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DiCinema: la nuova Hollywood

27/05/2010 7772 lettori
5 minuti
Posatezza e remissività possono garantire, nella disputa dei ruoli sostenuti dalla carriera dell’attore, un felice connubio riversato nel gradimento che ne deriva dalla giusta dose di capacità e versatilità. Se prendiamo come alfiere di successo un portavoce di classe nello stimato Gregory Peck, sicuramente il contemporaneo Sam Neill può, decisamente, assicurarsi un privilegio di stima, dipesa prevalentemente nelle varie rivisitazioni d’epoca che hanno dimostrato una devota rigidità conformista che si addice al suo illustre predecessore, vedi un attinente Lezioni di Piano (autentico capolavoro di Jane Campion) o lo stesso  debutto cinematografico La mia brillante carriera, diretto da Gilliam Armstrong, basato sulla autobiografia di Miles Franklin, egregia ricostruzione d’epoca che si può accostare a una delle ultime rappresentazioni dello stesso Peck, nello sceneggiato televisivo che lo ha voluto presidente negli autorevoli panni di Abramo Lincoln.
 
Di natali neozelandesi (14 settembre ‘47), la carriera di attore viene avviata dopo gli studi classici, a cui predilige l’inclinazione per il teatro e il cinema, decisamente segnato da scelte iniziali che possono destabilizzare il buongusto classico della critica, visto il terzo episodio della saga Il Presagio, Conflitto Finale, diretto da Graham Backer e il successivo (sempre nello stesso anno) Possession, accanto a una conturbante Isabelle Adjani, nel dramma-splatter diretto da Zulawski, complice gli effetti speciali di Carlo Rambaldi. La carriera di Neill sembra felicemente avviata, rimisurandosi nel thriller drammatico con Ore 10: calma piatta, accanto a Nicole Kidman e Billy Zane, sceneggiato dal romanzo di Charles Williams, Punto Morto, che aveva ispirato l’incompiuto The Deep di Orson Welles. Altro salto di qualità arriva con il capolavoro di John McTiernan, Caccia a Ottobre Rosso, adunata di qualità di un crogiolo di ottimi attori, quali Sean Connery, Scott Glenn e Alec Baldwin, il primo a interpretare il ruolo di Jack Ryan, sostituito poi da Harrison Ford nella trilogia di Giochi di Potere.         
 
Wim Wenders lo vuole in una parte nel suo pretenzioso Fino alla fine del Mondo, visto il sentito legame del regista australiano per un film visionario e surrealista ambientato nella terra d’origine; un intreccio di filosofia e futurismo riversato nel tentativo di redimere malattia e emarginazione (la cecità della madre) nella costruzione di un macchinario in grado di proiettare i sogni dell’inconscio. Risultato eccentrico, gratificato da una lodevole colonna sonora firmata da David Byrne, REM, U2, Peter Gabriel e Depeche Mode. Il grande salto di qualità commerciale avviene con il colossale Jurassic Park del mago prodigio Steven Spielberg, complici gli effetti speciali avveniristici di una neonata computer grafica che ha dato il via alle numerose reinterpretazioni applicative di un nuovo cinema tecnologico e realistico. Successivo ritorno alla tradizione più classica con il riadattamento del romanzo di Kipling nel Mowgli-Il libro della giungla, diretto da Stephen Sommers, con Jason Scott Lee a interpretare il giovane figlio della giungla adattato in primis dalla Disney nel ‘67.
 
Robert Redford lo vuole nel suo raffinato L’uomo che sussurava ai cavalli, dramma e commedia che propongono una giovanissima Scarlett Johansson e una misurata Kristin Scott Thomas nelle delicate note del traumatizzante complesso fisico della diversità (la caduta da cavallo della ragazzina quattordicenne e la riabilitazione del suo stesso sauro, affidato alle mani di un “guaritore” Redford, nella doppia veste di attore e regista. Da citare le serie televisive Merlino e I Tudors, che danno merito ad un attore che sa rivestire verve e complessità drammatiche con apprezzabilità e delicatezza, vedi il pregievole L’uomo Bicentenario di Chris Columbus, affiancato da un misurato Robin Williams.
 

Di seguito, tutti i film dell’attore:
 
La mia brillante carriera (1979)
 
Conflitto finale (1981)
 
Possession (1981)
 
Ore 10: Calma piatta (1989)
 
La rivoluzione francese (1989)
 
Caccia a Ottobre Rosso (1990)
 
Fino alla fine del mondo (1991)
 
Lezioni di piano (1992)
 
Avventure di un uomo invisibile (1992)
 
Jurassic Park (1993)
 
Mowgli - Il libro della giungla (1994)
 
Sirens (1994)
 
Il seme della follia (1995)
 
Punto di non ritorno (1997)
 
Biancaneve nella foresta nera (1997)
 
Merlino (1998) - Film TV
 
L'uomo che sussurrava ai cavalli (1998)
 
L'uomo bicentenario (1999)
 
The Dish (2000)
 
Jurassic Park III (2001)
 
Framed - la trappola (2001)
 
The Triangle - Il triangolo delle Bermuda (miniserie TV - 2005)
 
I Tudors (2007- 1^ stagione)
 
Daybreakers - L'ultimo vampiro (2009)
 
 
Paolo Arfelli
Paolo Arfelli

Nato a Ravenna; ho avuto il piacere di aver frequentato un corso di grafica pubblicitaria tenuto da Umberto Giovannini, presso la T. Minardi di Faenza, dopo il quale intendo affrontare un discorso editoriale che possa completare il cammino professionale che voglio realizzare.

E' da qualche anno che ho il piacere di legare la mia capacità a Comunitàzione, in una collaborazione di testi e argomenti che valorizzano la serietà riposta da Luca Oliverio e il contesto in cui questo portale opera, tra pubblicità, marketing, informazione e tanto altro.

Ho in preparazione alcuni cortometraggi e la realizzazione di un magazine (DC DIRECTOR'S CUT) all'interno di Alphabet&Type®.