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E' emergenza rom?

16/11/2009 9029 lettori
4 minuti

E' emergenza rom dopo ciò che è accaduto ad Alba Adriatica (TE) nei giorni scorsi, quando tre giovani zingari hanno ammazzato di botte un commerciante 37enne in seguito a un litigio per futili motivi. Non è la prima volta che nella zona si verifica un simile episodio: ad agosto, a Villa Rosa di Martinsicuro - a pochi chilometri da dove è avvenuto il fattaccio di Alba - un 23enne marchigiano era morto nella stessa maniera. Una rissa scaturita in seguito a banali diverbi, con una conclusione tragica: morire per una scarica di pugni. Solo che stavolta è successo ciò che non ti aspetti: i cittadini si sono ribellati e hanno cercato di linciare la comunità rom che vive ad Alba, con spedizioni punitive che hanno spaccato i vetri delle finestre e danneggiato le lamiere delle automobili.

Come può essere analizzato, dal punto di vista comunicativo, questo caso? Innanzitutto, bisogna considerare l'elemento - per così dire - culturale: Alexian Santino Spinelli, musicista e docente universitario esperto di cultura rom, sostiene che "dei rom ci si ricorda solo in caso di cronaca. Esistono centinaia di Rom e Sinti che vivono onestamente, molti sono calciatori famosi e qualcuno gioca anche in nazionale. La normalità e l’onestà del mondo rom non interessa a nessuno. Solo la cronaca si evidenzia, per cui i rom inevitabilmente hanno una cattiva fama. Nell’immaginario collettivo, poi, passa per vero rom solo colui che vive nei campi nomadi, ovvero luogo di negazione dei diritti umani, e nel degrado. L’opinione pubblica conosce solo gli stereotipi. Trasmissioni televisive sul mondo e la cultura rom andrebbero programmate lontane dai fatti di cronaca per favorire la conoscenza e l’integrazione". 

E guardacaso, a proposito di programmi tv, è arrivata la diretta di Domenica 5 (che, tramite Pomeriggio 5, aveva già seguito la vicenda del giovane ucciso in agosto) che non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco: i rappresentanti di alcune famiglie rom hanno chiesto "più tutela e rispetto per la nostra comunità che non può essere presa di mira per il gesto, sbagliato, di uno soltanto", ma il loro appello ha ricevuto come risposta un coro di protesta e di fischi da parte dei cittadini di Alba Adriatica che erano in piazza per il collegamento in diretta. Ulteriore dimostrazione, questa, che la tensione è alta e ha raggiunto il livello di guardia. Un film già visto, in fondo: chi ha dimenticato, ad esempio, cosa accadde a Roma due anni fa con lo stupro e l'uccisione di Giovanna Reggiani? 

La questione, a questo punto, è: chi ha ragione? Si può affermare che i mezzi di comunicazione fanno ciò di cui li accusa Alexian, cioè far passare un'immagine stereotipata dei rom alimentando l'odio, o la verità è piuttosto che i nomadi godono da sempre di un'impunità che andrebbe azzerata con il ripristino del rispetto delle regole per tutti? Ai lettori l'ardua sentenza. Forse la verità sta nel mezzo, come afferma il presidente abruzzese dell'associazione "Sim-Rom", Nazareno Guarnieri: "E' necessaria una condanna netta e una pena esemplare per i cittadini rom che hanno compiuto il delitto. Invito tutti alla calma, ad abbassare i toni e ad emarginare i soggetti che si macchiano di atti di violenza". Certo è che ora la famiglia dell'uomo assassinato vuole giustizia, e così dovrebbe essere. Altrimenti sarà il caos.

Massimo Giuliano
Massimo Giuliano

Ho collaborato con varie testate cartacee, tra cui Il Tempo e Intercity. La musica è il mio interesse principale: ho recensito cd e concerti per vari siti Internet (NotizieNazionali.net, L'isola che non c'era, Musicalnews.com) mentre oggi sono redattore di IlPescara.it, gruppo editoriale Citynews-Today. Mi sono occupato per anni anche di uffici stampa e comunicazione, collaborando inoltre da esterno con agenzie ed emittenti tv per realizzare servizi ad hoc.