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PMI- Bankitalia: Basilea3, accesso al credito più difficile

28/11/2010 7245 lettori
4 minuti

Le imprese con meno di 50 dipendenti presentano una struttura finanziaria relativamente fragile e una elevata esposizione nei confronti del sistema bancario, il loro grado di indebitamento risulta significativamente più elevato rispetto a quello delle imprese di maggiore dimensione, anche tenendo conto di altre caratteristiche quali l'area geografica in cui operano o il settore economico di appartenenza: tra il 2005 e il 2008 il rapporto tra i debiti finanziari e la somma degli stessi con il patrimonio netto è risultato in media pari al 58,3%, circa due punti percentuali in più rispetto alle imprese di media dimensione e oltre 10 punti rispetto alle grandi. Lo ha sottolineato, citando i dati della Centrale dei Bilanci, il vicedirettore generale della Banca d'Italia, Giovanni Carosio, nel corso di una audizione alla VI Commissione del senato (Finanze e Tesoro) in merito agli effetti di Basilea 3 sull'economia, nella quale ha spiegato che "il maggiore indebitamento si riflette in una più contenuta capacità di sostenere gli oneri finanziari, che rappresentano oltre il 30% del margine operativo lordo, contro valori compresi tra il 20 e il 25% per le imprese più grandi".

A causa della sostanziale assenza di canali di finanziamento alternativi al credito, la dipendenza delle Pmi dalle banche è più elevata della media: infatti, la quota del credito bancario sul totale dei debiti finanziari è pari a circa l'83%. Per Carosio, sono ''fattori che potrebbero determinare un più difficile accesso al credito all'indomani dell'entrata in vigore della nuova regolamentazione finanziaria''. Le imprese con meno di 20 dipendenti sono "finanziate in minor misura dai principali gruppi bancari che subiranno il maggiore impatto della riforma. La quota di credito - ha spiegato ancora Carosio - concesso alle piccole imprese è pari a circa il 45%, contro un valore prossimo al 53% per le imprese medio-grandi''.

Inoltre, a detta del vicedirettore generale della Banca d'Italia, "ci sono pochi dubbi sul fatto che le banche hanno fornito - ha precisato - credito adeguato a situazioni contingenti di volta in volta. Il sistema bancario italiano ha come fine il finanziamento alle imprese e si è lanciato meno in altri campi. Questo solo fatto dovrebbe essere registrato in termini positivi". Rispondendo poi alle domande dei senatori sulla vigilanza bancaria e l'eventuale conflitto di interessi visto che la Banca d'Italia è controllata dalle banche, il vicedirettore generale ha spiegato che ''non c'è conflitto di interessi'' e che "in termini di severità della vigilanza - ha sottolineato - io credo che si sono visti diversi risultati nei differenti Paesi, che dipendono da come le regole sono state applicate. Il fatto che in Italia le perdite siano state enormemente inferiori a quelle che abbiamo visto in altri Paesi, vorrà pure dire qualche cosa''. Alla domanda se ci vuole discrezionalità o sarebbe meglio avere delle regole, ''io credo - ha affermato Carosio - che ci vogliono entrambe le cose. Credo che occorra, nell'ambito del coordinamento in corso a livello internazionale, stabilire il principio che la discrezionalità va gestita e deve esserci il controllo reciproco tra i diversi Paesi''.

Fabio Fiori
Fabio Fiori

Operare nel mondo della comunicazione e del marketing usando passione, intuito fantasia e competenza. Responsabile Ufficio Studi e cordinatore editoriale del quotidiano IM-ImpresaMia- www.impresamia.com

Comunicazione Aziendale Integrata Il successo o il fallimento di un’impresa dipendono dal modo con il quale si raccolgono e si gestiscono le informazioni al suo interno. Si devono tenere sotto controllo sempre più aspetti in tempi sempre più ridotti, perchè la tempestività nelle azioni-reazioni è la chiave del successo.

L’importanza della comunicazione richiede a tutte le imprese una rivalutazione del modo di comunicare, sia verso l’esterno (marketing, pubbliche relazioni, servizi ai clienti), sia verso l’interno (organizzazione, supporto produttivo, supporto decisionale).

La comunicazione è cambiata con internet, e con essa cambiano le imprese, che diventano centri di organizzazione, elaborazione e distribuzione di contenuti informativi a valore, sempre più complessi e nuovi da gestire, nelle forme, nelle modalità e nei canali di distribuzione.

Fabio Fiori Consulente in Comunicazione aziendale

Ha collaborato alle riviste Etiquette e Smoking,Ha svolto la propria attività per British American Tobacco Italia in particolare per la comunicazione e l’immagine del prodotto sigaro TOSCANO anche tramite il sito www.amici della Toscana e l’area Club Amici del TOSCANO ( ideazione di eventi, stesura testi e in qualità di Esperto nel Forum riservato ai soci).E’ stato consulente di Società operanti nei settori: petrolifero (KTI), spettacolo (Accademia Filarmonica Romana); cinema ( Emmepi Comunicazioni); editoria (Lupetti- Editori di Comunicazione, Giunti, Alinari); ristorazione ( Gruppo Autogrill) e comunicazione ( EFFEBI Eventi e Make Tailor ) Nel 2003 è stato co-autore del libro "Accendi i sogni" edito da Lupetti.Consulente Mkt , PR e Ufficio stampa, ha organizzato su mandato dello Stato Irlandese numerose iniziative per l’immagine dei prodotti tipici tra cui viaggi culturali con visita guidata alle fabbriche di birra e il lancio, con successiva gestione Mkt, del primo Irisch Pub in Italia,Ha curato la realizzazione di corsi Mkt per conto delle società Martini e Ramazzotti, Proprietario, con attività di Mkt e Comunicazione, della società Le Coquelicot Srl, specializzata in eventi, meeting aziendali, partecipazioni a fiere per clienti operanti nei settori moda, arredamento, enogastronomia, editoria e turismo.

E’ stato stagista presso la società Hill and Knowlton a seguito di un corso di Mkt e Comunicazione di prodotto organizzato da Procter and Gamble.


Le nuove tecnologie rendono la comunicazione bidirezionale e permettono di sfruttare l’interattività con l’utente per dare un’immagine d’efficienza dell’azienda, creare le condizioni ideali per fornire ai clienti prodotti e servizi sempre più personalizzati, ottenere risparmi economici in termini di tempo e di risorse impiegate.