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Parolario Como 2010 - «Il Tempo».

27/08/2010 7539 lettori
4 minuti

Ragionare sul tempo, «sul suo scorrere, sulla sua presenza costante e pur tutta­via indefinibile, tanto da assumerlo come soggetto della manifestazione…». - 28 Agosto / 12 Settembre c.a. (Glauco Peverelli Presidente Associazione Culturale Parolario)

Un’intuizione che vuole rendere feconda la «kermesse» nella ricerca della chiave d'accesso al mondo del pensiero: «pensare bene significa irradiare pensieri di amore e di luce verso tutte le persone e tutte le cose, a chi è vicino ed anche a chi è lontano, l'energia del pensiero non conosce i limiti dello spazio». Una concezione del tempo, inteso non come qualcosa di astratto o di formale, ma come una realtà indissolubil­mente legata alla vita e all'io umano. Bergson la chiama «durata», concetto che si può tradurre con «il tempo vivente» per analogia con la forza viva. Non solo il «tempo» in questa edizione di Parolario: ci saranno ospiti i Paesi del Nord con alcune iniziative; studiosi e registi con scrittori della Turchia, visto che Istanbul è quest'anno la capitale euro­pea della cultura. «La Turchia paese sempre di più al centro dell'attenzione internazionale per questioni politiche o religiose, conserva nelle arti un profilo di qualità altissima. La sua letteratura e il suo cinema ne sono un esempio. La letteratura attraverso capolavori continui che hanno visto riconosciuto il loro valore con l'assegnazione del Premio Nobel allo scrittore turco Orhan Pamuk. Il cinema con una propria identità che, dai tempi di Yilmaz Guney e del suo film "Yol" (La strada), vincitore della Palma d'Oro a Cannes nel 1982, ha ora raggiunto risultati di eccellenza riconosciuti in tutto il mondo …».

In calendario, inoltre, incontri con «scrittori, giornalisti, filosofi, appuntamenti musicali e proiezioni di film», per un programma, come sempre, ricco ed articolato. Un traguardo importante per una manifestazione che negli anni ha saputo crescere e consolidarsi, diventando un momento di incontro, conosciuto e riconosciuto, con i libri e la cultura.

«L'appuntamento con il tendone in piazza Cavour, dal suo esordio nel 2001 a oggi, ha portato sul Lario più di cento autori e con essi un pubblico di comaschi e non, che negli anni si è dimostrato sempre più attento ed affezionato a questa iniziativa. Una crescita nel tempo, dunque, tema che, non a caso, è stato scelto come filo conduttore per questa edizione. Un tempo che passa, che trascorre, ma anche che evolve e ci richiama a prendere coscienza di quanto ancora c'è da fare per il nostro territorio. Iniziative come Parolario non solo stimolano la nostra riflessione, ma si propongono anche come impulsi allo sviluppo culturale e turistico della nostra provincia».

(Leonardo Carioni Presidente della Provincia)
 
«…Promuovere il patrimonio artistico, culturale, della Regione Lombardia, non solo negli ambienti di nicchia ma ovunque è la sfida da portare avanti nei prossimi cinque anni. Vorrei che si sdoganasse il concetto che la cultura è per pochi, per chi ha studiato, per i critici, per gli intenditori. L'uomo è naturalmente attratto dalla bellezza, non occorre una formazione: particolare per apprezzarla. Chiunque sa riconoscere la bellezza di un'opera d'arte, pur non riuscendo a collocare il periodo in cui è stata realizzata, né il suo autore, ciascuno, di noi si commuove o ride davanti ad una rappresentazione teatrale, pur non conoscendo la storia del Teatro, tutti ci emozioniamo al suono della buona musica e dei talenti canori, anche se non abbiamo compiuto studi musicali».
(Massimo Buscemi Assessore alla Cultura)
 
«È proprio nei momenti più difficili, quale quello che sta attraversando anche il nostro paese, che diventa meno semplice resistere alla tentazione di imprimere un giro di vite agli investimenti nel settore della cultura. Una politica imperniata sul controllo della spesa deve inevitabilmente fare riferimento ad una rigorosa scala di priorità, predicando il risparmio a tutto campo. Ma è importante non operare tagli indiscriminati e mantenere viva la luce della cultura che anche simbolicamente rilascia un senso di vitalità ed intraprendenza. Parolario ogni anno ripensa e rilancia se stessa e ha guadagnato un posto di primo piano nel calendario comasco. La manifestazione tiene accesa la voglia di una riflessione al massimo livello, stimolata dalle opere e dai tanti autori che prenderanno parte alla kermesse, e si conferma importante sul piano della promozione del territorio, I perché cattura attenzione ed interesse, a livello nazionale».        

