Bentornato. Accedi all'area riservata







Non ti ricordi i dati di accesso?Recupera i tuoi dati

Crea il tuo account

2 SHARES

PMI- Marchi e brevetti: un contributo oltre le Ipr desk?

22/05/2011 7423 lettori
4 minuti

Iniziative volte a tutelare i diritti di proprietà intellettuale delle imprese italiane all'estero. E' questo l'oggetto di un'interpellanza urgente a prima firma Massimo Calearo Ciman, che Iniziativa responsabile ha rivolto al ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, nella quale si sottolinea come si tratti di un problema molto importante per il Made in Italy e per le piccole imprese. "Il nostro Paese - ha spiegato Calearo Ciman - che è cresciuto per il 90% in piccole imprese, rappresentate in passato da aziende fortemente impegnate nella manodopera, oggi vede nuove realtà impegnate nella mente d'opera e, proprio per questo, per poter fare in modo che le nostre imprese crescano, si cerca di salvaguardare i marchi e i brevetti. Viste le dimensioni della maggior parte delle imprese, quindi molto piccole, c'è la necessità - ha poi sottolineato - di aiutarle nel poter essere presenti nel mercato estero e di poterle aiutare quando brevettano un prodotto e, nei mercati esteri, in particolare i mercati molto grandi, per esempio gli Stati Uniti d'America, trovano delle contraffazioni e non hanno la sufficiente forza economica per contrastarle. Attraverso lo strumento delle Ipr desk (unità specializzate, in grado di fornire alle aziende servizi finalizzati alla difesa e allo sfruttamento dei propri diritti di proprietà Intellettualece) - ne sono in parte, ma sono insufficienti - chiediamo un aiuto per queste imprese che vogliono lavorare attraverso marchi e brevetti all'estero e chiediamo, se sia possibile - ha concluso il deputato di Ir - un contributo a fondo perduto nella misura percentuale tra il 40% e il 50% delle spese effettuate per la difesa del marchio e del brevetto, attraverso anche una compensazione delle imposte dovute".

All'interpellanza ha risposto il sottosegretario di Stato per lo Sviluppo economico Stefano Saglia che ha evidenziato come gli Ipr desk siano attualmente presenti in dieci Paesi extracomunitari. "La scelta dei mercati dove collocarli - ha spiegato Saglia - è stata dettata, a suo tempo, dell'esigenza di supportare, con un servizio aggiuntivo, le imprese italiane all'estero, in particolare quelle operanti nei mercati emergenti e, comunque, nei Paesi che si posizionavano, nelle statistiche europee, tra i principali produttori di merce contraffatta. Il progetto Desk ha iniziato a operare nel 2007 con una disponibilità complessiva di 23 milioni di euro (15 per il funzionamento e 8 per l'assistenza legale), stanziati una tantum dalla legge n. 350 del 2003 e, ad oggi, la misura non è stata rifinanziata. Ciononostante, l'azione del Ministero è stata caratterizzata da un deciso impegno volto ad ottimizzare l'erogazione dei servizi di tutela anticontraffazione in favore delle imprese, considerato che la difesa della proprietà industriale riveste una valenza sempre più significativa nel sostegno alla competitività dei nostri prodotti, già svantaggiati da alcuni fattori strutturali interni, come la rigidità del mercato del lavoro, gli elevati costi dei servizi di supporto, le forti disuguaglianze infrastrutturali e la specializzazione in settori produttivi maggiormente esposti alla concorrenza. In tali condizioni, le indiscusse capacità italiane di costante innovazione creativa, sia in termini di prodotti che di processi, rappresenta un elemento qualificante nella competizione per il mantenimento della nostra quota di mercato".

"Il fenomeno contraffattivo - ha continuato il sottosegretario per lo Sviluppo economico - configura, quindi, per il nostro sistema produttivo, un danno più significativo di quello subito dalle altre economie avanzate, caratterizzate da differenti modelli di sviluppo. L'azione di contrasto intrapresa a tutto tondo negli ultimi anni comincia a far vedere i suoi effetti. Per quanto di specifica competenza del Ministero, l'aver dato forma - prima l'Italia tra i Paesi occidentali - ad una rete internazionale di antenne dedicate, si è rivelato uno strumento innovativo, pieno di potenzialità, che ha suscitato anche l'apprezzamento della Commissione europea.
Occorre sottolineare - ha aggiunto - anche che le Ipr desk, oltre ai servizi alle imprese, svolgono una preziosa azione di monitoraggio sull'evoluzione del fenomeno sui mercati presidiati - sulla cui base è possibile aggiornare le politiche nazionali di contrasto - nonché un'attività di collaborazione con le autorità locali che stimola, tra l'altro, la stipula di intese tecniche bilaterali su cui si confida per sviluppare nel tempo un valido meccanismo di contrasto sui mercati più critici. In quest'ottica, le due direzioni generali competenti - direzione generale per la lotta alla contraffazione - Uibm per i compiti di indirizzo, coordinamento e valutazione della rete e direzione generale per le politiche di internazionalizzazione e promozione degli scambi, per quanto riguarda la gestione organizzativa ed amministrativa dei «desk»- stanno concludendo gli approfondimenti necessari all'elaborazione di una proposta di ristrutturazione organizzativa e funzionale della rete. Gli obiettivi del Ministero sono i seguenti: strutturare la rete valorizzando la funzione svolta a livello centrale dal Ministero e, nello specifico, dalle due direzioni generali interessate; sviluppare la capacità di monitoraggio dei fenomeni internazionali legati alla contraffazione; incentivare la negoziazione di intese interstatali strategiche; erogare un servizio più qualificato alle imprese; differenziare l'attività delle desk in base alle esigenze dei singoli mercati; aggiornare, con flessibilità, le strategie in base allo sviluppo delle centrali internazionali della contraffazione; monitorare i risultati operativi rispetto al sistema produttivo nazionale".

