Bentornato. Accedi all'area riservata







Non ti ricordi i dati di accesso?Recupera i tuoi dati

Crea il tuo account

2 SHARES

CRISI-Confindustria: in pensione più tardi e tagli di spesa

29/06/2011 8084 lettori
4 minuti

Alzare l'età della pensione e contenere le retribuzioni pubbliche. Sono queste per Confindustria le misure per avviare di nuovo lo sviluppo e, contemporaneamente perseguire il risanamento dei conti pubblici. Infatti, il Centro studi degli industriali italiani nel rivedere all'ingiù le stime sul Pil, ha ribadito che ''per l'Italia non c'è scelta tra il risanamento dei conti pubblici e la più elevata crescita economica'' indicando due strade principali per raggiungere entrambe gli obiettivi. ''I tagli di spesa - si legge nel documento di previsione - vanno scelti accuratamente in modo da ottenere la migliore combinazione possibile di abbattimento del disavanzo e tutela del Pil''. Dalle simulazioni del Centro studi sugli effetti di una riduzione di spesa dei diversi capitoli di bilancio emerge quindi che risulta necessario ''mettere mano anzitutto alle prestazioni sociali non previdenziali, seguita a ruota dalle pensioni, per le quali bisogna ulteriormente alzare l'età effettiva di ritiro da lavoro, e dalle retribuzioni unitarie''. Per Confindustria, poi, ''il contenimento delle retribuzioni pubbliche è l'unica cura che originerebbe un incremento del Pil perché darebbe origine a una g"enerale moderazione salariale che farebbe recuperare competitivita'''. Infatti, dal 1980 al 2009, ''gli stipendi pubblici di fatto sono saliti in termini reali del 43,9%, contro il 26,9% di quelli privati. La forbice poi si è ampliata dal 2000: +13,7% la busta paga nel pubblico impiego, contro +4,4% nel privato''. Per Confindustria, quindi, ''un dipendente pubblico in media guadagna quasi 8.900 euro all'anno in piu' del collega privato. Una differenza quasi raddoppiata in dieci anni''.

Con uno scenario economico stagnante e che fatica a riprendere slancio, il prodotto interno lordo crescerà meno del previsto: perciò,''l'unico modo per centrare gli obiettivi ambiziosi di azzeramento del deficit e insieme evitare la stagnazione è varare subito misure strutturali''. Misure ''che siano credibili - sottolineano dal Centro studi di Confindustria - dando anzitutto piena attuazione a quelle incluse nel piano nazionale delle riforme che pure ha ben individuato gli ostacoli da rimuovere''. L'alternativa ''non è difficile da immaginare. Diverrebbero necessarie manovre aggiuntive che il Governo stesso cifra cumulativamente nell'1% del Pil al 2014, cioè altri 18 miliardi di euro oltre ai 39 scritti nei documenti ufficiali. La modesta crescita ne verrebbe così dimezzata allo 0,6% già nel 2012''. Al momento, Confindustria rivede al ribasso le stime del prodotto interno lordo portando la crescita di quest'anno allo 0,9%, rispetto all'1,1% prevista a dicembre e all'1,1% nel 2012, rispetto all'1,3% precedente.

