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Luca Bianchini, un cubo e i colori...

25/09/2003 23603 lettori
5 minuti
 Polaroid di Luca Bianchini, copywriter torinese autore di “Instant Love”.

Start_with_citazione J : “La vita è come un cubo di Rubik. Tante facce e colori diversi, s/componendo il cubo si mischiano le caselle e inizia il gioco_sfida dei colori….” (someone anywhere in the world…)

Carrozza di un treno.

Un bimbo da solo seduto sulla poltrona. Ha in mano un oggetto.

L’oggetto è un cubo di Rubik.

Qualcuno passando gliel’ha lasciato.

Potrebbe essere per lui qualcosa da sistemare o anche solo da guardare.

Il bimbo si chiama Luca.

Luca scomporrà o ricomporrà il cubo di Rubik. Che diventerà anche il cubo di Luca.

Il cubo ha diversi colori, diverse facce.

E il cubo ha la faccia di Viola, la faccia di Daniele e quella di Rocco e poi a macchie, non colori interi, ci sono Kerakoll, e un pezzo di Ineditha e un ruolo di Redattore e …

Troppe facce, troppi colori, ma Luca riesce lentamente a sistemare, lentamente ed in quel gesto scorrono anche parole come il dispiegamento di una storia……

Luca non ama gli enigmi. E’ intuitivo, ma assolutamente sprovvisto del talento pratico necessario a risolvere qualsiasi rompicapo.
Però ci prova, finché non si stufa – è poco paziente – ci prova. Il primo colore che cerca di ricomporre è il ROSSO.
“Il rosso è un colore troppo bello. Quasi sacro, perché va usato con cautela e coraggio.
Penso ai vestiti, ad esempio, o all’arredamento. Io ho pochissime cose rosse (io sono Luca), ma sono cose cui sono legatissimo, come la maglietta di LoveLine.
E poi il rosso è colore che più si avvicina alla mia scrittura. O almeno, vorrei che la mia scrittura avesse quel colore, con un tocco di turchese.

In particolare, la storia di “Instant Love” è una storia “rossa”: è un’acrobazia d’amore che coinvolge una coppia giovane e perfetta, Daniele e Viola, e un terzo, Rocco, che in realtà non è un “terzo” ma un “secondo a pari merito”. Sì, Daniele verrà condiviso pubblicamente tra Viola e Rocco.
E’ questa la sfida del romanzo. Intorno a loro, amici pazzi che fanno il tifo e stanno vicino ai protagonisti con le loro vite sgangherate: un intervistatore terrorizzato dall’epatite K, una dee-jay che parla solo di Mariah Carey, un maschio latino, una sorella a dieta.

Tutti questi personaggi, per me, hanno l’anima TURCHESE.

Se invece penso al mio lavoro, lo vedo VERDE, con qualche casella NERA. Un colore che può essere molto bello, ma mi dà poca emozione. Il copywriter, o pubblicitario in genere, è un lavoro assai più razionale di quanto si pensi. Lo spazio riservato alla fantasia è davvero ridotto, perché è un lavoro pieno di vincoli, che inevitabilmente ingabbia la mente: il tempo, il cliente, il direttore creativo, i mezzi realizzativi. Più cerco di farlo emergere, il verde, più vedo caselle nere che invadono la campitura. Quindi desisto. Luca si è già stufato del cubo di Rubik. Andrebbe volentieri avanti con una chiacchierata normale, e una birra…

Ma Luca è soltanto un bambino. Un bambino seduto sulla poltrona in un scompartimento di una carrozza di un treno...

E comunque guarda che mancano ancora dei colori, ad. esempio il giallo - il mio colore preferito - hai qualcosa di giallo? E poi le caselle nere sono un po’ scoraggianti per chi vuole giocare, come me, anche con il colore verde…

“Il giallo è un colore splendido. Come si fa a non amarlo? Però il giallo caldo, quello che dà sull’arancione. I girasoli di Van Gogh, insomma.

Io di giallo ho un piccolo quadro in cucina che ha dipinto una mia amica. Non c’è nient’altro che quel colore. Io lo guardo, lo guardo, mi piace. E intanto la pasta si scuoce!

Per quanto riguarda il nero, pensa a questo: suonano alla porta, vai ad aprire. Trovi George Clooney che ha finito lo zucchero. E’ vestito tutto di nero. Lo fai entrare?”

Ma io veramente detesto Clooney….L

Last thing: il turchese ha la stessa valenza di azzurro e blu o è something different?

“Il turchese è un celeste carico e intenso, quasi come quello dell’e-book.
“ That’s the end.