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Per favore, un atto d'amore

31/01/2009 11249 lettori
5 minuti

Premessa: amo le contaminazioni, le integrazioni in ogni forma, in ogni campo. Preferisco il World Style all’Italian Style, prendo distanza dall’ostentato e fiero Made in Italy ogni volta che mi rievoca l’autarchia fascista. Sono incline a pensare al Pianeta Terra e non al Bel Paese. Ma vorrei condividere con voi una riflessione. Più che una riflessione, un appello disperato. Salviamo, parliamo, e diffondiamo l’italiano. È una lingua bellissima. Una lingua: non un linguaggio. 
Basta con i linguaggi, in particolare quello del marketing! Io, del markReting, non ne posso più. Impariamo a discernere tra termini ormai codificati e di uso comune, ormai parte del vocabolario italiano, e quelli che invece non lo sono per niente, se non per pochi, tecnici, addetti ai lavori. Impariamo a discernere situazioni, ambienti e contesti in cui questi termini ci stanno, in cui sono necessari, in cui è quasi d’obbligo farne un uso sbracato (quali?) e quelli in cui, invece, possiamo volentieri farne a meno (quasi tutti).

Facciamo un esempio a caso. Stiamo per ricevere un ipotetico Brief. Siamo nella saletta riunioni di una qualche Azienda con un qualche Direttore Marketing o derivati. È una saletta, non è una Sala. Forse non c’è neanche il Signor Direttore, ma un manipolo di sottoposti neolaureati dalla saccenza compulsiva. Forse, invece, c’è proprio un signor Direttore in carne ed ossa. Nel migliore dei casi, è lì con tutta la sua carne, tutte le sue ossa nel giusto ordine, e un esercito di neuroni lucenti. 
Nel peggiore dei casi è solo un gran fur-bir-bone. 
Nessuno si scandalizza se affermiamo che la professionalità è poco diffusa in Italia? 
A parte il nostro Presidente del Consiglio, la nostra classe politica e dirigente? 
No, nessuno. Procediamo.

Possiamo quindi dare per certo che, con ogni probabilità, il nostro Sig-Dir-Mktg ha fatto gavetta vendendo prosciutti all’ingrosso, con una certa fortuna e medio ingegno ha avuto successo scoprendo e aprendosi la strada verso nuovi mercati e oggi “si occupa” di marketing per una media vattellapesca azienda. Non è laureato e legge un libro ogni tre anni. Ma ha sempre tenuto le orecchie aperte. È un uomo che si è fatto da sé. Pratica che può generare tanti genii quanti mentecatti. Siamo lì, seduti e compiti nella suddetta saletta e, davanti a noi, l’abbiamo appurato, non c’è Bill Gates. 
C’è un generico Sig-Dir-Mktg che ci ha appena fatto portare il caffè da una solerte segretaria in tacchi a spillo. Di prassi: la segretaria è piacente e il caffè fa schifo. 
Lo beviamo lo stesso, lo stomaco ci diventa un pugno, e ringraziamo amabilmente perché tanto abbiamo il Malox in tasca. Apriamo il nostro bel quaderno e, con sguardo complice ed interessato, ascoltiamo e cerchiamo di prendere appunti. Io normalmente riesco a racimolare qualche scarabocchio di fiorellini isterici.
Fiorellini terapeutici. Scarabocchio una nevrotica corolla mentre penso: "Di cosa stai cercando di parlare, minchione?" Disegno un gambo lungo e arcuato mentre, con un ampio respiro, ingoio l’impertinente domanda. Aggiungo una svettante fogliolina e, finalmente, filtro e sillabo la mia domanda originaria. Viene fuori più o meno così: “Nello specifico di questa attività, cosa intende per…?”

