Videogames - Parte terza
Nel 1980 una compagnia chiamata Commodore commercializza un home computer dal nome Vic 20 (o VC 20): l’aggressiva campagna pubblicitaria recita "Perchè comprare soltanto un videogioco?". Il pubblico si fa attrarre dalla prospettiva di avere, per pochi soldi in più un vero e proprio computer che oltre ai videogiochi può far girare programmi utili a tutta la famiglia. Il vic 20 vende molto bene e la supremazia delle console VCS s’incrina. La Coleco intanto cominciò a lavorare sul Coleco Vision e mandarono un loro rappresentante in giappone per cercare di strappare alla Nintendo la licenza per convertire il suo più grande successo arcade, Donkey Kong (1982 by Shigeru Miyamoto), sulla loro nascitura console e usarlo come gioco di lancio. Nonostante l'oneroso impegno con Nintendo, la console fu un successo e al lancio del 1982 si presentò con titoli come Pac-Man, Galaxian, Donkey Kong e Frogger, tutti successi arcade. Ancora nel 1982 vede la luce il Vectrex (prodotto da Milton Bradley/CGE, quelli del Microvision) progettato da John Ross, Gerry Karr, John Hall e dagli ex-impiegati Atari Paul Newell e Mark Indictor da un’idea di Jay Smith. Un’altra macchina vede la luce nell’aprile 1982: lo zx Spectrum, l’unico vero competitore del futuro Commodore 64. Era economico e fu un vero successo di vendite nonostante le critiche alla sua tastiera e ad altri particolari. Ne furono rilasciate altre versioni in seguito più grandi e con una tastiera più comoda. Ancora computer da casa di successo: l’MSX (dotato del MicroSoft eXtendend Basic), fa la sua comparsa nel 1983 con l’idea di creare un sistema aperto ed essere il vero primo Home computer. Viene creato come standard e prodotto da varie case come Philips, Sanyo, Toshiba, Canon e Sony. Ha un buon successo di vendite anche in Italia.Nel 1983 il mercato sembra mettere in crisi i produttori di console, mentre l'home-pc (costituito anche dagli apple e gli IBM compatibili) cresce e prende piede. Tutte le compagnie registrano grosse perdite: le vendite sono in calo. L’Atari si suicida producendo videogiochi non all'altezza. Anche Coleco e Mattel hanno problemi di sovrapproduzione in quegli anni. Altri giochi-immondizia sono prodotti da compagnie che vogliono pubblicizzare cibo per cani, bibite. Nascono anche i primi giochi porno per il VCS. La gente comincia ad essere stufa dei videogame: produzioni di bassissima qualità affollano gli scaffali, e i prezzi bassi non riescono a risvegliare l’interesse. Nel mondo degli Arcade nasce il primo Laser Game: Dragon’s Lair. Un vero e proprio cartone animato che ebbe un successo mondiale. Nel 1983 Commodore rilascia un nuovo home computer: l’8 bit Commodore 64 (nello stesso anno l’Atari perde 2 milioni di dollari al giorno!!!). Nel corso degli anni fu un successo memorabile. Con l’arrivo del c64 e del suo successore il CBM64II (simile al futuro Amiga nell’estetica), la Commodore detta legge e con lei gli home PC prendono il sopravvento sulle console. Chiunque può sviluppare giochi per gli Home pc senza pagare royalties. Il supporto più usato è la cassetta che è molto economica. I giochi però sono facilmente piratizzabili e questo fa ridurre i profitti degli sviluppatori in maniera folle. Questo portò, negli anni in cui la pirateria era al massimo livello, ad un decremento della qualità dei giochi e in proiezione futura una possibile morte dei videogiochi anche su home PC.Nel 1984 la Mattel chiude la divisione Videogames. L’Atari svende tutto e sposta la produzione a Taiwan. Da indagini di mercato scopre le esigenze degli acquirenti circa una nuova console e così da vita all’Atari 7800 (compatibile con i 2600 e i 5200), che aveva prestazioni