Comuniversity (puntata n°18)
Claudio Cerasa ci racconta della sua esperienza come direttore e coordinatore di Comuniversity, mensile di SdC di La Sapienza
"Ciao Gianluigi,
La mia attività è legata, in ambito universitario, alla direzione e al coordinamento di Comuniversity, mensile della prima facoltà di Scienze della Comunicazione d'Italia (Roma La Sapienza, ndr).
L'idea è stata quella di creare un laboratorio dove applicare non soltanto le proprie passioni ma anche i concetti studiati a lezione, nella pratica.
Comuniversity è per l'appunto un giornale di COMunicazione UNIVERSITario.
Un laboratorio da 6000 copie mensili, interamente gestito da studenti finanziato attraverso piccole sponsorizzazioni private, attraverso il quale si dà la possibilità di sperimentare ed esercitare le proprie capacità non soltanto in campo giornalistico,di marketing ma anche in campo di grafica cartacea e informatica .
Molti dei ragazzi che s'iscrivono a Sdc hanno la volontà di intraprendere uno di questi filoni lavorativi. E dare la possibilità di capire se davvero si hanno le qualità o se veramente piace fare quello che si desidera, non è un occasione da poco.
Il giornale si suddivide nelle sezioni media e in-ateneo.
E ogni aspetto che viene trattato è analizzato sotto un profilo prettamente comunicativo.
La cosa interessante è che il giornale è gestito completamente da studenti e quindi gode di piena autonomia.
Ma non per questo siamo chiusi verso il mondo dei professori.
Tutt'altro. Sono molti i volti noti del mondo della comunicazione che hanno scritto su Comuniversity.
Da Mario Morcellini a Maurizio Costanzo, da Massimo Canevacci a Giampiero Orsello, da Igor Righetti, a Sandro Petrone (che ci ha fornito un articolo in esclusiva dall'Iraq durante la guerra). Inoltre ogni mese inoltre un esperto di Comunicazione scrive il suo editoriale su cosa è la comunicazione per un comunicatore.
All'interno della redazione siamo in 10 in tutto (un grafico , sette scribi, un'addetta al marketing e un addetto al portale,www.comuniversity.net.).
Ma chiunque può liberamente inviare il proprio articolo via mail. Ogni mese ne pubblichiamo parecchi di questi.
Le vignette ci vengono poi fornite da alcuni vignettisti de "la Repubblica".
Ci siamo anche tolti parecchie soddisfazioni essendo stati più volte citati da quotidiani nazionali ("La Repubblica" e "La Stampa") non soltanto per la nostra iniziativa giornalistica ma anche per alcune notizie avute in anteprima riportate poi dagli stessi quotidiani.
In fondo credo che in un contesto universitario incentrato sulla Comunicazione (la maiuscola non è un errore d'ortografia) e sullo studio delle sue applicazioni l'unico rimedio per non rimanere intrappolati nella "rete" accademica delle pagine dei testi universitari sia proprio quello di riuscire a comunicare sulla comunicazione. E di riuscire a saltare di livello.
"Citare per eccitare", diceva Benjamin.
Ed è soltanto partendo da ciò che si conosce, che si studia e che viene chiamato in causa che si può saltare di livello per costruire nuove realtà."
Vai alle altre esperienze >>
Vuoi raccontare la tua esperienza? Scrivi al curatore della rubrica.