Ed ecco che per un attimo scende su di noi una coltre d’imbarazzo. Chi non ha capito cosa? Perché dobbiamo infliggerci quest’aporia? Perché se questo signore mi dice che vuole fare “il uan tu uan per fare del puscing sul brend” all’interno di negozi che, tra l’altro, sono monomarca, io non posso fare a meno di pensare che è un maiale e che, io no, personalmente non ho nessuna intenzione di farmi palpeggiare in nessun negozio, tanto meno mi occupo di balli latino americani e no: una commessa per ogni cliente è antieconomico.
E se alla fine, comunque, questo signore diventerà un mio cliente, io non avrò mai rispetto per lui, tanto meno per i “suoi” soldi e, di conseguenza, nemmeno per i servizi che andrò a proporgli. La cialtroneria genera cialtroneria. La qualità genera qualità.

Perché non cominciare a costruire professionalità e qualità, partendo da un utilizzo onesto della lingua? 
Smettiamo di sentirci cretini per assecondare altri cretini.

Liberiamoci!

Sappiamo che la maggior parte dei termini inglesi che derivano da linguaggi tecnici, di fatto, offrono interpretazioni varie ed eventuali. Perché l’inglese ha traduzioni ampie e mutevoli. 
Perché se mescoliamo due lingue e linguaggi vari, il risultato è certamente oscuro, antiestetico e ridicolo. È una pratica scomoda, faticosa, e inutile. È la disgrazia ed il successo dei millantatori. 
Proviamo a fare “tendenza”? Quando parliamo, scriviamo, progettiamo: facciamolo in italiano, usiamo parole amiche. Ricominciamo a diffondere la lingua e non il linguaggio.

Con creatività. Con buon senso e senso estetico. Compiamo un atto d’amore verso la comunicazione, noi stessi, i nostri interlocutori e clienti. Comunichiamo con amore.

Cerchiamo, scegliamo, inventiamo le parole. Perché le parole giuste, le nostre, quelle che conosciamo e sentiamo, arrivano come frecce al centro. Con esse costruiamo significati, dialoghi, relazioni, azioni, valore e bellezza. Le parole senz'anima, rubate, lontane, sono come una pioggia di palline di carta, senza costrutto alcuno. Ritroviamo dignità e senso nella comunicazione.

Forse ricominceranno a comparire gli “un italiano nel testo” proprio dove meno ce li aspettiamo. Facciamo rientrare questa missione nel nostro mestiere. Cominciamo con un po’ d’ironia. Quando un collega ci scrive "fyi", rispondiamogli: "firufì". Alessandra Rosa

alessandra rosa
alessandra rosa


• I AM

NOME: Alessandra Rosa
LUOGO E DATA DI NASCITA: Torino, 25/05/67
STATO CIVILE: nubile
C.F: RSOLSN67E65L219F
RESIDENZA: Via Baretti, 29; 10125 Torino
E-MAIL: alexico1@libero.it


• SCHOOLS

1981/87: Ist. Stat. d’Arte “A. Passoni” di Torino. Conseguito Diploma di Maturità Artistica: punteggio 46/60.
1988/91: Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino, Scuola di Decorazione.


• STAGES & WORKSHOPS

1983/88: Scuola di recitazione del Teatro degli Intradossi di Torino.
Laboratorio sulla Commedia dell’Arte tenuto da Eugenio Allegri.
1992/96: Approfondimenti sulle tecniche di vendita nell’ambito della promozione di servizi finanziari con I.N.G Sviluppo Investimenti e Agos - Banca Popolare di Lodi.


• WORKS

AREA - Eventi

Datore di lavoro: Prodea SpA (2000-2009).
Inquadramento: assunzione.

Ho ricoperto diversi ruoli che mi hanno permesso di conoscere a fondo e seguire la modificazione degli strumenti di comunicazione, di marketing, e la conseguente evoluzione del mercato.
L’espansione e la crescita dell’Azienda mi hanno consentito altresì di crescere con essa, di acquisire le conoscenze fondamentali al mio percorso personale e professionale. Di trovare il magico punto d’incontro tra creatività, parola, immagini e contenuti e, con questi, rispondere alle esigenze di un brand negli ambiti ATL e BTL.

