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La Campagna Aie contro la pirateria

08/10/2003 9347 lettori
4 minuti

Pubblichiamo una sintesi della documentazione che ci è stata inviata da Daniela Poli dell'AIE (Associazione Italiana Editori, www.aie.it) all'indomani della conferenza stampa del 6 ottobre "Complimenti, oggi hai ucciso un libro".

La Conferenza stampa (qualche passo)

"La fotocopia illegale - spiega Lorenzo Enriques, presidente del Gruppo Editoria Universitaria e Professionale dell'AIE - sottrae il compenso (e perciò in definitiva occasioni di lavoro) a tutti coloro che nei libri trovano la loro fonte di sussistenza: traduttori, revisori, redattori, illustratori, impaginatori, tipografi, promotori, distributori e librai. Si può valutare che le fotocopie illegali sottraggano il lavoro nel nostro Paese a 12mila persone".
Per questo si tratta di una "campagna di civiltà - sottolinea Ferruccio de Bortoli, presidente del Gruppo Editoria di varia di AIE - Una campagna a protezione del diritto d'autore, dell'industria del libro e della sua occupazione. Ma anche una campagna a difesa della ricerca scientifica perché continui a pubblicare in italiano. Una legge che consente le fotocopie per uso personale entro il limite del 15% c'è: oltre è un atto di pirateria, come per CD e film. Ma in questo caso si uccidono soprattutto la cultura e gli autori italiani".

I numeri della campagna (firmata da Caleidos - Teen Agency)

3.780 manifesti nelle vicinanze delle università di 32 città italiane
Le affissioni interesseranno Bari, Bologna, Cassino, Chieti, Firenze,Genova, L'Aquila, Macerata, Milano, Napoli, Parma, Pisa, Roma, Benevento, Siena, Teramo, Cagliari, Camerino, Catanzaro, Ferrara, Foggia, Modena, Reggio Emilia, Pavia, Perugia, Sassari, Torino, Urbino, Venezia, Verona, Trento, Udine

5000 poster situati all'interno delle università
Saranno interessate 77 atenei e 500 diverse facoltà

E ancora

700 biblioteche universitarie, e non, italiane riceveranno 2100 poster
2000 copisterie italiane riceveranno 3000 folder
400 librerie italiane esporranno 800 poster e metteranno a disposizione del pubblico 120.000 segnalibri

Il lancio della campagna, per quanto riguarda le librerie universitarie, ha l'adesione dell'Associazione Librai Italiani (ALI) e avverrà attraverso Messaggerie. I poster saranno affissi anche presso le Librerie Feltrinelli.

L'INIZIATIVA

Nascerà la carta di credito per rateizzare gli acquisti di libri di testo universitari
Per appoggiare la campagna "STOP KILLING BOOKS", l'AIE sta lavorando su un altro fronte per favorire la vendita di libri di testo e contro la pirateria: la distribuzione di una carta di credito che consenta agli studenti universitari, attraverso la rateizzazione degli acquisti, una corretta pianificazione della voce di spesa dedicata all'istruzione.

E' in fase di definizione, infatti, in convenzione con una istituzione finanziaria e collegata a una banca nazionale, l'emissione di una carta di credito che consenta l'acquisto di libri con una rateizzazione a condizioni prefissate. La carta sarà per il resto una normale carta di credito di un circuito internazionale, utilizzabile sia in Italia che all'estero per ogni tipo di pagamento.

Le librerie universitarie convenzionate saranno inoltre esenti da commissione per gli acquisti eseguiti con questa carta di credito.


Appendice: Cosa dice la legge

La legge 18 agosto 2000 n. 248 - la cosiddetta legge antipirateria - ha apportato diverse modifiche alla legge 633/1941 sulla protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio. E fornisce una sistemazione nuova e organica della disciplina relativa alla riproduzione mediante fotocopia, xerocopia o sistema analogo.

Oggi è prevista infatti

la libertà della fotocopia per uso personale nei limiti dell'articolo 68, comma 4 e 5:

15% di un volume o di un fascicolo di periodico, escluse le pagine di pubblicità. I responsabili dei punti o dei centri di riproduzione devono però corrispondere un compenso ad autori ed editori, che non potrà essere inferiore per ogni pagina riprodotta al prezzo medio rilevato annualmente dall'Istat (sia che utilizzino direttamente gli apparecchi di riproduzione, sia che li mettano a disposizione, anche gratuitamente, degli utenti come self service).
Esiste un accordo in proposito con le associazioni delle copisterie.
 
15% dell'opera che si trovi in una biblioteca pubblica per un uso personale. In tal caso il compenso a favore degli aventi diritto è corrisposto in forma forfetaria ed è versato direttamente ogni anno nei limiti degli introiti riscossi per il servizio, senza oneri aggiuntivi a carico dello Stato o degli enti dai quali le biblioteche dipendono. Il compenso determinato con accordo tra Siae e le associazioni delle categorie interessate. Gli accordi ad oggi sono tre: con le biblioteche scolastiche, universitarie e con le biblioteche degli Enti locali.
E'prevista un'eccezione per le opere fuori cataloghi editoriali e rare per le quali non vale il limite del 15% ma per cui permane l'obbligo del compenso.


 

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