UE-Cittadini: cellulari, più usati ma costo preoccupa
Tre quarti degli europei si preoccupano dei costi di uso del loro telefonino quando viaggiano nell'Unione: il 72% dei viaggiatori continua a limitare le chiamate in roaming a causa dei costi elevati anche se la maggioranza è consapevole che i prezzi sono calati dal 2006. E’ emerso da un'inchiesta pubblicata lunedì 14 febbraio dalla Commissione europea che ha evidenziato anche come solo il 19% delle persone che utilizzano i servizi collegati a internet sui loro telefonini quando si trovano all'estero ritengono che i costi del roaming per la trasmissione dati (navigazione in internet o controllo delle e-mail) siano equi. I risultati dell'inchiesta e della consultazione pubblica sul futuro del regolamento roaming, conclusasi l'11 febbraio, verranno utilizzati ai fini della revisione delle attuali regole in materia di roaming, che la Commissione europea dovrà completare entro giugno 2011. Infatti, l'obiettivo fissato dall'Agenda digitale europea è che le differenze tra le tariffe di roaming e le tariffe nazionali siano prossime a zero entro il 2015.
Dall'inchiesta è emerso che gli europei in viaggio hanno effettuato il 32% in più di chiamate, di aver ricevuto il 31% in più di chiamate e di aver inviato il 43% in più di messaggi ma le abitudini variano. Per esempio: gli uomini preferiscono le chiamate vocali (57%), le donne i messaggi di testo (56%); sono utilizzati per lo più i servizi vocali dall'88% dei ciprioti, ma solo dal 44% dei viaggiatori britannici; tra gli utilizzatori di servizi in roaming nell'UE, l'81% degli irlandesi, ma solo il 24% dei portoghesi preferiscono i messaggi di testo; il 32% dei bulgari non utilizzano affatto i loro telefonini all'estero; è significativamente più probabile attualmente, rispetto ai dati del 2006, che i giovani utilizzino i servizi in roaming (realizzando chiamate vocali: +43%; ricevendo chiamate: +42% e inviando messaggi di testo: +51%); il 30% dei pensionati e il 15% dei giovani di età compresa tra 25 e 39 non utilizzano affatto i loro telefonini all'estero.
L'inchiesta dimostra anche che i servizi di roaming per la trasmissione dati come navigare in internet o scaricare dati, hanno iniziato a decollare (il 10% degli intervistati si avvalgono di questi servizi)ed è più probabile che siano i giovani ad utilizzare il roaming per la trasmissione dati: preferiscono navigare sul loro telefonino mentre sono all'estero il 15% dei giovani di età compresa tra 15 e 24 anni, a fronte del 6% delle persone con più di 55 anni.