Attività svolte:

Copy & Creative (2007-2009).
(Ideazione del concept dell’evento e sviluppo progettuale, progetto di comunicazione integrata).
Ceres, Peugeot, Fila, Vodafone, Telecom Italia, Alice, Ricard, Mercedes, Martini-Seven Tiki, Antonetto (spot Isocell e Normaline), MADS, SONY, Wind, Mirafiori Motorvillage, Centro Cardiologico del Monzino, Fastweb, Mc Arthur Glen, Accademia del Profumo, D-WOK, Informagiovani.

Ho scritto storie, inventato personaggi, costruito mondi e identità, dato il nome e la voce a cose, animali, prodotti, aziende, eventi, paesi, pezzi di storia, emozioni. So scrivere e pensare in ogni forma: semplice, complessa e metaforica; in poesia, in prosa, per slogan. Per dar voce ad una scatoletta di tonno o un’idea, per far ridere o per far piangere, o semplicemente per essere ascoltati e basta. Perchè amo la parola e la comunicazione con tutta me stessa.
Ho scritto in chiave narrativa, giornalistica, editoriale, informativa, pubblicitaria; per la carta, il web e la televisione.

Account (2003-2006)
Telecom Italia, H3G, Ceres, DNC, Keyword per TIM, CDA, Italcementi, Adidas, Nestlè Polska.

Producer e Tour Manager (2000-2003).
PalaTelecom 1 e 2, BBB Road Show, SMAU per Telecom Italia e Heineken Jamming Festival per Alice; Max Factor Road Show, Huggies Tour, Vodafone Tour.




Datore di lavoro: Smoking Village di Torino (2000)
Inquadramento: free-lance.
Attività svolta: Direzione artistica.
Cartellone eventi: Dj sets, rassegna di incontri letterari.
Immagine coordinata: logo, locandine, flyers, pagine stampa, allestimenti.


AREA - Arte e Grafica

Datore di lavoro: ZetaBi. (1998-2001).
Inquadramento: free-lance.
Attività svolta: Scenografa e Illustratrice.

Datore di lavoro: Mescal (1997).
Inquadramento: free-lance.
Attività svolta: Graphic designer.
Realizzazione logo e immagine coordinata della prima uscita discografica dei Subsonica: CD booklet, manifesti concerti, pagine stampa.

Datore di lavoro: Antonelliana Cinematografica, R.E.S, ZetaBi. (1987-1990).
Inquadramento: free-lance.
Attività svolta: Costumista e scenografa per set pubblicitari e fotografici, eventi.

Graphic designer, altre attività
- Impaginazione per MYMAG.
- Flyers e locandine per diversi locali torinesi e per Onda Teatro.
- Illustrazioni per ZetaBi, Hot Point dischi, Prodea.

AREA - Commerciale

Promotore di servizi finanziari
I.N.G Sviluppo Investimenti di Torino (1992-94) e Agos-Gruppo Banca Popolare di Lodi (1994-96).


PUBBLICAZIONI

Poesia e narrativa
Ho pubblicato racconti su TOILET (80144 Edizioni) rispettivamente sui numeri: 11, 13, 15 (anni di pubblicazione dal 2007-2009).
La poesia “Sogni rotondi” è stata pubblicata nel 2008 sull’Antologia Logos (Lab-Giulio Perrone Editore).

Credits
Premio Letterario Penna d’Autore 2008: Menzione d’Onore per la poesia “Quando sarò grande”.
Premio Letterario InediTo 2008: finalista con il racconto “ Un giorno che comincia”.
Premio Letterario Fata Morgana 2007 (LN Libri Nuovi): vincitore con il racconto “Non voglio magliette dei Misfits” e pubblicazione sull’Antologia omonima (Ed.CS-Libri).
Premio Letterario I Quaderni 2006 (Delos Books): finalista con il romanzo “Pratiche Stellari e Teorie Terrestri”.

• TOOLS

Italiano: scritto, parlato e giocato, amato e rispettato.
Inglese scritto e parlato: buono.
Spagnolo scritto e parlato: discreto.
PC e Mac: Pacchetto Office; Photoshop e Freehand (non aggiornati).

• RESOURCES

Creativa a 360°
Ottime capacità di comunicazione e relazione.
Ottime capacità di pianificazione, organizzazione, solving problem.

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi della legge 196/03