Behavioral Advertising :l'evoluzione dell'AD on line.
La pubblicità sul web gestiti in proprio? Si! Questo è l'orientamento di colossi quali BusinessWeek, The New York Times, Time, USA Today e la nuova strategia si concretizza nella nuova modalità di visualizzazione dei banner. Vale a dire: Fixed Panel, dimensioni raccomandate di 336x860 e integrazione "naturale" nel layout della pagina, scorre in su o in giù in corrispondenza dello scrolling da parte dell'utente; XXL Box, 468x648 pixel, dotato di funzionalità video e della capacità di "girare" le pagine con gli ads; Pushdown, colosso da 970x418 pixel che fagocita automaticamente la pagina web alla sua apertura per poi ritrarsi verso l'alto.
L'azione è stata orchestrata dall' OPA nel tentativo di strappare il primo posto nella lista dei guadagni all'advertising contestuale del search di Google e aumentare i ricavi rastrellati su ogni singolo banner.
E allora i tre formati sono stati studiati apposta per massimizzare i profitti utilizzando un numero inferiore di unità di advertising: avranno modo le agenzie pubblicitarie di sbizzarrirsi con campagne creative e, almeno in teoria, più efficaci nel catturare l'utente-visitatore occasionale a meno che questi non apprezzino l'invasione dello schermo e del browser.
Se dall'OPA fanno sapere che non si tratta di uno standard ma di una raccomandazione a fronte, invece, delle dichiarazioni che al contrario puntano su nomi importanti del publishing come una "massa critica" che segnerà il successo dell'iniziativa, di certo ci si chiede :l'advertising web forse ha solo cominciato a intaccare la superficie delle possibilità offerte dal mezzo? Oppure non è ancora riuscito a raggiungere la stessa capacità di promozione dei brand propria di altri mezzi di comunicazione come la TV e la carta stampata ?
Un momento... E mamma Google? Non poteva mancare! Google si occupa nel caso specifico di behavioral advertising grazie ai cookie traccianti installati sulle macchine degli utenti. I profili non vengono costruiti sulla base di dati sensibili e c'è sempre la possibilità di fare opt-out per non essere schedati, e la privacy è salva.
La pubblicità basata sugli interessi per ora in versione beta costruisce profili specifici per gli utenti che hanno usufruito dei banner del programma AdSense o hanno visualizzato video su YouTube. Il sistema prende decisioni, cioè:
sulla base di preferenze espresse in passato, somministrando ad esempio banner specifici sulle ricerche effettuate in ambito automobilistico, per esempio, se ne ha già effettuate; oppure, nell'altro caso, la decisione di quali siano gli inetressi dell'utente, si basa sul tipo e la quantità di video visualizzati sul portale di videocondivisione e i siti visitati all'interno del network di Google. Su YouTube si accede spesso a video su moda e abbigliamento sportivo? Si verrà allora inseriti all'interno della categoria di appassionati di abbigliamento e da quel momento in poi l'advertising su YouTube e sui siti partner del programma AdSense di Mountain View sarà prevalentemente dello stesso tipo.
Ecco come funziona.
This further extends the schizophrenic nature of the relationship between Google and publishers (Rob Norman, chief executive di GroupM Interaction WPP).
Se sul tuo sito hai utilizzato AdWords e AdSense per la pubblicità, sei disposto a fornire a Google un accesso diretto alle abitudini di navigazione degli utenti fidelizzati o non che siano?