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Mauro Meconi Pechino e "Fate come noi"

27/01/2004 31022 lettori
5 minuti

Incontriamo il giovanissimo MAURO MECONI, tra i protagonisti dell’ultimo film di Apolloni “FATE COME NOI”, con, tra gli altri, Francesco Venditti e Pupella Maggio, e già presente in “DISTRETTO DI POLIZIA” e “LA VERITÀ VI PREGO SULL’AMORE”.
 
Allora, sono nato a Roma il 14/09/1980.
Per quel che concerne la mia formazione sto cercando di recuperare ai miei “sbagli” del passato e frequento un corso serale per Programmatori: sai finalmente quest’anno mi diplomo… e poi chissà!
 
Spiegaci in che modo hai intrapreso la tua carriera d’attore:
Dunque quando avevo diciassette anni camminavo per Via del Corso con alcuni miei amici, ed una persona che faceva casting per Massimo Martella, per il film “La prima volta”, ci chiese se eravamo interessati a fare un provino. Io seguii i miei compagni e, dopo ripetuti provini, ho interpretato uno dei protagonisti di quella commedia. Con l’andar del tempo ho scoperto di amare questo lavoro, e anche delle nuove sfumature in me!
 
Quale settore tra teatro, cinema e televisione ti interessa maggiormente?
Allora, non ho mai lavorato a teatro sebbene un po’ di tempo fa mi scelsero per interpretare una commedia molto carina, avevo anche firmato il contratto ma, non so poi per quale motivo, decisero di farci un film (ndr “La verità vi prego sull’amore”) e a me andò, tutto sommato, anche meglio anche se spero di potermi presto misurare con il teatro per scoprire effettivamente i miei limiti.
A me piace essere al centro dell’attenzione e quindi il contatto con il pubblico non mi metterebbe paura, certo è, d’altra parte, che per essere un grande attore di teatro bisogna studiare molto o avere in ogni caso una già discreta esperienza ed io, finora, non ho entrambi.
Comunque la mia preferenza va al cinema che amo in modo particolare anche se non mi sento di escludere nulla per ora.
 
Una considerazione sulla tua partecipazione a "Distretto di Polizia"
La mia partecipazione a “Distretto di Polizia” è stata per lo più una parentesi o anche meno. Ho lavorato solo pochi giorni con i ragazzi della fiction e devo dire che ho trovato in RICKY MEMPHIS un ragazzo d’oro, semplice e molto professionale. Per il resto si vedeva che c’era comunque una grande organizzazione e serietà da parte della produzione e non solo. Per me è stata dunque un’esperienza positiva.
 
Che effetto, alla tua giovane età, fa aver vinto un premio come miglior attore protagonista al Festival du Film Italien di Ajaccio?
Il primo premio che si vince è comunque quasi come un oscar… io dunque ho vinto il mio “oscar” ed ero in quel momento il mio mito personale. Poi sono sceso dal palco e ho capito che non era successo niente di così eclatante ma il mio oscar non me lo ha tolto nessuno… Un’ infinita soddisfazione insomma. Poi ho vinto un altro premio sempre con il film “Fate come noi”.
 
Quali sono i tuoi progetti nel cassetto?
Mah, più che un cassetto basterebbe un semplice portafoglio visto che di progetti reali ed esistenti ce ne sono ancora pochi, anzi nessuno…
 
Ultimo Film visto al cinema:
“21 grammi”! Bellissimo!

 
Concludendo: una considerazione su Pechino, uno dei protagonisti di"Fate come noi" di Apolloni.
PECHINO è la voce del popolo, un ragazzo di periferia, crudo, schietto, sincero, simpatico, “bulletto e delinquentello” ma con un cuore grande grande, e l’atteggiamento tipico di tutti i ragazzi che si mostrano agli amici come forti e coraggiosi ma all’interno sono insicuri e ingenui.
Mi sento molto vicino a questo personaggio ed è per questo che, per interpretarlo, ho cercato in me quelle sfaccettature che la sceneggiatura iniziale non prevedeva.
Ho cercato di attingere la sua personalità aprendomi e mettendomi in discussione con me stesso.
Di sicuro il Pechino resta e sarà il personaggio a cui sono più affezionato e che non dimenticherò mai, proprio come si fa per i grandi amori.