Altro dato negativo che emerge dall'analisi di Confindustria è la negatività del mercato del lavoro con oltre mezzo milione i posti di lavoro persi in Italia dall'inizio della crisi: infatti, dagli scenari economici del Centro Studi dal primo trimestre del 2008 al primo trimestre di quest'anno, la perdita di posti ha riguardato 582mila persone, mentre la diminuzione della domanda di lavoro ne avrebbe di per sé coinvolte 1,1 milioni e, secondo la stima degli industriali, alla fine del prossimo anno la domanda sarà ancora inferiore di 840mila rispetto all'avvio della caduta e i posti mancanti risulteranno pari a 453mila. Parte della differenza sarà assorbita da 190mila unità in cassa integrazione, mentre il tasso di disoccupazione resterà sopra l'8%. In particolare, sul fronte occupazionale il Centro studi prevede un tasso di disoccupazione pari all'8,4% quest'anno, stabile rispetto al 2010 e all'8,3% nel 2012, mentre le retribuzioni totali sono previste in calo all'1,7% quest'anno (+2,1% nel 2010) e in ripresa nel 2012 a +1,8%. A risentirne, ovviamente, anche i consumi che quest'anno segneranno una crescita dello 0,8%, rispetto all'1% del 2010, mentre nel 2012 si tornerà al punto percentuale.Andamento contrario per l'inflazione che per quest'anno è prevista al rialzo al 2,6%, rispetto all'1,5% dello scorso anno, mentre nel 2012 gli industriali stimano una crescita al 2%.

 

Fabio Fiori
Fabio Fiori

Operare nel mondo della comunicazione e del marketing usando passione, intuito fantasia e competenza. Responsabile Ufficio Studi e cordinatore editoriale del quotidiano IM-ImpresaMia- www.impresamia.com

Comunicazione Aziendale Integrata Il successo o il fallimento di un’impresa dipendono dal modo con il quale si raccolgono e si gestiscono le informazioni al suo interno. Si devono tenere sotto controllo sempre più aspetti in tempi sempre più ridotti, perchè la tempestività nelle azioni-reazioni è la chiave del successo.

L’importanza della comunicazione richiede a tutte le imprese una rivalutazione del modo di comunicare, sia verso l’esterno (marketing, pubbliche relazioni, servizi ai clienti), sia verso l’interno (organizzazione, supporto produttivo, supporto decisionale).

La comunicazione è cambiata con internet, e con essa cambiano le imprese, che diventano centri di organizzazione, elaborazione e distribuzione di contenuti informativi a valore, sempre più complessi e nuovi da gestire, nelle forme, nelle modalità e nei canali di distribuzione.

Fabio Fiori Consulente in Comunicazione aziendale

Ha collaborato alle riviste Etiquette e Smoking,Ha svolto la propria attività per British American Tobacco Italia in particolare per la comunicazione e l’immagine del prodotto sigaro TOSCANO anche tramite il sito www.amici della Toscana e l’area Club Amici del TOSCANO ( ideazione di eventi, stesura testi e in qualità di Esperto nel Forum riservato ai soci).E’ stato consulente di Società operanti nei settori: petrolifero (KTI), spettacolo (Accademia Filarmonica Romana); cinema ( Emmepi Comunicazioni); editoria (Lupetti- Editori di Comunicazione, Giunti, Alinari); ristorazione ( Gruppo Autogrill) e comunicazione ( EFFEBI Eventi e Make Tailor ) Nel 2003 è stato co-autore del libro "Accendi i sogni" edito da Lupetti.Consulente Mkt , PR e Ufficio stampa, ha organizzato su mandato dello Stato Irlandese numerose iniziative per l’immagine dei prodotti tipici tra cui viaggi culturali con visita guidata alle fabbriche di birra e il lancio, con successiva gestione Mkt, del primo Irisch Pub in Italia,Ha curato la realizzazione di corsi Mkt per conto delle società Martini e Ramazzotti, Proprietario, con attività di Mkt e Comunicazione, della società Le Coquelicot Srl, specializzata in eventi, meeting aziendali, partecipazioni a fiere per clienti operanti nei settori moda, arredamento, enogastronomia, editoria e turismo.

E’ stato stagista presso la società Hill and Knowlton a seguito di un corso di Mkt e Comunicazione di prodotto organizzato da Procter and Gamble.


Le nuove tecnologie rendono la comunicazione bidirezionale e permettono di sfruttare l’interattività con l’utente per dare un’immagine d’efficienza dell’azienda, creare le condizioni ideali per fornire ai clienti prodotti e servizi sempre più personalizzati, ottenere risparmi economici in termini di tempo e di risorse impiegate.