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Torna Francesco Baccini con Ci devi fare un goal

26/05/2010 9042 lettori
5 minuti

Un graffiante affresco dell'Italia. Il calcio come metafora della vita precaria, fatta di acrobazie economiche e partite di pallone per dimenticare la crisi. E’ l’inedito di Francesco Baccini, Ci devi fare un goal, brano che sta spopolando nelle radio. Torna così, in grande stile, uno dei cantautori più originali dagli anni Novanta in poi. Il suo nuovo album, “Ci devi fare un Goal - Le mie canzoni più belle, etichetta Sugar, celebra i vent’anni di carriera con una raccolta dei più grandi successi, ri-arrangiati, tutti da scoprire. Diciassette le tracce, da Ho voglia di innamorarmi a Margherita Baldacci,  da  Le donne di Modena a Sotto questo sole. E poi un pezzo, tratto dalla colonna sonora che ha scritto per il nuovo film di Fausto Brizzi, Maschi contro femmine. Eccezionale bonus track, la cover di Vedrai vedrai, di Luigi Tenco. In uscita, per il ventennale, anche un libro biografico “Ti presto un po' di questa vita” (editrice Zona) a cura di Andrea Podestà e Marzio Angiolani,  e un docu-film che sarà presentato al Genova Film Festival. Un anno davvero impegnativo, insomma, per il cantautore genovese. Ne è passato di tempo dal singolo di debutto Mamma, dammi i soldi. Da allora una carriera quanto mai multiforme. In questi ultimi anni, infatti, Baccini ha lavorato per il grande schermo, interpretando il ruolo da protagonista, il partigiano stralunato Luigi, nel film "Zoè" (opera prima del regista Giuseppe Varlotta). Protagonista anche nel cortometraggio "Nerofuori" (di Davide Bini e Emanuela Mascherini). Una carriera a tratti travagliata ma pur sempre attenta e impegnata. Non dimentichiamo gli esordi, Baccini inizia cantando le condizioni dell'immigrato con Vendo tutto, torno a casa, passando a Viola, tra le "belle fotomodelle incartate come caramelle", facendo "Nomi e cognomi", da Renato Curcio o Giulio Andreotti (quando era ancora in carica naturalmente), fino alla mitica Margherita Baldacci, senza dimenticare le donne di Modena e quelle di Genova o Napoli, gli amori e l'eterna voglia di innamorarsi. Un cantautore che, come pochi, ha scattato varie polaroid al Paese e ha colpito nel segno, facendo il più delle volte i più bei goal nella storia della musica.

Elisa Giacalone - Milano

 

Elisa Giacalone
Elisa Giacalone

Nata nel 1980, si è laureata a Palermo nel 2004 in Lettere Moderne con una tesi sperimentale dal titolo "Tra giornalismo e letteratura: l'attività giornalistica di Goffredo Parise". E' specializzata in Filologia Moderna e insegna Italiano e Storia in un istituto superiore. Ha cominciato la sua attività giornalistica a diciannove anni in un mensile, «L’Occhio», nel quale ha lavorato due anni a tempo pieno. Si è occupata di reportage turistici, di attualità e di qualche inchiesta. Successivamente l’esperienza dei quotidiani: «La Sicilia» e «La Repubblica» (redazione di Palermo). Ha collaborato con un altro quotidiano, stavolta locale, “Marsala c’è” (pubblicato anche on line, www.marsalace.it) dove si è occupata di cronaca. Ha partecipato a vari concorsi letterari distinguendosi quasi sempre nelle prime posizioni. Ha lavorato come giornalista radiofonica a Radio Italia Anni 60, una delle emittenti dipendenti da Radio Italia Solo Musica Italiana. Ha anche condotto un programma d'informazione e intrattenimento incentrato sulle interviste. Ha vissuto a Londra per alcuni mesi per una workexperience nel settore "Giornalismo" e ha realizzato un progetto di ricerca (in lingua inglese) dal titolo "The evolution of blog and its impact on the journalism profession: an exploratory approach". Attualmente si divide tra il lavoro di insegnante a scuola e la passione del giornalismo e della letteratura che porta avanti attraverso la radio, le collaborazioni giornalistiche e attività culturali varie. Ha anche un blog (www.reporteritinerante.ilcannocchiale.it) dove è possibile leggere i suoi reportage di viaggio e non solo.