"Attualmente - ha precisato Saglia - una Ipr desk fornisce assistenza a tutte le imprese italiane, siano esse Pmi, nella definizione comunitaria, che grandi imprese. Il fondo previsto non è pertanto messo a disposizione unicamente per la tutela dei marchi ritenuti di particolare importanza. Sono, spesso, le Pmi, meno consapevoli delle necessità e dei rischi ai quali vanno incontro nei mercati esteri, a rivolgersi al desk per ottenere l'assistenza tecnico-legale di primo livello, su questioni riguardanti la tutela dei diritti di proprietà intellettuale, l'orientamento nella registrazione di titoli, o l'adozione di misure per la lotta alla contraffazione. Le grandi imprese, pur contattando il desk, lo coinvolgono prevalentemente nei casi di esigenza di rispetto dei loro diritti e ricevono informazioni di orientamento sul sistema della proprietà intellettuale esistente nel Paese di riferimento. Sono, poi, gli uffici legali interni alle imprese stesse, ad esercitare azioni a tutela dei propri interessi. L'assistenza del desk si concretizza, in sostanza, attraverso la fornitura di documenti e rapporti comprendenti normative e procedure, inclusi tempi e costi, valutazioni e suggerimenti, consigli e casi di studio. Per ciò che riguarda la possibilità di poter assegnare un contributo a fondo perduto, il Ministero - ha spiegato il sottosegretario - non ritiene che si possa operare in tal senso, in quanto questo tipo di aiuti presuppone un'attività di vigilanza che, al momento non rientra nei compiti specifici del Ministero. Inoltre il comma 2 dell'articolo 1 del decreto del ministro del commercio internazionale, del 18 maggio 2007, il quale definisce l'individuazione delle sedi e la regolamentazione del funzionamento dei desk, stabilisce che il costo delle controversie legali è a carico delle imprese, salvo le cause pilota che vengono definite come i casi più rappresentativi per le aziende individuate dal responsabile del desk tra quelli più problematici in materia di proprietà industriale e a lui sottoposti dalle imprese e di cui il responsabile dà comunicazione al Ministero" .

Fabio Fiori
Fabio Fiori

Operare nel mondo della comunicazione e del marketing usando passione, intuito fantasia e competenza. Responsabile Ufficio Studi e cordinatore editoriale del quotidiano IM-ImpresaMia- www.impresamia.com

Comunicazione Aziendale Integrata Il successo o il fallimento di un’impresa dipendono dal modo con il quale si raccolgono e si gestiscono le informazioni al suo interno. Si devono tenere sotto controllo sempre più aspetti in tempi sempre più ridotti, perchè la tempestività nelle azioni-reazioni è la chiave del successo.

L’importanza della comunicazione richiede a tutte le imprese una rivalutazione del modo di comunicare, sia verso l’esterno (marketing, pubbliche relazioni, servizi ai clienti), sia verso l’interno (organizzazione, supporto produttivo, supporto decisionale).

La comunicazione è cambiata con internet, e con essa cambiano le imprese, che diventano centri di organizzazione, elaborazione e distribuzione di contenuti informativi a valore, sempre più complessi e nuovi da gestire, nelle forme, nelle modalità e nei canali di distribuzione.

Fabio Fiori Consulente in Comunicazione aziendale

Ha collaborato alle riviste Etiquette e Smoking,Ha svolto la propria attività per British American Tobacco Italia in particolare per la comunicazione e l’immagine del prodotto sigaro TOSCANO anche tramite il sito www.amici della Toscana e l’area Club Amici del TOSCANO ( ideazione di eventi, stesura testi e in qualità di Esperto nel Forum riservato ai soci).E’ stato consulente di Società operanti nei settori: petrolifero (KTI), spettacolo (Accademia Filarmonica Romana); cinema ( Emmepi Comunicazioni); editoria (Lupetti- Editori di Comunicazione, Giunti, Alinari); ristorazione ( Gruppo Autogrill) e comunicazione ( EFFEBI Eventi e Make Tailor ) Nel 2003 è stato co-autore del libro "Accendi i sogni" edito da Lupetti.Consulente Mkt , PR e Ufficio stampa, ha organizzato su mandato dello Stato Irlandese numerose iniziative per l’immagine dei prodotti tipici tra cui viaggi culturali con visita guidata alle fabbriche di birra e il lancio, con successiva gestione Mkt, del primo Irisch Pub in Italia,Ha curato la realizzazione di corsi Mkt per conto delle società Martini e Ramazzotti, Proprietario, con attività di Mkt e Comunicazione, della società Le Coquelicot Srl, specializzata in eventi, meeting aziendali, partecipazioni a fiere per clienti operanti nei settori moda, arredamento, enogastronomia, editoria e turismo.

E’ stato stagista presso la società Hill and Knowlton a seguito di un corso di Mkt e Comunicazione di prodotto organizzato da Procter and Gamble.


Le nuove tecnologie rendono la comunicazione bidirezionale e permettono di sfruttare l’interattività con l’utente per dare un’immagine d’efficienza dell’azienda, creare le condizioni ideali per fornire ai clienti prodotti e servizi sempre più personalizzati, ottenere risparmi economici in termini di tempo e di risorse impiegate.