paragonabili al NES. Ma il reparto console viene ceduto a Jack Tramiel (già presidente di Commodore) che blocca la produzione delle console. L’ultima pazzia di Tramiel di rifiutare la proposta di Nintendo di distribuire il NES in america sotto la sua etichetta segnerà la condanna a morte dell’Atari. Nintendo (che aveva prodotto nel 1977 il suo clone di PONG il Color TV game 6) ebbe grande successo in tutto il modo con i suoi Game& Watch, noti come "scacciapensieri". Dopo i successi nei giochi Arcade, Donkey Kong su tutti, Yamahuchi cominciò a pensare che era tempo di creare una console per casa. Nacque così il famosissimo 8 bit FAMICOM (Family Computer), ribatezzato NES (Nintendo Entertainment System) noto in Italia solo come Nintendo. Fu messo in commercio nel 1983. Nel 1986 in America una famiglia su 3 aveva il NES. I videogiochi erano decisamente usciti dalla crisi dell’84, la grande depressione era alle spalle e una nuova era d’oro incominciava per merito di Mario, l’idraulico baffuto più famoso del mondo. Tra l’85 e l’86 la Commodore compra i diritti per produrre l’Amiga. Questo computerino ha una grafica e un sonoro straordinari. L’uscita di Defender of the Crown della Cinemaware contribuisce alla diffusione dell’Amiga, principalmente nel suo modello base: il 500. La grafica dell’amiga sarà raggiunta dalle console solo con l’arrivo del Mega Drive. Nel 1990 L’Amiga sarà il computer più venduto al mondo.Nel 1986 fa il suo debutto nel rinnovato mercato delle console da casa la Service Games, meglio nota come SEGA con il suo Master System. Il motto di SEGA era: "I grandi giochi fanno vendere le grandi console" e in effetti la SEGA aveva dalla sua parte tantissimi successi da Sala giochi (aveva curato anche molte conversioni per l’era precedente di console). Purtroppo il Master system era arrivato tardi e Nintendo legava gli sviluppatori di giochi per NES a non sviluppare per altre console (come l’atari 7800 e il MS). Nel 1987 SEGA vendette i diritti del Master System alla Tonka salvo poi riacquistarli nel 1990 al momento del lancio americano del Genesis (Sega Mega Drive). Nell’87 L’atari commercializza l’XE, ottenendo un sufficiente successo di vendite.Il 1987/88 vede la nascita del NEC PC engine (commercializzato l’anno dopo negli USA col nome di Turbo Grafx16). Il processore centrale era ad 8 bit, anche se integrava un processore grafico a 16 bit a supporto della console. La console ebbe un successo grandissimo in Giappone ma all’estero fu snobbata. Nel 1989 SEGA produce la sua console di maggior successo: Il MEGA DRIVE (Genesis in America). Era la prima vera console a 16 bit e la sua velocità era spaventosa! Il suo processore centrale era lo stesso motorola della famiglia degli amiga 500, e il gioco che accompagnava la console al lancio, SONIC, era pura velocità. La console ebbe un successo strepitoso e molte case si buttarono nello sviluppo di giochi per questa piattaforma. L’Electronic Arts fonda qui la sua serie dei FIFA.Il 1989 e’ l’anno in cui Atari prova a entrare nel mercato degli Handeld con il suo Lynx. Un’ottimo 8 bit a colori dalle grandissime potenzialità abbandonato troppo presto al suo destino. Chi invece ha successo è il GameBoy di Nintendo (oggi ancora in vendita): 8 bit e grafica a 4 toni di grigio, ma i giochi e il prezzo contenuto ne decretano il successo, facendone la console più venduta di sempre con più di 10 anni di attività! Gli anni 80’ sono stati gli anni che hanno confermato la (ri)nascita del videogioco. Anni molto proliferi sia da un punto di vista tecnico che commerciale, ma sono anche gli anni in cui nascono videogiochi di grande impatto sul pubblico, con ‘eroi’ che difficilmente saranno dimenticati.