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NON PIù MILLE, LO SBARCO DI GARIBALDI A MARSALA: STORIA DI UN MONUMENTO MAI NATO, DI UNA MEMORIA NEGATA

16/08/2010 18231 lettori
5 minuti

Un monumento alla memoria, una vicenda locale che è metafora del nostro Paese e della sua incapacità di celebrare gli eroi: una non--storia della storia d'Italia. Si tratta di un'inchiesta: "Non più Mille - Lo sbarco di Garibaldi a Marsala: storia di un monumento mai nato, di una memoria negata". A condurla sul campo sono tre giovani cronisti: Giacomo Di Girolamo (direttore responsabile della radio marsalese RMC101 e del quotidiano online Marsala.it), Antonella Genna e Francesco Timo. A Marsala, a due passi dal centro storico, sul Lungomare, campeggia un enorme cadavere di cemento, conosciuto come Monumento ai Mille, ma che di monumento non ha nulla. Quest'anno Marsala ha festeggiato il 150° anniversario dello sbarco di Garibaldi e dei suoi Mille che diede il via all'unità d'Italia ma, dopo 150 anni, la cittadina un monumento non ce l'ha ancora. A chiedersi il perché sono i cittadini marsalesi, e non solo, e comincia così il viaggio nelle carte dei tre giornalisti che raccontano tutti i tentativi andati a vuoto, le bugie, i soldi spariti, gli scandali e le omissioni. Il volume vanta la prefazione di Nino Amadore, giornalista del "Sole 24 Ore" e l'introduzione di Roberto Alajmo, giornalista e scrittore. L'inchiesta è anche un ottimo esempio di citizen journalism, un giornalismo dal basso, fatto dai cittadini. A ricostruire gli eventi, infatti, non sono soltanto gli autori dell'inchiesta che hanno scavato tra quotidiani, documenti e memorie private degli ultimi 150 anni; sono anche i singoli cittadini che hanno inviato spontaneamente materiale privato, che hanno contribuito attraverso i propri racconti e i ricordi a ricostruire un pezzo di storia dimenticato. E' un appello alla memoria, ad un impegno civile preso che non può tradursi in un'incompiuta e nascondersi dietro gli agguati della politica, tantomeno dietro una burocrazia stanca e arruffona. Sono pagine, quelle di "Non più mille", in cui si sorride anche, ma di un sorriso beffardo e malinconico. Qualcuno si commuove anche, ma con gli occhi asciutti, con gli occhi di chi troppo ama un'Italia assassinata dal cemento e dall'abbandono. Una storia locale, insomma, quella marsalese, che racchiude in sé tutte le storie d'Italia.

Elisa Giacalone - Trapani

 

Elisa Giacalone
Elisa Giacalone

Nata nel 1980, si è laureata a Palermo nel 2004 in Lettere Moderne con una tesi sperimentale dal titolo "Tra giornalismo e letteratura: l'attività giornalistica di Goffredo Parise". E' specializzata in Filologia Moderna e insegna Italiano e Storia in un istituto superiore. Ha cominciato la sua attività giornalistica a diciannove anni in un mensile, «L’Occhio», nel quale ha lavorato due anni a tempo pieno. Si è occupata di reportage turistici, di attualità e di qualche inchiesta. Successivamente l’esperienza dei quotidiani: «La Sicilia» e «La Repubblica» (redazione di Palermo). Ha collaborato con un altro quotidiano, stavolta locale, “Marsala c’è” (pubblicato anche on line, www.marsalace.it) dove si è occupata di cronaca. Ha partecipato a vari concorsi letterari distinguendosi quasi sempre nelle prime posizioni. Ha lavorato come giornalista radiofonica a Radio Italia Anni 60, una delle emittenti dipendenti da Radio Italia Solo Musica Italiana. Ha anche condotto un programma d'informazione e intrattenimento incentrato sulle interviste. Ha vissuto a Londra per alcuni mesi per una workexperience nel settore "Giornalismo" e ha realizzato un progetto di ricerca (in lingua inglese) dal titolo "The evolution of blog and its impact on the journalism profession: an exploratory approach". Attualmente si divide tra il lavoro di insegnante a scuola e la passione del giornalismo e della letteratura che porta avanti attraverso la radio, le collaborazioni giornalistiche e attività culturali varie. Ha anche un blog (www.reporteritinerante.ilcannocchiale.it) dove è possibile leggere i suoi reportage di viaggio e non solo.