso tutti i siti letterari possibili.La mia passione è scrivere e se non lo facessi più morirei. Mi definisco una folle-saggia con un pizzico di ironia e con questo mi presento. Maresa Baur