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Ilaria Alpi

04/09/2003 30073 lettori
4 minuti

"It's the cruelest day in Mogadishu... Ilaria Alpi and her cameramen have just been killed..." Una giornalista della ABC continua a fare il suo lavoro, trattenendo a stento le lacrime, mentre alle sue spalle i corpi senza vita di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, suoi amici e colleghi, vengono estratti da un'auto crivellata di colpi...
Inizia così il film di Ferdinando Vicentini Orgnani appena uscito nelle nostre videoteche. Un film che racconta la vera storia di due professionisti dell’informazione, colpevoli solo di essere arrivati troppo vicini ad una verità scomoda. Ilaria Alpi è una giovane e coraggiosa giornalista Rai che, a causa di ambigui indizi da lei raccolti tra la Somalia e la ex Jugoslavia, si ritrova a Mogadiscio insieme al suo cameraman Miran Hrovatin, invischiata in un traffico di rifiuti tossici ed armi. Traffico gestito da esponenti della cooperazione internazionale che avrebbe dovuto garantire lo sviluppo del paese africano, dilaniato dalla guerra civile. I due verranno brutalmente assassinati da somali inviati dalla stessa cooperazione.
Il film racconta sapientemente la storia, anche grazie a numerose digressioni temporali che permettono allo spettatore di ricucire tutti i pezzi di un puzzle che sarebbe risultato assai dispersivo se rappresentato nella sua successione cronologica. Si vola quindi tra Roma, la Serbia e Mogadiscio, avanti e indietro nel tempo. Lo stile della narrazione, inoltre, risulta molto improntato sul taglio giornalistico d’inchiesta, rendendoci partecipi del processo che porta Ilaria e Miran a scoprire il misfatto e rendendo anche omaggio alla professione dei due protagonisti.
Grande prova d’attrice della Mezzogiorno che si immedesima perfettamente nel ruolo della reporter. Molto belle e toccanti sia la drammatica scena finale, sia le due interviste pure del film: una a un diplomatico italiano e l’altra a una dottoressa dell’assistenza medica internazionale per le donne infibulate. Bravo anche Rade Sherbedgia nel ruolo di Miran.
Da notare le prove di recitazione di Erica Blanc, già vista ne Le Fate Ignoranti e nella fiction Carabinieri, e di Andrea Renzi, anche lui visto ne Le Fate Ignoranti. I due attori italiani interpretano rispettivamente la madre e il fidanzato di Ilaria, e sono il cardine intorno al quale gira la parte romana del film.
Il DVD con il quale si presenta al pubblico è sufficiente dal punto di vista dei contenuti grazie al lungo backstage inserito nella sezione speciale.
Infine è importante specificare che nulla in questo film e' parto della fantasia, non lo sono i morti e i trafficanti, ne le indagini e i miliardi, così come non lo e' nemmeno l'infernale scenario mondiale che ha stritolato fra le sue spire due giornalisti capaci di arrivare, con le loro indagini, troppo vicini alla verità.

Daniele Pinto
Daniele Pinto

Sono nato nel novembre del 1984 a Roma dove vivo e lavoro presso il Bureau romano del quotidiano statunitense The New York Times come redattore e videogiornalista.

Mi sono laureato con lode nel febbraio 2007 in Scienze della Comunicazione presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma "Tor Vergata", con una tesi sul videogiornalismo digitale e il freelancing.

I miei interessi nell'ambito della mia materia sono il Giornalismo e il mondo dell'informazione con particolare riguardo verso gli affari esteri e il reportage.

In passato ho vissuto negli Stati Uniti dove ho frequentato una parte di scuola superiore. Sempre negli USA ho scoperto il teatro e la recitazione partecipando a spettacoli teatrali come attore. Infine ha lavorato in ambiente universitario presso la University of Nebraska in Lincoln e son stato membro di un'associazione studentesca per i diritti civili.

I miei hobby sono molti e spaziano dal teatro al cinema, dalla musica (suono i violoncello) alle arti visive, dalla cultura orientale ai viaggi.