Griffe?Sì grazie.
La griffe trova largo impiego nei beni di lusso definiti come status symbol poiché conferisce ad essi una particolare identità ed un certo valore comunicativo.
Il suo uso è prevalentemente simbolico ed evocativo divenendo per il consumatore stesso uno strumento di comunicazione e di garanzia verso chi lo circonda.
Inoltre una delle peculiarità dei beni di lusso è quella di muoversi quasi in controtendenza con il mercato perché la loro domanda cresce anche nei periodi di incertezza economica.
Allo stesso tempo, rispetto ai prodotti di largo consumo, i beni griffati sono richiesti e desiderati tanto più il loro prezzo è alto ecco perché richiedono strategie di marketing proprie e diverse da quelle di altri beni commerciali.
Pertanto la griffe, come sinonimo di stile, mobilita attorno a sé una molteplicità di valori complessi e dinamici relativi ad un certo immaginario e scenario antropologico. é indirizzata a target particolarmente selezionati: una certa ipotesi di età, di status socio-economico, l’adesione ad una certa fetta di valori specifici (es. il vestire elegante, l’idea di sobrietà e di ricercatezza nell’abbigliamento) e via dicendo sebbene negli ultimi anni abbia subito un cambiamento perché l’oggetto di lusso non è più concepito come qualcosa di elitario e per pochi bensì come qualcosa di “democratico” e accessibile a tutti (o quasi).
Infine il bene griffato soddisfa almeno due esigenze: la ricerca di ostentazione e di approvazione dagli altri e il proprio benessere personale ed interiore per appagare il proprio desiderio di personalità, gusto e stile.