La comunicazione trasparente.
Dal primo gennaio 2005, l'amianto è vietato in tutta l'unione europea. Questa notizia può suscitare la gioia e l'amarezza. La gioia di un'interdizione che è intervenuta in seguito ad una lotta lunga e difficile delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di vittime. L'amarezza, perché i ritardi accumulati prima dell'interdizione totale dell'amianto provocheranno la morte di centinaia di migliaia di persone. Ma la pagina non è girata per tanto. Le quantità massicce di amianto utilizzate in Europa tutto lungo il XX° secolo continueranno ad uccidere delle decine di migliaia di persone ogni anno durante i due prossimi decenni. Tanto che in Europa dell'ovest, i periti dell'unione europea hanno calcolato che i tumori causati dall'amianto saranno all'origine di circa 500.000 decessi durante i primi trenta anni del nostro secolo. L'eredità dell'amianto e, in particolare, l'eliminazione degli scarti e la rimozione dell’amianto di edifici implicano dei rischi importanti per i lavoratori e le popolazioni.
Il loro costo considerevole dovrebbe bastare a mostrare l'inconsistenza degli argomenti degli industriali contro la sostituzione degli agenti cancerogeni nei processi di produzione. Peraltro, le lezioni politiche a tirare dei dibattimenti sull'amianto restano attuali. L'elaborazione di una nuova regolamentazione dei prodotti chimici nell'unione europea (ricerca) cozza contro gli stessi ostacoli che hanno provocato dei ritardi nell'interdizione dell'amianto. L'argomento dei costi ed il ricatto all'impiego continua ad essere opposto ad una protezione efficace della salute dei lavoratori e della popolazione. L'amianto non appartiene certamente al passato nel resto del mondo. In Europa hanno una responsabilità particolare nella battaglia per un’interdizione mondiale dell'amianto.
A Como: Ticosa a rischio. L'amianto ritrovato in Ticosa dopo la demolizione dovrà essere rimosso.
A Milano Promossa da Metropoli Agenzia di Sviluppo, BIC La Fucina, Sodalitas, Università IULM, Provincia di Milano, Regione Lombardia e sponsorizzata da ATM, Autogrill, Bureau Veritas Italia, Coop Lombardia, Edison, Provincia di Milano-Settore Attività economiche e innovazione, l’edizione 2007 si aprirà giovedì 27 settembre alle ore 9.30 con il convegno internazionale “Dal dire al fare”: come agire e come comunicare la Responsabilità Sociale”. Temi principali di quest’anno saranno, infatti, lo sviluppo sostenibile del territorio e la comunicazione trasparente, approfonditi attraverso il confronto con le più innovative realtà imprenditoriali europee.
Nei due giorni della rassegna il dibattito verterà inoltre su ipotesi e idee per future azioni responsabili. All’interno dei numerosi laboratori tematici saranno affrontati argomenti quali l’attenzione verso l’ambiente e la comunità locale, l’integrazione sociale e il supporto all’imprenditoria etnica, la diffusione di una cultura imprenditoriale attenta alle risorse umane, l’educazione al consumo consapevole.
In linea con l’intento di promuovere un territorio socialmente responsabile attraverso comportamenti concreti da parte di aziende, enti e istituzioni, i promotori di DAL DIRE AL FARE si sono impegnati a ridurre al minimo l’impatto dell’evento sull’ambiente, aderendo al progetto Impatto Zero® e scegliendo fornitori socialmente responsabili per la realizzazione dei materiali.
Il programma dettagliato degli incontri è disponibile sul sito www.daldirealfare.eu Ingresso libero per i visitatori, è gradita la registrazione al convegno di apertura e ai laboratori.
Carnevale, F., Chellini, E., Amianto; evoluzione delle conoscenze relative al suo impiego, agli effetti sulla salute e alle misure di prevenzione nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento alla situazione italiana, Rassegnadi Medicina dei Lavoratori, n° 29/30, 1993, p. 172-198.