(Stefano Bruni Sindaco di Como)

«Dieci anni di produzione culturale ininterrotta sono il traguardo più af­fascinante di Parolario, che ha fatto notevolmente crescere la città. Cul­tura e territorio, infatti, sono sempre strettamente connessi: vi è tra loro un legame di intimità, su cui si strutturano i rapporti sociali e l'empatia. Lo smarri­mento del rapporto stabile con i luoghi implica la perdita del radicamento e del senso di comunione con il mondo fisico e biologico a cui dobbiamo la nostra esistenza. Parolario invece raf­forza i legami sociali e culturali. E dopo dieci anni celebra il tema del tempo, argomento che più di qualsiasi altro si lega indissolubilmente al mistero dell'esistenza, sul quale si sono interro­gati filosofi, scrittori, artisti e pensatori di tutte le epoche. Ma l'idea del tempo ha in se stessa anche l'immagine della contemporaneità, il gusto delle sfide che non si arrendono alle convenzioni, che non si fermano allo status quo. Quindi il tempo è l'espressione stessa della vita, che per nostra fortuna ci travolge e ci sorprende sempre, scardina i luoghi comuni e ci apre alla bellezza del nuovo. E quanto più Parolario sarà in grado di far vibrare un'emo­zione in ogni singolo visitatore, tanto più avrà raggiunto il suo obiettivo, festeggiando nel modo migliore i suoi primi dieci anni.

(Sergio Gaddi  Assessore alla Cultura del Comune di Como)
 
 
Cul­tura e territorio una simbiosi di rapporto sociale e capacità di comprendere lo stato d’animo e la situazione emotiva, in modo immediato, prevalentemente senza ricorso alla comunicazione verbale. Una partecipazione intima e di immedesimazione attraverso la quale si realizzerebbe la comprensione estetica. Solo se riusciremo ad isolare e a comprendere l'essenza dell'artisticità, ci impadroniremo del nostro particolare oggetto che altrimenti minaccia sempre di ricadere nella generalità della storia della cultura. Se nel passato il bello era la principale fonte di piacere estetico, oggi possiamo dire che il piacere è stato sostituito dal godimento. Proprio la bramosia di sentirci partecipi, in quanto cittadini potenzialmente attivi, e promotori del decentramento culturale orientato ad allargare gli spazi della fruizione sociale, ci complimentiamo ed auspichiamo di poter divenire fruitori del godimento stesso.
 
 
 
 
Fonte
www.parolario.it
Salvatore Pipero
Salvatore Pipero

Un processo formativo non casuale, veniva accompagnato dalla strada, quasi unico indirizzo per quei tempi dell’immediato dopo guerra; era la strada adibita ai giochi, che diventava con il formarsi, anche contributo e stimolo alla crescita: “Farai strada nella vita”, era solito sentir dire ad ogni buona azione completata.  Era l’inizio degli anni cinquanta del ‘900, finita la terza media a tredici anni lasciavo la Sicilia per il “continente”: lascio la strada per l’”autostrada” percorrendola a tappe fino ai ventitre anni. Alterne venture mi portano al primo impiego in una Compagnie Italiane di Montaggi Industriali.



Autodidatta, in mancanza di studi regolari cerco di ampliare la cultura necessaria: “Farai strada nella vita” mi riecheggia alle orecchie, mentre alle buone azioni si aggiungono le “buone pratiche”.  Nello svolgimento della gestione di cantieri, prevalentemente con una delle più importanti Compagnie Italiane di Montaggi Industriali, ho potuto valutare accuratamente l’importanza di valorizzare ed organizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze, cioè il valore del capitale intellettuale dell’azienda.



Una conduzione con cura di tutte le fasi di pianificazione, controllo ed esecuzione in cantiere, richiede particolare importanza al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla corretta esecuzione delle opere seguendo le normative del caso. L’opportunità di aver potuto operare per committenti prestigiosi a livello mondiale nel campo della siderurgia dell’energia e della petrolchimica ha consentito la sintesi del miglior sviluppo tecnico/operativo. Il sapere di “milioni di intelligenze umane” è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le fibre.



Trovo tutto sommato interessante ed in un certo qual modo distensivo adoprarmi e, per quanto possibile, essere tra coloro i quali mostrano ottimismo nel sostenere che impareremo a costruire una conoscenza nuova, non totalitaria, dove la libertà di navigazione, di scrittura, di lettura e di selezione dell’individuo o del piccolo gruppo sarà fondamenta della conoscenza, dove per creare un nostro punto di vista, un nostro sapere, avremo bisogno inevitabilmente della conoscenza dell’altro, dove il singolo sarà liberamente e consapevolmente parte di un tutto.